La Redazione GHoST segnala Bellissime e perverse: Le sexy eroine del fumetto Horror ed Erotico italiano, di Fabio Giovannini e Antonio Tentori, pubblicato da Cut Up Publishing.
Cut-Up Publishing, nella collana Suture ideata e curata da Stefano Fantelli, presenta Bellissime e perverse: Le sexy eroine del fumetto Horror-Erotico, un libro scritto da Fabio Giovannini e Antonio Tentori. Le dive sexy dei fumetti degli anni Sessanta-Ottanta del secolo scorso rappresentano un momento fondamentale nell'ambito del fumetto italiano. La fantasia di sceneggiatori e disegnatori non conosce limite e le avventure delle sexy-eroine si svolgono in ogni epoca storica, mischiando situazioni e personaggi realmente esistiti con altri del tutto inventati. I generi attraversati, che non di rado si contaminano tra loro, sono l'avventuroso, l'horror, il western, il gangsteristico, lo storico, il favolistico, il bellico, il fantascientifico, il nero. Tra le caratteristiche delle storie delle sexy protagoniste spiccano la crudeltà, il sadismo, la violenza, il gusto del macabro, con una costante morbosità di fondo. È interessante osservare il fenomeno di Jacula, Isabella & co. inquadrandolo nel periodo in cui gli albi sono stati realizzati, ovvero quando le maglie della censura iniziavano ad allargarsi anche per quanto riguarda i film vietati ai minori. E, quasi allo stesso modo del cinema erotico italiano, il fumetto sexy si è evoluto nel tempo diventando sempre più audace e spinto, sino a trasformarsi in vero e proprio hard. Andando oltre il grande successo commerciale e l'indubbio valore fumettistico delle sexy-eroine, è importante notare le valenze sociali e culturali insite nel fenomeno, dalla liberazione dei costumi all'emancipazione sessuale, forse al di là delle intenzioni stesse degli autori. L'autore della copertina è Alessandro Biffignandi.
Bellissime e perverse: Le sexy eroine del fumetto Horror ed Erotico italiano
Autori: Fabio Giovannini e Antonio Tentori
Editore: Cut Up Publishing
Collana: Suture
Codice ISBN: 9788895246642
Prezzo di copertina: € 16,00
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A volte si muore di Claudio Vergnani
La Redazione GHoST segnala A volte si muore di Claudio Vergnani, pubblicato da Dunwich Edizioni.
In una città dove intere aree erano preda di criminali e maniaci, di bande mascherate, di stupratori seriali e pazzi sbandati, e sotto il controllo di gangster in doppiopetto, si muoveva un assassino misterioso e invisibile chiamato il Bisbiglio. La leggenda voleva che solo i morti che si lasciava dietro – straziati e oltraggiati – potessero vederlo. Infliggeva una fredda violenza e una studiata crudeltà, muovendosi con astuzia nel buio e nel silenzio. Colpiva quando le sue vittime erano ignare, indifese o deboli. Oppure, al contrario, quando erano certe di essere al sicuro. E, quel che era peggio, non comprendevamo nemmeno perché lo facesse. Non eravamo un passo indietro, eravamo proprio anni luce distanti. Eppure, in qualche modo, sentivamo che il cerchio ci si stava stringendo intorno, che alla fine, in un modo o nell’altro, lo avremmo visto anche noi…
L'AUTORE
Claudio Vergnani nasce a Modena nel 1961. Svogliato studente di Liceo Classico, ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggen do, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato per indis ciplina dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa pa rentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, perso nei ruoli più di sparati ma sempre in fuga da obblighi e seccature.
Nel 2009 si fa conoscere ed apprezzare, grazie a uno stile originale e innovativo - che intreccia ironia, horror e action ad una malinconica vena esistenziale - con il suo primo romanzo, Il 18° Vampiro, seguito da Il 36° giusto (2010) e da L’ora più buia (2011), trilogia pubblicata dalla casa editrice Gargoyle di Roma.
Nel 2010 partecipa con il racconto Il nuotatore all'antologia Stirpe angelica, edita da Edizioni della Sera.
Collabora con riviste e magazine come Il Posto Nero, Nero Cafè e Altrisogni, pubblicando recensioni e racconti.
Nel 2013 pubblica I Vivi, i Morti e gli Altri con Gargoyle books e il thriller Per ironia della morte con Nero Press.
Nel 2015 pubblica il romanzo Lovecraft's Innsmouth con Dunwich Edizioni.
Nel 2016 pubblica La Torre delle Ombre con Nero Press.
A volte si muore
Autore: Claudio Vergnani
Editore: Dunwich Edizioni
Prezzo di copertina:
€ 14,90 cartaceo, € 3,99 ebook
In una città dove intere aree erano preda di criminali e maniaci, di bande mascherate, di stupratori seriali e pazzi sbandati, e sotto il controllo di gangster in doppiopetto, si muoveva un assassino misterioso e invisibile chiamato il Bisbiglio. La leggenda voleva che solo i morti che si lasciava dietro – straziati e oltraggiati – potessero vederlo. Infliggeva una fredda violenza e una studiata crudeltà, muovendosi con astuzia nel buio e nel silenzio. Colpiva quando le sue vittime erano ignare, indifese o deboli. Oppure, al contrario, quando erano certe di essere al sicuro. E, quel che era peggio, non comprendevamo nemmeno perché lo facesse. Non eravamo un passo indietro, eravamo proprio anni luce distanti. Eppure, in qualche modo, sentivamo che il cerchio ci si stava stringendo intorno, che alla fine, in un modo o nell’altro, lo avremmo visto anche noi…
L'AUTORE
Claudio Vergnani nasce a Modena nel 1961. Svogliato studente di Liceo Classico, ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggen do, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato per indis ciplina dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa pa rentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, perso nei ruoli più di sparati ma sempre in fuga da obblighi e seccature.
Nel 2009 si fa conoscere ed apprezzare, grazie a uno stile originale e innovativo - che intreccia ironia, horror e action ad una malinconica vena esistenziale - con il suo primo romanzo, Il 18° Vampiro, seguito da Il 36° giusto (2010) e da L’ora più buia (2011), trilogia pubblicata dalla casa editrice Gargoyle di Roma.
Nel 2010 partecipa con il racconto Il nuotatore all'antologia Stirpe angelica, edita da Edizioni della Sera.
Collabora con riviste e magazine come Il Posto Nero, Nero Cafè e Altrisogni, pubblicando recensioni e racconti.
Nel 2013 pubblica I Vivi, i Morti e gli Altri con Gargoyle books e il thriller Per ironia della morte con Nero Press.
Nel 2015 pubblica il romanzo Lovecraft's Innsmouth con Dunwich Edizioni.
Nel 2016 pubblica La Torre delle Ombre con Nero Press.
A volte si muore
Autore: Claudio Vergnani
Editore: Dunwich Edizioni
Prezzo di copertina:
€ 14,90 cartaceo, € 3,99 ebook
Eden Underground - Le poesie dark di Alessandro Manzetti
Cut-Up Publishing presenta, nella collana Cartilagini ideata e curata da Stefano Fantelli, la prima edizione in lingua Italiana, illustrata dalle magiche chine di Giampaolo Frizzi, della Alessandro Manzetti, opera vincitrice del Bram Stoker Award® 2015. Un viaggio surreale, acido e tagliente tra le ossessioni e le aberrazioni del mondo moderno, una mappa dettagliata della costellazione del lato oscuro che materializza luoghi immaginari, storie macabre e perverse, palazzi, strade e vicoli di un reame disperato e depravato che si vendica del mondo a suo modo, materializzando mannaie e seghe elettriche, eserciti di scarafaggi guidati da cannibali demiurghi, moderni berserker, piscine private colme di budella, harem di bambole di silicone, macellerie a cielo aperto, vecchi che danno il cambio a fantasmi, camere a ore con scheletri ammanettati alla spalliera del letto, angeli armati di Kalashnikov, bordelli a cielo aperto, carri armati succhiati dal deserto come caramelle, negozi di pegni con cuori e vagine di seconda mano sugli scaffali, circhi grotteschi e osceni paradisi artificiali.
L'AUTORE
Alessandro Manzetti è un autore di narrativa e poesia horror ed è vincitore del prestigioso Bram Stoker Award®. Ha pubblicato in Italiano e Inglese, col proprio nome e con lo pseudonimo di Caleb Battiago, varie opere di narrativa e poesia per diversi editori. Suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su magazines, antologie e podcast in Italia, Stati Uniti e Inghilterra, e hanno ottenuto diversi premi e riconoscimenti internazionali.
L'ILLUSTRATORE
Giampaolo Frizzi è pittore e illustratore, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha collaborato con vari editori, tra i quali Phoenix, Daim Press, Broken Halos Comics, Black Out Comics, Focus Junior. Per Marvel Comics/Panini ha fatto parte del team creativo della miniserie di cinque numeri Europa e della serie Conan the Conqueror pubblicata in Italia e in Francia. Per Independent Legions Publishing ha illustrato opere di grandi autori horror in Italiano e Inglese, tra i quali Robert McCammon, Poppy Z. Brite ed Edward Lee.
Eden Underground
Autore: Alessandro Manzetti
Editore: Cut-Up Publishing
Collana: Cartilagini
Codice ISBN: 9788895246673
Prezzo di copertina: € 13,00
Quelle povere criature di Domenico Mortellaro
La redazione GHoST segnala che per i tipi digitali della etichetta di autoproduzioni Karashò – Autori artigiani, vede la luce, in formato kindle, in tutti gli store di Amazon, il romanzo thriller/horror “Quelle povere criature”, primo volume della serie “Le indagini di Don Michele Russo”.
Napoli 1861: nella vecchia capitale del Regno delle due Sicilie, ormai conquistata dal Regno d’Italia, sono tanti i misteri che animano la vita dei vicoli e dei palazzi nobiliari. Stregoneria e superstizione si mescolano, assassini feroci sembrano agire indisturbati, saziando gli istinti più aberranti, collegi e conciliaboli esclusivi divorano e prosciugano le esistenze di chi, non avendo altro che il proprio corpo, sbarca il lunario concedendo la propria esistenza ai voleri biechi di chi può pagare. Per le strade, la forza pubblica del regno sabaudo, incapace di normalizzare la situazione, finisce per cedere grandi fette di potere ad una delle più antiche forme di criminalità organizzata che l’Italia abbia conosciuto nella sua storia: la Camorra.
Lungi dall’essere una narrazione che si muove sui binari degli universi ucronici o distopici della fantascienza, quella della saga “Le indagini di Don Michele Russo” è, purtroppo, per gran parte Storia. Napoli non fu mai conquistata dai garibaldini; piuttosto la sua annessione al Regno d’Italia fu contrattata dall’Eroe dei due Mandi che garantì alla Camorra, in cambio di un agile e facile accesso, impunità su tutta una serie di traffici, commerci e reati. Finendo, addirittura per nominare, nei primi mesi di annessione, uno dei più celebri delinquenti della città a prefetto.
Ancora, lontano da esagerazioni di sorta, tanta della crudeltà e della follia che imperversa nelle strade della Napoli che narriamo, è purtroppo una verità acclarata. Tanto le forme di sfruttamento bieche e feroci che caratterizzavano una certa prostituzione, quanto le terribili ritualità collegate a superstizioni e arti occulte, sono ampliamente documentate anche dalla storiografia ufficiale.
Noi, insomma, abbiamo soltanto aggiunto a questo mosaico terribile e inquietante, qualche ingrediente immancabile nelle narrazioni dell’orrore e del thriller più classico. Senza paura di scivolare, di tanto in tanto, nelle forme più estreme del raccontare.
“Quelle povere criature” è il primo romanzo di questa saga.
SINOSSI:
Napoli, 1861: in un’alba livida e fredda, il corpo della prostituta Marinella De Luca viene ritrovato in uno scannatoio di Vico della Pace. Chi l’ha uccisa ha scempiato il suo cadavere, cedendo alle tentazioni del cannibalismo più sfrenato. I carabinieri avviano le indagini, ma brancolano nel buio, in una città che guarda ancora quella forma di “forza pubblica” con sospetto, diffidenza e spesso astio. Nelle stesse ore, a mettersi a lavoro per cercare di risolvere l’enigma, c’è anche Michele Russo, conosciuto nei vicoli semplicemente come Don Michele, capoguappo del popolare rione di Forcella. La sua indagine, condotta con metodi assolutamente non ortodossi, lo porterà sul soglio dell’abominio, lungo quel crinale impervio e terrificante che separa la vita e la morte.
La Camorra fece l’Italia? Può darsi, secondo certa storiografia, assolutamente sì.
La Camorra fermò l’Apocalisse Zombie, a Napoli? Secondo noi, a Karashò – Autori artigiani, assolutamente sì.
“Quelle povere criature” – Don Michele Russo Vol.1
Tipo di pubblicazione: Romanzo – Fiction
Genere: Horror-Thriller
Autore: Domenico Mortellaro
Editore: Self – Karashò Autori artigiani
Store: Amazon
Prezzo: 1,99€
Link per acquisto: https://www.amazon.it/dp/B01M6B7YX6
Napoli 1861: nella vecchia capitale del Regno delle due Sicilie, ormai conquistata dal Regno d’Italia, sono tanti i misteri che animano la vita dei vicoli e dei palazzi nobiliari. Stregoneria e superstizione si mescolano, assassini feroci sembrano agire indisturbati, saziando gli istinti più aberranti, collegi e conciliaboli esclusivi divorano e prosciugano le esistenze di chi, non avendo altro che il proprio corpo, sbarca il lunario concedendo la propria esistenza ai voleri biechi di chi può pagare. Per le strade, la forza pubblica del regno sabaudo, incapace di normalizzare la situazione, finisce per cedere grandi fette di potere ad una delle più antiche forme di criminalità organizzata che l’Italia abbia conosciuto nella sua storia: la Camorra.
Lungi dall’essere una narrazione che si muove sui binari degli universi ucronici o distopici della fantascienza, quella della saga “Le indagini di Don Michele Russo” è, purtroppo, per gran parte Storia. Napoli non fu mai conquistata dai garibaldini; piuttosto la sua annessione al Regno d’Italia fu contrattata dall’Eroe dei due Mandi che garantì alla Camorra, in cambio di un agile e facile accesso, impunità su tutta una serie di traffici, commerci e reati. Finendo, addirittura per nominare, nei primi mesi di annessione, uno dei più celebri delinquenti della città a prefetto.
Ancora, lontano da esagerazioni di sorta, tanta della crudeltà e della follia che imperversa nelle strade della Napoli che narriamo, è purtroppo una verità acclarata. Tanto le forme di sfruttamento bieche e feroci che caratterizzavano una certa prostituzione, quanto le terribili ritualità collegate a superstizioni e arti occulte, sono ampliamente documentate anche dalla storiografia ufficiale.
Noi, insomma, abbiamo soltanto aggiunto a questo mosaico terribile e inquietante, qualche ingrediente immancabile nelle narrazioni dell’orrore e del thriller più classico. Senza paura di scivolare, di tanto in tanto, nelle forme più estreme del raccontare.
“Quelle povere criature” è il primo romanzo di questa saga.
SINOSSI:
Napoli, 1861: in un’alba livida e fredda, il corpo della prostituta Marinella De Luca viene ritrovato in uno scannatoio di Vico della Pace. Chi l’ha uccisa ha scempiato il suo cadavere, cedendo alle tentazioni del cannibalismo più sfrenato. I carabinieri avviano le indagini, ma brancolano nel buio, in una città che guarda ancora quella forma di “forza pubblica” con sospetto, diffidenza e spesso astio. Nelle stesse ore, a mettersi a lavoro per cercare di risolvere l’enigma, c’è anche Michele Russo, conosciuto nei vicoli semplicemente come Don Michele, capoguappo del popolare rione di Forcella. La sua indagine, condotta con metodi assolutamente non ortodossi, lo porterà sul soglio dell’abominio, lungo quel crinale impervio e terrificante che separa la vita e la morte.
La Camorra fece l’Italia? Può darsi, secondo certa storiografia, assolutamente sì.
La Camorra fermò l’Apocalisse Zombie, a Napoli? Secondo noi, a Karashò – Autori artigiani, assolutamente sì.
“Quelle povere criature” – Don Michele Russo Vol.1
Tipo di pubblicazione: Romanzo – Fiction
Genere: Horror-Thriller
Autore: Domenico Mortellaro
Editore: Self – Karashò Autori artigiani
Store: Amazon
Prezzo: 1,99€
Link per acquisto: https://www.amazon.it/dp/B01M6B7YX6
Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy
La Redazione Ghost segnala Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy di Daniele Francardi, pubblicato da Eus edizioni.
La casa editrice Eus Edizioni è lieta di annunciare l'uscita della Deluxe Edition in un volume cartonato di pregio di Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy. Scritto da Daniele Francardi, con la prefazione di Stefano Fantelli (Splatter, El Brujo, The Cannibal Family) questo libro vuole essere un viaggio verso quella che è la storia delle nuvole parlanti in chiave horror: Belzeba, Zora la vampira, Sukia, Oltretomba, Cimiteria, Splatter, Mostri e The Cannibal Family sono solo alcuni dei titoli analizzati.
Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy, strutturato con la formula del dizionario, è una guida finalizzata a comprendere in che modo il genere horror, a partire dagli anni Sessanta, si sia rapportato all'universo dei fumetti; questi non sono solo un semplice mezzo di intrattenimento ma, molto spesso, rappresentano il simbolo della nostra terrificante società contemporanea, quella che ci fa scoprire che purtroppo i veri mostri non sono quelli scatenati dalla fantasiosa immaginazione degli autori.
I libro è dedicato al grande Renzo Barbieri, scrittore, giornalista, sceneggiatore ed editore, colui che ha saputo raccontare, meglio di chiunque altro, i cambiamenti politici-sociali dell'Italia degli anni Sessanta e Settanta attraverso il cosiddetto "fumetto per adulti".
Prefazione di Stefano Fantelli
Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy
Autore: Daniele Francardi
Editore: Eus
Codice ISBN: 9788899164744
Prezzo di copertina: € 24,90
La casa editrice Eus Edizioni è lieta di annunciare l'uscita della Deluxe Edition in un volume cartonato di pregio di Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy. Scritto da Daniele Francardi, con la prefazione di Stefano Fantelli (Splatter, El Brujo, The Cannibal Family) questo libro vuole essere un viaggio verso quella che è la storia delle nuvole parlanti in chiave horror: Belzeba, Zora la vampira, Sukia, Oltretomba, Cimiteria, Splatter, Mostri e The Cannibal Family sono solo alcuni dei titoli analizzati.
Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy, strutturato con la formula del dizionario, è una guida finalizzata a comprendere in che modo il genere horror, a partire dagli anni Sessanta, si sia rapportato all'universo dei fumetti; questi non sono solo un semplice mezzo di intrattenimento ma, molto spesso, rappresentano il simbolo della nostra terrificante società contemporanea, quella che ci fa scoprire che purtroppo i veri mostri non sono quelli scatenati dalla fantasiosa immaginazione degli autori.
I libro è dedicato al grande Renzo Barbieri, scrittore, giornalista, sceneggiatore ed editore, colui che ha saputo raccontare, meglio di chiunque altro, i cambiamenti politici-sociali dell'Italia degli anni Sessanta e Settanta attraverso il cosiddetto "fumetto per adulti".
Prefazione di Stefano Fantelli
Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy
Autore: Daniele Francardi
Editore: Eus
Codice ISBN: 9788899164744
Prezzo di copertina: € 24,90
Orpheus - L’album d’esordio di Fabio Sirna in versione unplugged
Si intitola “Orpheus” l’album d’esordio di Fabio Sirna, pubblicato lo scorso anno e uscito l’8 novembre nella sua nuova versione unplugged.
“Orpheus” è un album ricercato, con accorgimenti molto studiati sul piano sonoro, funzionali al raggiungimento di uno specifico scopo, la crescita costante dei ritmi e del pathos che l’autore vuole suscitare.
Con il diploma in chitarra rock-fusion conseguito presso il C.P.M (Centro Professione Musica) European Institute e un vasto bagaglio di tecniche strumentali, Sirna presenta al pubblico il suo “Orpheus”. Il disco, giunto al termine di uno studio durato ben 10 anni, è espressione del percorso artistico di Sirna, incentrato sulla ricerca dell’equilibrio perfetto tra abilità chitarristiche ed electronic ambient music. Il risultato finale è un concept album che accompagna l’ascoltatore in un’esperienza spirituale che affonda le sue origini nelle melodie ancestrali delle terre siciliane, luogo di nascita del compositore.
La particolarità dell’album risiede nelle soluzioni strumentali utilizzate, sviluppatesi a fianco della crescita intellettuale dell’artista. Se dal punto di vista sonoro l'album offre ritmo e dialoghi suggestivi, grazie all'utilizzo della chitarra a sette corde e di tecniche come il tapping polifonico, lo slap e il fingerstyle, a livello concettuale l'idea profonda all'origine dell'intero lavoro è evocata dal richiamo alla mitologia greca presente nel titolo, un mito rivisto però dall’autore in una chiave del tutto soggettiva. Sirna conferisce infatti alla storia di Orfeo un significato diverso: l’uomo, unico secondo la leggenda a essere riuscito nell’impresa di tornare dagli inferi, nelle tracce del disco non è più impegnato nel salvataggio di Euridice, ma nella riscoperta di se stesso e delle sue origini. “Orpheus” è quindi il viaggio dell’autore nel suo essere “doppio”, la ricerca costante della propria personalità, un viaggio che è allo stesso tempo andata e ritorno e che lo conduce a conoscersi a fondo, permettendogli di affrontare la vita e di eliminare la patina che confonde la sua reale percezione del mondo.
“Orpheus” è un album ricercato, con accorgimenti molto studiati sul piano sonoro, funzionali al raggiungimento di uno specifico scopo, la crescita costante dei ritmi e del pathos che l’autore vuole suscitare.
SITOGRAFIA
www.fabiosirnamusic.com
https://www.youtube.com/user/FabioSirnaMusic
http://www.facebook.com/fabiosirnamusic
CREDITS:
Produced And Performed By: Fabio Sirna.
Recorded and Mixed By: Giacomo Maraboli @ sonicmeal.com, Varese, IT
Mastered By: Clubmastering.net
All Songs Written by Fabio Sirna
Graphic design, cover, photograpy: Benedetta Stocchetti
“Orpheus” è un album ricercato, con accorgimenti molto studiati sul piano sonoro, funzionali al raggiungimento di uno specifico scopo, la crescita costante dei ritmi e del pathos che l’autore vuole suscitare.
Con il diploma in chitarra rock-fusion conseguito presso il C.P.M (Centro Professione Musica) European Institute e un vasto bagaglio di tecniche strumentali, Sirna presenta al pubblico il suo “Orpheus”. Il disco, giunto al termine di uno studio durato ben 10 anni, è espressione del percorso artistico di Sirna, incentrato sulla ricerca dell’equilibrio perfetto tra abilità chitarristiche ed electronic ambient music. Il risultato finale è un concept album che accompagna l’ascoltatore in un’esperienza spirituale che affonda le sue origini nelle melodie ancestrali delle terre siciliane, luogo di nascita del compositore.
La particolarità dell’album risiede nelle soluzioni strumentali utilizzate, sviluppatesi a fianco della crescita intellettuale dell’artista. Se dal punto di vista sonoro l'album offre ritmo e dialoghi suggestivi, grazie all'utilizzo della chitarra a sette corde e di tecniche come il tapping polifonico, lo slap e il fingerstyle, a livello concettuale l'idea profonda all'origine dell'intero lavoro è evocata dal richiamo alla mitologia greca presente nel titolo, un mito rivisto però dall’autore in una chiave del tutto soggettiva. Sirna conferisce infatti alla storia di Orfeo un significato diverso: l’uomo, unico secondo la leggenda a essere riuscito nell’impresa di tornare dagli inferi, nelle tracce del disco non è più impegnato nel salvataggio di Euridice, ma nella riscoperta di se stesso e delle sue origini. “Orpheus” è quindi il viaggio dell’autore nel suo essere “doppio”, la ricerca costante della propria personalità, un viaggio che è allo stesso tempo andata e ritorno e che lo conduce a conoscersi a fondo, permettendogli di affrontare la vita e di eliminare la patina che confonde la sua reale percezione del mondo.
“Orpheus” è un album ricercato, con accorgimenti molto studiati sul piano sonoro, funzionali al raggiungimento di uno specifico scopo, la crescita costante dei ritmi e del pathos che l’autore vuole suscitare.
SITOGRAFIA
www.fabiosirnamusic.com
https://www.youtube.com/user/FabioSirnaMusic
http://www.facebook.com/fabiosirnamusic
CREDITS:
Produced And Performed By: Fabio Sirna.
Recorded and Mixed By: Giacomo Maraboli @ sonicmeal.com, Varese, IT
Mastered By: Clubmastering.net
All Songs Written by Fabio Sirna
Graphic design, cover, photograpy: Benedetta Stocchetti
Denti - Il primo Lp dei Sixtynine
È di prossima uscita (2 dicembre) Denti, il primo Lp dei Sixtynine, per XXXV.
Otto tracce per un disco intriso di emozioni che vanno dalla lotta alle dipendenze (fisiche, psicologiche e affettive) di brani come Mi Sveglio o Seropram ai momenti di calma apparente di Dentro, attraversando rabbia, voglia di cambiare (Ruggine e Salvami) ma anche solitudine e rassegnazione.
I DENTI sono da sempre un’immagine che rievoca sensazioni contrastanti cosi come gli otto brani che racchiusi in questo disco d’esordio dei Sixtynine in uscita il prossimo 2 dicembre per XXXV (cat. CD350163) con la collaborazione illustre dei The Winstons (Dellera al Basso, Enrico Gabrielli al synth) nel singolo Ruggine che anticiperà l’uscita dell’album.
Denti lo si può immaginare come una sala circolare che da su otto porte e può portare ad una via di fuga, un posto sicuro dove ripararsi o a sensazioni che non si vuol provare o si vuole dimenticare.
TRACKLIST
1- MI SVEGLIO
2- NÈ SANGUE NÈ CORPO
3- SEROPRAM
4- RUGGINE (feat. The Winstons)
5- PERDONARE
6- DENTRO
7- SALVAMI
8- UN ALTRO MURO
CREDITS
I SixtyNine sono:
Guido Lettieri: voce, chitarra ritmica
Roberto Marino: chitarra, lapsteel
Domenico Pascale: batteria, percussioni
Diego Rossomando: basso
Musiche: SIxtyNine
Testi di Guido Lettieri
Featuring dei The Winstons in Ruggine:
Roberto Dell’Era voce e basso
Enrico Gabrielli: synth
Prodotto da Nicodemo & SixtyNine
Registrato e missato da Johnny Paglioli
allo Studio 35 / Cava de’Tirreni (Sa)
Mastering di Stefan Noltemeyer / Berlin
BIOGRAFIA
I Sixtynine si formano nel dicembre del 2008 da un’idea di Guido e Roberto e dalla passione in comune per la chitarra e i suoni acustici.
Dopo un anno di lavoro decidono, nel 2009, di dare vita al progetto Bananas From Space, una full band con cui esplorano i territori che spaziano dal nu metal all’altern rock.
È proprio questa esperienza che formerà il suond dei Sixtynine.Le chitarre acustiche diventano la base di scrittura per un percorso che avrebbe rivelavo una nuova maturità artistica.Prendono vita i primi brani che li porteranno a partecipare a vari live e contest di musica emergente.
Nel 2013 esce Disappear, un EP di quattro tracce con testi in inglese, che richiama le atmosfere garage anni ’90. Grazie a questo lavoro i Sixtynine iniziano un tour che li porterà in giro per l’Italia, partecipando anche a diversi festival come Foodstock, Campania ECO Festival e la RIDDA.
Il 2015 è l’anno del cambiamento. La formazione si allarga con Domenico alla batteria e Diego al basso. Pur mantenendo uno stile acustico, i Sixtynine hanno l’esigenza di maturare, di trovare un nuovo modo per comunicare la loro esperienzapersonale. Nascono così i nuovi pezzi, stavolta in italiano che, grazie alla stima e all’amicizia con Johnny Paglioli e Nicodemo (Studio XXXV), trovano sfogo nell’album in uscita Denti.
Otto tracce per un disco intriso di emozioni che vanno dalla lotta alle dipendenze (fisiche, psicologiche e affettive) di brani come Mi Sveglio o Seropram ai momenti di calma apparente di Dentro, attraversando rabbia, voglia di cambiare (Ruggine e Salvami) ma anche solitudine e rassegnazione.
I DENTI sono da sempre un’immagine che rievoca sensazioni contrastanti cosi come gli otto brani che racchiusi in questo disco d’esordio dei Sixtynine in uscita il prossimo 2 dicembre per XXXV (cat. CD350163) con la collaborazione illustre dei The Winstons (Dellera al Basso, Enrico Gabrielli al synth) nel singolo Ruggine che anticiperà l’uscita dell’album.
Denti lo si può immaginare come una sala circolare che da su otto porte e può portare ad una via di fuga, un posto sicuro dove ripararsi o a sensazioni che non si vuol provare o si vuole dimenticare.
TRACKLIST
1- MI SVEGLIO
2- NÈ SANGUE NÈ CORPO
3- SEROPRAM
4- RUGGINE (feat. The Winstons)
5- PERDONARE
6- DENTRO
7- SALVAMI
8- UN ALTRO MURO
CREDITS
I SixtyNine sono:
Guido Lettieri: voce, chitarra ritmica
Roberto Marino: chitarra, lapsteel
Domenico Pascale: batteria, percussioni
Diego Rossomando: basso
Musiche: SIxtyNine
Testi di Guido Lettieri
Featuring dei The Winstons in Ruggine:
Roberto Dell’Era voce e basso
Enrico Gabrielli: synth
Prodotto da Nicodemo & SixtyNine
Registrato e missato da Johnny Paglioli
allo Studio 35 / Cava de’Tirreni (Sa)
Mastering di Stefan Noltemeyer / Berlin
BIOGRAFIA
I Sixtynine si formano nel dicembre del 2008 da un’idea di Guido e Roberto e dalla passione in comune per la chitarra e i suoni acustici.
Dopo un anno di lavoro decidono, nel 2009, di dare vita al progetto Bananas From Space, una full band con cui esplorano i territori che spaziano dal nu metal all’altern rock.
È proprio questa esperienza che formerà il suond dei Sixtynine.Le chitarre acustiche diventano la base di scrittura per un percorso che avrebbe rivelavo una nuova maturità artistica.Prendono vita i primi brani che li porteranno a partecipare a vari live e contest di musica emergente.
Nel 2013 esce Disappear, un EP di quattro tracce con testi in inglese, che richiama le atmosfere garage anni ’90. Grazie a questo lavoro i Sixtynine iniziano un tour che li porterà in giro per l’Italia, partecipando anche a diversi festival come Foodstock, Campania ECO Festival e la RIDDA.
Il 2015 è l’anno del cambiamento. La formazione si allarga con Domenico alla batteria e Diego al basso. Pur mantenendo uno stile acustico, i Sixtynine hanno l’esigenza di maturare, di trovare un nuovo modo per comunicare la loro esperienzapersonale. Nascono così i nuovi pezzi, stavolta in italiano che, grazie alla stima e all’amicizia con Johnny Paglioli e Nicodemo (Studio XXXV), trovano sfogo nell’album in uscita Denti.
Il primo Lp omonimo dei Mema
MEMA
è un disco a metà tra il rock ed il pop d’autore, in equilibrio
perfetto tra i due generi.
L’
EP d’esordio – “Il Sole Non È Irraggiungibile” – è stato
un successo; i Mema rilanciano pubblicando il 26
novembre il loro primo, omonimo, album.
Il
disco è il risultato di un lungo percorso di ricerca sonora in cui i
quattro ragazzi dell’Oltrepò pavese hanno convogliato tutta la
loro esperienza artistica e le eclettiche tendenze musicali.
Nove brani (+ 1) in cui si palesa una perfetta alchimia tra il pop italiano d’autore ed il rock di matrice anglosassone.
“MEMA” è un progetto basato su un sound dal carattere forte e deciso, struttura portante su cui poggia la poetica, elemento da sempre tanto cara alla band.
L’ascoltatore – attraverso ballad ed uptempo – verrà condotto alla scoperta di un poliedrico mondo tradotto in musica dai quattro musicisti, un cammino che non può che condurre “fino al Sole”.
La copertina del disco, che è stata curata dall’artista della china Simone Verdi, rappresenta dunque un chiaro invito ad immergersi nell’immaginifico cosmo emozionale creato dai MEMA.
Nove brani (+ 1) in cui si palesa una perfetta alchimia tra il pop italiano d’autore ed il rock di matrice anglosassone.
“MEMA” è un progetto basato su un sound dal carattere forte e deciso, struttura portante su cui poggia la poetica, elemento da sempre tanto cara alla band.
L’ascoltatore – attraverso ballad ed uptempo – verrà condotto alla scoperta di un poliedrico mondo tradotto in musica dai quattro musicisti, un cammino che non può che condurre “fino al Sole”.
La copertina del disco, che è stata curata dall’artista della china Simone Verdi, rappresenta dunque un chiaro invito ad immergersi nell’immaginifico cosmo emozionale creato dai MEMA.
Elena
Bonanata – voce
Andrea
Scano – chitarre
Maurizio
Desortes – basso
Marco
Ricotti – batteria
SITOGRAFIA
Facebook: https://www.facebook.com/memaofficial/
Twitter: https://twitter.com/memaofficial
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCE7XUvaOGP9W_Sh_ncxdn3A
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BIOGRAFIA
MEMA è un gruppo pop rock italiano originario dell'Oltrepò Pavese. Nasce nel 2013, quando Elena Bonanata, Andrea Scano, Maurizio Desortes e Marco Ricotti decidono di convogliare anni di precedenti collaborazioni e una lunga attività live nel nord Italia all’interno di un progetto originale, nuovo, il cui fulcro sia rappresentato dalla musica e l’amicizia, che da sempre li lega, ne sia il collante.
Elena, appassionata di canto fin da piccola, perfeziona i suoi studi al CPM di Milano, dove si diploma nel 2009, continuando parallelamente gli studi su varie metodologie italiane e americane. Amante ed esperta della didattica del canto, viene chiamata ad insegnare tecnica vocale ed interpretazione dal maestro Mogol nella sua Università della Musica, il CET. Questa collaborazione, ormai quinquennale, la porta ad avere contatti con professionisti del mondo della musica e della discografia italiana, lavorando dietro le quinte nella preparazione di molti giovani artisti noti. Insegna canto in diverse scuole del nord Italia.
Andrea studia presso il CPM di Milano. Insegnante di Chitarra e di teoria ed armonia, Andrea lavora sia come didatta che come chitarrista live e studio.
Anche Marco studia presso il CPM.. Dopo aver conseguito il diploma nel 2009 prosegue il suo percorso formativo seguendo seminari di professionisti nazionali ed internazionali come Christian Meyer, Elio Rivagli, Giovanni Giorgi, Gavin Harrison, Horacio Hernandez, Jo Jo Mayer e molti altri. Insegnante di batteria in diverse scuole del nord Italia porta avanti sia l'attività didattica che live suonando in progetti cover e inediti.
Maurizio studia alla NAM di Milano. Dal 2007 si dedica, oltre che all'insegnamento, all'attività live con band locali e orchestre da ballo.
Nel 2015 i MEMA entrano in studio per realizzare il loro primo lavoro originale, che prende il nome dal singolo di apertura, "Il Sole Non È Irraggiugibile".
Questo Ep, registrato tra i Pop's Garage Studios di Emiliano Bassi e gli O.U.T. Side Studios di Michele Quaini, è composto di cinque tracce (più una) e rappresenta il loro esordio discografico. A dicembre 2015 aprono il concerto dei Nomadi al “Piacenza Expo”, presentando live il loro Ep. A febbraio 2016 sono gli opening act del concerto di Paolo Belli and Big Band in Piazza Cavalli a Piacenza. Da quel momento la band inizia la lavorazione del primo album, “MEMA”, che verrà rilasciato il 26 novembre 2016.
MEMA è un gruppo pop rock italiano originario dell'Oltrepò Pavese. Nasce nel 2013, quando Elena Bonanata, Andrea Scano, Maurizio Desortes e Marco Ricotti decidono di convogliare anni di precedenti collaborazioni e una lunga attività live nel nord Italia all’interno di un progetto originale, nuovo, il cui fulcro sia rappresentato dalla musica e l’amicizia, che da sempre li lega, ne sia il collante.
Elena, appassionata di canto fin da piccola, perfeziona i suoi studi al CPM di Milano, dove si diploma nel 2009, continuando parallelamente gli studi su varie metodologie italiane e americane. Amante ed esperta della didattica del canto, viene chiamata ad insegnare tecnica vocale ed interpretazione dal maestro Mogol nella sua Università della Musica, il CET. Questa collaborazione, ormai quinquennale, la porta ad avere contatti con professionisti del mondo della musica e della discografia italiana, lavorando dietro le quinte nella preparazione di molti giovani artisti noti. Insegna canto in diverse scuole del nord Italia.
Andrea studia presso il CPM di Milano. Insegnante di Chitarra e di teoria ed armonia, Andrea lavora sia come didatta che come chitarrista live e studio.
Anche Marco studia presso il CPM.. Dopo aver conseguito il diploma nel 2009 prosegue il suo percorso formativo seguendo seminari di professionisti nazionali ed internazionali come Christian Meyer, Elio Rivagli, Giovanni Giorgi, Gavin Harrison, Horacio Hernandez, Jo Jo Mayer e molti altri. Insegnante di batteria in diverse scuole del nord Italia porta avanti sia l'attività didattica che live suonando in progetti cover e inediti.
Maurizio studia alla NAM di Milano. Dal 2007 si dedica, oltre che all'insegnamento, all'attività live con band locali e orchestre da ballo.
Nel 2015 i MEMA entrano in studio per realizzare il loro primo lavoro originale, che prende il nome dal singolo di apertura, "Il Sole Non È Irraggiugibile".
Questo Ep, registrato tra i Pop's Garage Studios di Emiliano Bassi e gli O.U.T. Side Studios di Michele Quaini, è composto di cinque tracce (più una) e rappresenta il loro esordio discografico. A dicembre 2015 aprono il concerto dei Nomadi al “Piacenza Expo”, presentando live il loro Ep. A febbraio 2016 sono gli opening act del concerto di Paolo Belli and Big Band in Piazza Cavalli a Piacenza. Da quel momento la band inizia la lavorazione del primo album, “MEMA”, che verrà rilasciato il 26 novembre 2016.
L'armadio di Satie, un graphic novel di Sebastiano Vilella
La Redazione GHoST segnala L'armadio di Satie, un graphic novel di Sebastiano Vilella, pubblicato da Coconino Press.
Dopo aver raccontato a fumetti De Chirico, Vilella torna con un nuovo “giallo d’artista”. Un raffinato omaggio al genio visionario di Erik Satie nel 150° anniversario della nascita del grande compositore.
In una Parigi di inizio ‘900, notturna e perennemente battuta dalla pioggia, l’incontro tra l’eccentrico e visionario musicista Erik Satie e l’anarco-insurrezionalista Pierre Lacombe, ricercato dalla polizia, mette in moto una misteriosa catena di eventi.
Riuscito a sfuggire ad un agguato, il latitante si rifugia nel monolocale di Satie e da questi si fa curare, in attesa di potersi ricongiungere con la giovanissima Suzanne, testimone dello scontro a fuoco in cui l’uomo è rimasto ferito. Mentre la polizia politica indaga per riacciuffare Lacombe e recuperare la refurtiva delle rapine commesse dalla sua banda, questi resta nascosto e protetto nell’angusto appartamento di Satie, che è quasi una fantastica “Wunderkammer” sospesa in un tempo indefinito. Si stabilisce così un legame artistico e ideologico con il giovane compositore che lo nasconde, convinto a sua volta di ospitare in incognito lo chansonnier anarchico Leo Ferrè, che dice di aver conosciuto in un’epoca futura.
L’intreccio poliziesco, carico di tensione, si sviluppa su più livelli narrativi al limite tra realismo, satira surreale e mistero trascendentale, con un ricco corredo di aneddoti e riferimenti alle reali esistenze di Satie e Ferrè, due tra i più celebri protagonisti della cultura europea del Novecento.
“Scrivo e disegno storie ‘nere’…ma che significa? Racconto di personaggi complessi, spesso ricchi di contraddizioni, non facilmente identificabili come buoni o cattivi”.
Sebastiano Vilella, intervista a “Milano Nera”
“Lo stile grafico di Vilella è percorso da segni che ricordano Egon Schiele e l’espressionismo, rievoca atmosfere percorse da tensioni psicologiche…”.
Fumo di China
L'AUTORE
Sebastiano Vilella è nato a Bari nel 1960. Si occupa di fumetto, pittura e illustrazione, a cui affianca l’attività di docente di discipline artistiche e letterarie.
Scrive e disegna fumetti da quasi trent’anni, e ha collaborato con le principali riviste italiane, tra cui Eureka (dove è apparso per la prima volta il personaggio del commissario Grimaldi), Frigidaire, Reporter, Comic Art, Intrepido, Splatter, Blue e molte altre.
In ambito grafico e pittorico, dal 1980 ad oggi, ha all’attivo numerose mostre personali e collettive.
Tra i volumi pubblicati: Italo Grimaldi, un commissario tra le due guerre, Tre toni di nero, SpasMex e l’antologia di racconti erotici Notturni.
Nel 2009, per Coconino Press, ha pubblicato Interno metafisico con biscotti, visionario graphic novel ispirato alla vita del pittore Giorgio De Chirico.
L'armadio di Satie
Testi e disegni: Sebastiano Vilella
Editore: Coconino Press
Collana: Mashera Nera
Codice ISBN: 9788876183225
Prezzo di copertina: 18,00
Dopo aver raccontato a fumetti De Chirico, Vilella torna con un nuovo “giallo d’artista”. Un raffinato omaggio al genio visionario di Erik Satie nel 150° anniversario della nascita del grande compositore.
In una Parigi di inizio ‘900, notturna e perennemente battuta dalla pioggia, l’incontro tra l’eccentrico e visionario musicista Erik Satie e l’anarco-insurrezionalista Pierre Lacombe, ricercato dalla polizia, mette in moto una misteriosa catena di eventi.
Riuscito a sfuggire ad un agguato, il latitante si rifugia nel monolocale di Satie e da questi si fa curare, in attesa di potersi ricongiungere con la giovanissima Suzanne, testimone dello scontro a fuoco in cui l’uomo è rimasto ferito. Mentre la polizia politica indaga per riacciuffare Lacombe e recuperare la refurtiva delle rapine commesse dalla sua banda, questi resta nascosto e protetto nell’angusto appartamento di Satie, che è quasi una fantastica “Wunderkammer” sospesa in un tempo indefinito. Si stabilisce così un legame artistico e ideologico con il giovane compositore che lo nasconde, convinto a sua volta di ospitare in incognito lo chansonnier anarchico Leo Ferrè, che dice di aver conosciuto in un’epoca futura.
L’intreccio poliziesco, carico di tensione, si sviluppa su più livelli narrativi al limite tra realismo, satira surreale e mistero trascendentale, con un ricco corredo di aneddoti e riferimenti alle reali esistenze di Satie e Ferrè, due tra i più celebri protagonisti della cultura europea del Novecento.
“Scrivo e disegno storie ‘nere’…ma che significa? Racconto di personaggi complessi, spesso ricchi di contraddizioni, non facilmente identificabili come buoni o cattivi”.
Sebastiano Vilella, intervista a “Milano Nera”
“Lo stile grafico di Vilella è percorso da segni che ricordano Egon Schiele e l’espressionismo, rievoca atmosfere percorse da tensioni psicologiche…”.
Fumo di China
L'AUTORE
Sebastiano Vilella è nato a Bari nel 1960. Si occupa di fumetto, pittura e illustrazione, a cui affianca l’attività di docente di discipline artistiche e letterarie.
Scrive e disegna fumetti da quasi trent’anni, e ha collaborato con le principali riviste italiane, tra cui Eureka (dove è apparso per la prima volta il personaggio del commissario Grimaldi), Frigidaire, Reporter, Comic Art, Intrepido, Splatter, Blue e molte altre.
In ambito grafico e pittorico, dal 1980 ad oggi, ha all’attivo numerose mostre personali e collettive.
Tra i volumi pubblicati: Italo Grimaldi, un commissario tra le due guerre, Tre toni di nero, SpasMex e l’antologia di racconti erotici Notturni.
Nel 2009, per Coconino Press, ha pubblicato Interno metafisico con biscotti, visionario graphic novel ispirato alla vita del pittore Giorgio De Chirico.
L'armadio di Satie
Testi e disegni: Sebastiano Vilella
Editore: Coconino Press
Collana: Mashera Nera
Codice ISBN: 9788876183225
Prezzo di copertina: 18,00
I mostri non vivono solo nel buio di Claudio Chiaverotti e Rossano Piccioni
La Redazione GHoST segnala I mostri non vivono solo nel buio di Claudio Chiaverotti e Rossano Piccioni, pubblicato da Edizioni Inkiostro.
Dall'introduzione di Claudio Chiaverotti: è una storia violenta, ma non vedrete teste mozzate e visceri. È una storia paurosa, ma senza fantasmi e zombi. Ci sono i Mostri, ma quelli reali, che pensavamo uscissero solo dall'oscurità più profonda, ma quello è l'inganno delle fiabe, perché i mostri vivono anche alla luce del sole. E sono tra noi, spesso e purtroppo ben nascosti, armati di mitragliette con cui compiere stragi o di stilografiche con cui siglare i licenziamenti del personale o firmare falsi rapporti sulle esalazioni venefiche delle fabbriche. Nella storia che Rossano e io vi raccontiamo ci sono un padre e una figlia, soli. Due personaggi che potrebbero essere i nostri vicini di casa, se non noi stessi. Lui č un intellettuale stanco e sopraffatto dal male di vivere che accetta l'ordine delle cose, mentre lei č mossa dagli ideali di chi ha sedici anni e ancora riesce a credere che i mostri debbano essere combattuti e possano essere vinti. Mi piacerebbe che sentiste per questi due personaggi la stessa dolcezza che ho provato io nel vederli muovere, scontrarsi e amarsi nel giorno più terribile della loro vita, quando per caso o per sorte incontrano i Mostri, alla luce del sole e nell'oscurità delle cantine. Io e Stefano Fantelli, editor e anima di questo progetto, non abbiamo figli; Rossano sì, due. Quando nella mia farragine creativa ho proposto a Stefano e a Rossano tre soggetti, Ross non ha avuto dubbi sul quale scegliere, l'ha sentito di cuore e di sangue: cosa saresti disposto a fare per difendere tua figlia dai Mostri? Ma soprattutto, cosa saresti CAPACE di fare, tu Rossano/Stefano/Claudio insegnante di lettere protagonista della nostra storia che se va bene hai sparato soltanto una sera al luna-park alle lattine appese?
Prefazione di Stefano Fantelli
Copertina di Leomacs
I mostri non vivono solo nel buio
Testi: Claudio Chiaverotti
Disegni: Rossano Piccioni
Editore: Inkiostro
Codice ISBN: 9788899413460
Prezzo di copertina: 17,00
Dall'introduzione di Claudio Chiaverotti: è una storia violenta, ma non vedrete teste mozzate e visceri. È una storia paurosa, ma senza fantasmi e zombi. Ci sono i Mostri, ma quelli reali, che pensavamo uscissero solo dall'oscurità più profonda, ma quello è l'inganno delle fiabe, perché i mostri vivono anche alla luce del sole. E sono tra noi, spesso e purtroppo ben nascosti, armati di mitragliette con cui compiere stragi o di stilografiche con cui siglare i licenziamenti del personale o firmare falsi rapporti sulle esalazioni venefiche delle fabbriche. Nella storia che Rossano e io vi raccontiamo ci sono un padre e una figlia, soli. Due personaggi che potrebbero essere i nostri vicini di casa, se non noi stessi. Lui č un intellettuale stanco e sopraffatto dal male di vivere che accetta l'ordine delle cose, mentre lei č mossa dagli ideali di chi ha sedici anni e ancora riesce a credere che i mostri debbano essere combattuti e possano essere vinti. Mi piacerebbe che sentiste per questi due personaggi la stessa dolcezza che ho provato io nel vederli muovere, scontrarsi e amarsi nel giorno più terribile della loro vita, quando per caso o per sorte incontrano i Mostri, alla luce del sole e nell'oscurità delle cantine. Io e Stefano Fantelli, editor e anima di questo progetto, non abbiamo figli; Rossano sì, due. Quando nella mia farragine creativa ho proposto a Stefano e a Rossano tre soggetti, Ross non ha avuto dubbi sul quale scegliere, l'ha sentito di cuore e di sangue: cosa saresti disposto a fare per difendere tua figlia dai Mostri? Ma soprattutto, cosa saresti CAPACE di fare, tu Rossano/Stefano/Claudio insegnante di lettere protagonista della nostra storia che se va bene hai sparato soltanto una sera al luna-park alle lattine appese?
Prefazione di Stefano Fantelli
Copertina di Leomacs
I mostri non vivono solo nel buio
Testi: Claudio Chiaverotti
Disegni: Rossano Piccioni
Editore: Inkiostro
Codice ISBN: 9788899413460
Prezzo di copertina: 17,00
Il violino dell'impiccato e altri racconti di Emile Erckmann e Alexandre Chatrian
La Redazione GHoST segnala Il violino dell'impiccato e altri racconti di Emile Erckmann e Alexandre Chatrian, pubblicato da Nero Press.
Poco noto al pubblico italiano, se non per qualche romanzo storico, il binomio letterario formato da Émile Erckmann e Alexandre Chatrian ha prodotto numerosi racconti di genere fantastico apprezzati da H. P. Lovecraft, velati di sottile ironia e ambientati nel mondo semplice e ingenuo dell’Alsazia e della Lorena, terra d’origine dei due autori. La raccolta pubblicata da Nero Press costituisce una sorta di mosaico letterario composto da 12 piccoli frammenti che creano un universo a sé tutto da scoprire, fatto di enigmi, false piste, suspense, dissimulazione, mistero; uno scrigno prezioso di storie che spiazzano il lettore trascinandolo in un vortice che mescola il fiabesco, l’apologo, il fantastico, il gotico, il poliziesco, la cronaca, l’estetica della crudeltà e della violenza fisica.
Traduzione e introduzione a cura di Anna Cascone.
GLI AUTORI
Emile Erckmann (Phalsbourg, 1822 - Luneville 1899) e Alexandre Chatrian (Le Grand-Soldat, 1826 - Villemomble, Parigi, 1890) sono due scrittori francesi di origine alsaziana che produssero insieme varie opere. La loro collaborazione si interruppe a causa di una controversia nel 1889: si trattava di chiarire quali erano i ruoli. Erchmann si occupava maggiormente della stesura dei romanzi e delle novelle, invece Chatrian curava le pubblicazioni e i rimaneggiamenti per la scena.
Il primo loro successo fu L'illustre Dottor Matheus, pubblicato nel 1859. A questa sguirono molte altre pubblicazioni, in particolare romanzi e commedie, in cui viene rievocato l'ambiente della campagna tedesca con realismo e toni da racconti popolari.
Alcune opere sono ispirate a Hoffmann, altre condannano la guerra ed esaltano la libertà e la repubblica.
Fra le opere più conosciute: Racconti delle rive del Reno (1862), L'amico Fritz (1864), adattato per il teatro nel 1877 in Francia e nel 1891 da Pietro Mascagni con una commedia lirica in tre atti, Racconti popolari (1866), Storia di un contadino (1868-1870), I Rantzau (1882).
Il violino dell'impiccato e altri racconti
Autore: Emile Erckmann e Alexandre Chatrian
Editore: Nero Press
Codice ISBN: 9788898739820
Prezzo: € 1,49
Poco noto al pubblico italiano, se non per qualche romanzo storico, il binomio letterario formato da Émile Erckmann e Alexandre Chatrian ha prodotto numerosi racconti di genere fantastico apprezzati da H. P. Lovecraft, velati di sottile ironia e ambientati nel mondo semplice e ingenuo dell’Alsazia e della Lorena, terra d’origine dei due autori. La raccolta pubblicata da Nero Press costituisce una sorta di mosaico letterario composto da 12 piccoli frammenti che creano un universo a sé tutto da scoprire, fatto di enigmi, false piste, suspense, dissimulazione, mistero; uno scrigno prezioso di storie che spiazzano il lettore trascinandolo in un vortice che mescola il fiabesco, l’apologo, il fantastico, il gotico, il poliziesco, la cronaca, l’estetica della crudeltà e della violenza fisica.
Traduzione e introduzione a cura di Anna Cascone.
GLI AUTORI
Emile Erckmann (Phalsbourg, 1822 - Luneville 1899) e Alexandre Chatrian (Le Grand-Soldat, 1826 - Villemomble, Parigi, 1890) sono due scrittori francesi di origine alsaziana che produssero insieme varie opere. La loro collaborazione si interruppe a causa di una controversia nel 1889: si trattava di chiarire quali erano i ruoli. Erchmann si occupava maggiormente della stesura dei romanzi e delle novelle, invece Chatrian curava le pubblicazioni e i rimaneggiamenti per la scena.
Il primo loro successo fu L'illustre Dottor Matheus, pubblicato nel 1859. A questa sguirono molte altre pubblicazioni, in particolare romanzi e commedie, in cui viene rievocato l'ambiente della campagna tedesca con realismo e toni da racconti popolari.
Alcune opere sono ispirate a Hoffmann, altre condannano la guerra ed esaltano la libertà e la repubblica.
Fra le opere più conosciute: Racconti delle rive del Reno (1862), L'amico Fritz (1864), adattato per il teatro nel 1877 in Francia e nel 1891 da Pietro Mascagni con una commedia lirica in tre atti, Racconti popolari (1866), Storia di un contadino (1868-1870), I Rantzau (1882).
Il violino dell'impiccato e altri racconti
Autore: Emile Erckmann e Alexandre Chatrian
Editore: Nero Press
Codice ISBN: 9788898739820
Prezzo: € 1,49