Questo blog sta cercando collaboratori. Cerchiamo autori di recensioni di film (uscite cinematografiche o in dvd - bluray), libri, fumetti e dischi. Chi è interessato può scrivermi a lucabonatesta71@gmail.com
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Yuri di Igort
Il
primo bambino nello spazio. Le avventure fantastiche di un piccolo
cosmonauta di quattro anni alla ricerca della sua mamma.
Un
fumetto per bambini di tutte le età.
Dopo
il successo di “Quaderni giapponesi”, un grande ritorno alle
atmosfere delicate, poetiche e sospese del manga: il fumetto di Igort
che ha conquistato milioni di lettori del Sol Levante.
“Sulla
Terra è tempo di latte”. Con queste parole a metà degli anni ’90
si dava annuncio, in una campagna pubblicitaria che avrebbe invaso le
metropolitane giapponesi, della nascita di Yuri, il primo bambino
dello spazio. Opera di Igort, uno dei primi autori europei a lavorare
per il vasto mercato del fumetto del Giappone: un’esperienza che
lui stesso ha raccontato nel recente graphic novel bestseller
“Quaderni giapponesi”.
Pubblicate a puntate settimanali sulla
rivista “Comic Morning” del colosso editoriale Kodansha, che
vendeva un milione e 400.000 copie, le avventure di Yuri
conquistarono il cuore dei lettori giapponesi, bambini e adulti. Nei
suoi viaggi cosmici Yuri, accompagnato da un piccolo robot e dal
computer di bordo Bozo, cavalca ippocampi su pianeti alieni, incontra
giganteschi e gentili mostri marini, si muove tra le stelle, sempre
in cerca di indizi che possano condurlo a capire chi è. Agli occhi
dei lettori orientali Yuri era “kawaii” (“carino”), e alla
rivista arrivarono centinaia di lettere di apprezzamento: la saga
spaziale di Yuri stimolava la fantasia dei bambini e un nostalgico
senso del fantastico nei lettori adulti. Furono pubblicate due serie
di fumetti a colori (un record, dato il limitato spazio dedicato al
colore nelle riviste a fumetti giapponesi) e fu varata una linea di
merchandising di oggettistica varia (sveglie e orologi, posate,
foulard, zainetti).
Oggi Igort con Coconino Press
ripropone in una nuova edizione le poetiche avventure di Yuri, il suo
mondo misterioso, i suoi brillanti colori ai lettori italiani ed
europei. Un nuovo tuffo nel fantastico, nell’Oriente e
nell’immaginario dell’infanzia. Ancora una volta, sulla Terra, è
tempo di latte.
“Dedicando il lavoro a Winsor McCay
(il creatore di Little Nemo) e a Jules Verne, Igort si inventa
una fiaba siderale. E va a pescare in un immaginario letterario
popolare da una parte (leggende spaziali, filastrocche marine) e in
un immaginario visivo d’antan dall’altra (l’estetica naïf e
neo-liberty propria sia dei comics dei primordi, sia dei B-movie anni
’50). L’autore porta il manga a latitudini finalmente universali.
Un gioiello assoluto”.
Central do Cinema
Central do Cinema
“Yuri è stato il mio personaggio
più popolare. La cosa che non mi attendevo affatto era che i lettori
partecipassero attivamente: non solo seguivano le gesta di Yuri, ma
facevano il tifo per lui, come fosse una persona vera. Il mio editor
giapponese mi diceva: dobbiamo colpire al cuore”.
Igort, da “Quaderni giapponesi”
Igort, da “Quaderni giapponesi”
L'AUTORE
Igort
scrive e disegna storie da più di trent’anni e i suoi romanzi a
fumetti sono pubblicati oggi in 27 Paesi. Negli ultimi anni si è
dedicato in prevalenza al reportage disegnato, realizzando i Quaderni
ucraini, Quaderni russi e Pagine nomadi.
Tra
i suoi libri, vincitori di numerosi premi in Italia e all’estero:
Goodbye Baobab (con Daniele Brolli), Sinatra, 5 è
il numero perfetto, Fats Waller (su testi di Carlos
Sampayo), Alligatore: dimmi che non vuoi morire (con Massimo
Carlotto), La ballata di Hambone (con i disegni di Leila
Marzocchi), Parola di Chandler (tradotto da Sandro Veronesi su
testi di Raymond Chandler), Sinfonia a Bombay e Valvoline
Story con Brolli, Jori, Carpinteri, Kramsky e Mattotti.
Yuri
Autore: Igort
Editore: Fandango-Coconino Press
Collana: Manga Fantastico
Codice
ISBN: 9788876183201
Prezzo
di copertina: € 14,00
Rami, disco rivelazione dei Noon
Atosfere
rarefatte, sonorità vintage, arrangiamenti minimali e testi
criptici, per un album che promette di colpire fin dal primo ascolto.
Uscirà
il 15
Aprile 2017
per Beta Produzioni “Rami”,
primo album dei Noon, progetto musicale che ispirandosi a gruppi come
Radiohead, Sigur Ròs, Daughter, Kula Shaker, cerca di proporre le
sonorità rarefatte e rilassanti caratteristiche della musica
nordeuropea, dando loro una veste nuova filtrata dalla tradizione
musicale italiana.
Rami
è un viaggio attraverso suoni vintage, melodie dal sapore
cantautorale, arrangiamenti minimali e testi criptici; un viaggio nel
quale momenti catartici e ossessivi lasciano spazio ad attimi di
respiro e riflessione, con melodie pop e chitarre a tratti morbide, a
tratti taglienti e psichedeliche.
L’album
è composto da 11 tracce, 10 canzoni (di cui una cover dei CCCP,
“Annarella”) più un brano strumentale, e vede la partecipazione
straordinaria di Roberto Dell’era (Afterhours), il quale, oltre a
suonare diversi strumenti all’interno dell’album, canta in un
brano dello stesso, ed è produttore artistico di due canzoni
(“Guerra Sugli Alberi” e “Scatola1”).
Tema
centrale dell’album è lo scorrere del tempo, la difficoltà,
nonostante gli sforzi, di mantenere salde le proprie sicurezze e di
non restare spettatori inermi e passivi davanti al mondo che non
assicura nulla di assodato se non certezze relative. Il titolo del
disco, “Rami”, parola significante dell’intera raccolta e con
un riferimento presente in molti brani (“Guerra sugli alberi”,
“Salici”, “Mille rami”), si può interpretare come metafora
del protendersi verso futuri migliori.
CREDITS
Testi
e musiche: Lorenzo Forte, eccetto “Ís” di Antonio Tunno e
“Annarella” di G. Lindo Ferretti, M. Zamboni, F. Magnelli, G.
Maroccolo.
Lorenzo Forte: voce e chitarra acustica
Antonio Tunno: chitarra e cori
Fabrizio Gualtieri: batteria
Marco Verardo: basso
Lorenzo Forte: voce e chitarra acustica
Antonio Tunno: chitarra e cori
Fabrizio Gualtieri: batteria
Marco Verardo: basso
Prodotto
e arrangiato da Noon
Produzione artistica di Roberto Dellera su “Guerra Sugli Alberi” e “Scatola1”
Produzione artistica di Roberto Dellera su “Guerra Sugli Alberi” e “Scatola1”
Facebook:
www.facebook.com/Noonband
Youtube:
www.youtube.com/Noonband
Noon è un progetto musicale che nasce nel 2015. La band è composta da Lorenzo Forte (voce, chitarra acustica) Antonio Tunno (chitarra, cori), Marco Verardo (basso) e Fabrizio Gualtieri (batteria). Il quartetto, ispirato da Radiohead, Sigur Ròs, Daughter, Kula Shaker, cerca di proporre le sonorità fredde caratteristiche della musica nordeuropea e di dar loro veste nuova immergendole nella tradizione musicale italiana con melodie pop e chitarre a tratti morbide, a tratti taglienti e psichedeliche. La band ha pubblicato il primo EP omonimo con la collaborazione di Marte Press nel 2015, è vincitrice delle selezioni provinciali di Arezzo Wave 2015 per la provincia di Lecce. Nel 2016 vince il Gazzetta Music Contest suonando in Piazza del Ferrarese a Bari davanti a migliaia di persone, vittoria che la porta ad esibirsi al Teatro Petruzzelli in diretta televisiva. Aprono i concerti di Management del Dolore Post Operatorio, Adriano Viterbini e Calcutta. A fine estate 2016 la band entra in studio in studio per registrare il suo primo album, che vede la produzione artistica e la collaborazione straordinaria di Roberto Dell’Era, il quale, oltre a suonare vari strumenti all’interno dell’album, canta in un brano dello stesso. L’uscita dell’album è prevista per Marzo 2017 con etichetta Beta Produzioni.
Kiki.The beginning di Caleb Battiago
La
Redazione Ghost segnala Kiki.The beginning di Caleb Battiago
(Alessandro Manzetti) pubblicato da Astro Edizioni. Uscirà per la fine di Aprile.
Dall'autore
vincitore del Bram Stoker Award, in un mondo distopico, l’inizio,
la nascita di uno dei personaggi più riusciti della saga di Naraka.
In
una futura, violenta, cannibalica e apocalittica Parigi, Kiki Léger,
una giovane prostituta che sopravvive nell'inferno del quartiere più
malfamato della città, Parigi Sud 5, un vero e proprio Hyper-Bronx,
una zolla maledetta di un pianeta trasformato in un mostruoso,
radioattivo ecosistema, caratterizzato dalla totale assenza di
proteine animali commestibili e da una morale disintegrata, viene
contattata da una potente organizzazione criminale per entrare a far
parte di una squadra di killer professionisti. Per Kiki è
l'opportunità per cambiare vita e scappare dall'inferno che la sta
lentamente fagocitando, comunque peggiore di quello che l'aspetta,
dover uccidere persone a pagamento. Non c'è scelta a Paris Sud 5, o
si è preda o predatore.
Big Blue, boss efferato e raffinato nello stesso tempo, potente demiurgo di tutti gli affari illeciti della città, dalla droga alla prostituzione, fino al commercio di carne umana, e il suo braccio destro, Guadalupe, brutale e psicotico omicida messicano, faranno entrare Kiki nel loro orrido meccanismo di morte, insieme ad altre nuove talentuose assassine da mettere sul mercato, come 'Dangerous' Yuki Liu e Makena 'Black Mamba', ognuna con un passato difficile e un presente in precario equilibrio, proprio come Kiki, sull'orlo dell'abisso, di vita o morte.
Questa squadra di nuove assassine, le Guêpes Tueuses (Vespe Assassine), donne pronte a tutto pur di cavarsela in un mondo alla deriva, dovrà vedersela col primo contratto da portare a termine, scoprendo sulla propria pelle come ogni missione nasconda inganni, terribili conseguenze, nemici invisibili, sangue fresco e fantasmi del passato, da Giovanna d'Arco a Janis Joplin.
Big Blue, boss efferato e raffinato nello stesso tempo, potente demiurgo di tutti gli affari illeciti della città, dalla droga alla prostituzione, fino al commercio di carne umana, e il suo braccio destro, Guadalupe, brutale e psicotico omicida messicano, faranno entrare Kiki nel loro orrido meccanismo di morte, insieme ad altre nuove talentuose assassine da mettere sul mercato, come 'Dangerous' Yuki Liu e Makena 'Black Mamba', ognuna con un passato difficile e un presente in precario equilibrio, proprio come Kiki, sull'orlo dell'abisso, di vita o morte.
Questa squadra di nuove assassine, le Guêpes Tueuses (Vespe Assassine), donne pronte a tutto pur di cavarsela in un mondo alla deriva, dovrà vedersela col primo contratto da portare a termine, scoprendo sulla propria pelle come ogni missione nasconda inganni, terribili conseguenze, nemici invisibili, sangue fresco e fantasmi del passato, da Giovanna d'Arco a Janis Joplin.
L'AUTORE
Caleb
Battiago (Alessandro Manzetti), autore di narrativa e poesia horror,
vincitore del Bram Stoker Award®, editor e traduttore.
Ha
pubblicato, in italiano e inglese, varie opere di narrativa e poesia,
tra le quali i romanzi Naraka.
L'Apocalisse della Carne e
Shanti.
La Città Santa,
la raccolta di racconti Kannibalika.
La Carne e La Morte, la
novella Area
52 e
il saggio Monster
Masters. I Segreti dei Maestri dell'Horror.
Tra
le sue opere in lingua inglese: le raccolte The
Garden of Delight,
The
Monster, the Bad and the Ugly (con
Paolo Di Orazio), le raccolte di poesie dark Eden
Underground (vincitrice
del Bram Stoker Awards 2015), Sacrificial
Nights (con
Bruce Boston, finalista al Bram Stoker Awards 2016) e Venus
Intervention (con
Corrine De Winter, finalista al Bram Stoker Awards 2014). Tra le
opere come curatore: l’antologia in lingua inglese The
Beauty of Death (finalista
al Bram Stoker Awards 2016).
Kiki.The
beginning
Autore:
Caleb Battiago (Alessandro Manzetti)
Editore:
Astro Edizioni
Collana:
Horror
Codice
ISBN-EAN: 9788899768621
Prezzo
di copertina: €
12,90
Ragni di Claudio Vastano
SINOSSI
Charles
MacDermhott è l’ultimo superstite della città di Revel e lotta
strenuamente contro i ragni giganti che hanno scalzato l’umanità
dal podio di specie dominante del pianeta Terra. Le giornate
dell'uomo trascorrono in completa solitudine fino all’arrivo di
Lucia; la ragazzina è in fuga da Jacksonville, l’inferno terrestre
presidiato da orde di aracnidi corridori. Nessuno sa da dove
provengano queste creature né chi le abbia create. C'è una sola
certezza: non c'è modo di arrestarne l’avanzata. Se MacDermhott
sembra abituarsi alla sua nuova condizione di “cacciatore eremita”,
altri individui non sono dello stesso parere. Dalle ceneri della
società umana divorata dai ragni giganti iniziano a emergere nuovi e
più terribili mostri. Chi sono i misteriosi uomini in nero che
tiranneggiano fra le strade di una città in rovina e quali sono le
loro intenzioni? Mentre una nuova progenie di incubi si appresta a
invadere Revel, MacDermhott comprenderà che la più terribile delle
minacce può nascondersi soltanto nei meandri più reconditi della
mente umana.
UN
ASSAGGIO
“Potevano
essere dappertutto e non emettere alcun rumore. Alcuni erano
velocissimi, furtivi e con riflessi oltremodo sviluppati. Vi fosse
stata più luce, la situazione sarebbe stata più gestibile. Loro
odiavano l'illuminazione intensa. Li rendeva ciechi e vulnerabili.”
L'AUTORE
Claudio
Vastano nasce a Lucca nel 1975. Laureato in Scienze Naturali e
Scienze Geologiche nel 2005, attualmente collabora con alcuni
periodici e quotidiani come Il giornale dei misteri, Spirito Libero e
Il Corriere di Lucca. Ha pubblicato L’agghiacciante caso del
gatto nella minestra con Marinari Editore, recentemente premiato con
la Menzione d’onore al concorso letterario F. Kafka 2011 a Gorizia.
Più di recente la FQ editore ha pubblicato il romanzo di
fantascienza Micelio, giunto finalista al concorso Urania della
Mondadori.
Ragni
Autore:
Claudio Vastano
Editore:
Dunwich Edizioni
Collana:
Il Ciclo di Aracnia vol. 1
Prezzo
ebook: € 2,99
Kong: Skull Island di Jordan Vogt-Roberts
1973.
Una spedizione composta di civili e militari, che comprende il capitano Conrad
e la fotografa di guerra Mason Weaver, si reca in un'isola del Pacifico mai
visitata prima, chiamata L'Isola del Teschio, per tracciarne la mappa. Gli
elicotteri vengono subiti attaccati da un gigantesco gorilla, che la tribù
di indigeni considera un dio.
Cominciano a diventare numerosi i
film che vedono come protagonista King Kong, specie se si considerano anche le
versioni apocrife. Ultima è stata la rilettura d'autore firmata
da Peter Jackson nel 2005, apprezzabile fino a un certo punto. Jackson si
rifaceva in maniera abbastanza evidente al classico diretto da Ernest B.
Schoedsack e Merian C. Cooper nel 1933. Infatti era ambientato in quell'anno.
Questo Kong: Skull Island sembra
invece riferirsi al kolossal prodotto da Dino De Laurentiis nel 1976 (regia di
John Guillermin). Sceglie come sfondo storico il decennio Settanta (il 1973,
per la precisione) e nel finale non manca di citare il modello (nonché
il seguito, King Kong 2, realizzato
nel 1986 sempre dalla coppia
Guillermin/De Laurentiis). Siccome oggi come oggi pare che non basti limitarsi
a girare un semplice film d'avventura, il regista Jordan Vogt-Roberts
s'arrischia addirittura a tirare in ballo la guerra del Vietnam, che volgeva al
termine. Tanto da riecheggiare persino Apocalypse
Now. Ovviamente si vola basso, con riferimenti al pacifismo e a Richard
Nixon un tanto al chilo e celebri brani dell'epoca inseriti ogni dieci minuti
per ricordare allo spettatore che siamo nel 1973. Sorvolare sugli eventuali, o
evidenti, difetti può essere un modo come un altro per
valutare un film, specie quando gli autori li esibiscono con disinvoltura se
non con supponenza e se, messi tutti insieme, finirebbero per evidenziarne i
pochi pregi, come spesso accade. Uno dei quali (pregio, non difetto) è
senza dubbio rappresentato dalla scena finale. Non è un buon segno quando le parti
migliori di un film arrivano negli ultimi minuti, cosa che ormai capita spesso
(vedi il caso più recente, T2 di Danny Boyle). Però sul finale di Kong: Skull Island si potrebbe scrivere un trattato. Realizzato
come un filmino girato in famiglia (sempre nell'ottica di restituire lo spirito
dell'epoca, si suppone), segue il personaggio del pilota americano Hank Marlow,
rimasto trent'anni sull'Isola del Teschio, nel suo ritorno a casa. Lo vediamo
stendersi finalmente sul divano bevendo una birra e guardando una partita di
football. Come dire: decine di pellicole sui tormentati reduci di guerra
cancellate in un colpo solo. Ma vi si può anche leggere, in filigrana,
l'onesta ammissione di chi ritiene impossibile produrre attualmente un “serio”
film di genere fantasy.
Giudizio:
**
- Titolo: Kong: Skull Island
- Regia: Jordan Vogt-Roberts
- Sceneggiatura: Max Borenstein, Derek Connolly, John Gatins, Dan Gilroy
- Fotografia: Larry Fong
- Montaggio: Bob Murawski, Richard Pearson, Christian Wagner
- Musiche: Henry Jackman
- Scenografia: Stefan Dechant
- Produttori: Thomas Tull, Jon Jashni, Mary Parent, Alex Garcia
- Paese di produzione: Stati Uniti d'America
- Anno: 2017
- Durata: 118 minuti
- Cast: Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Cree Summer, Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell, Thomas Mann, John C. Reilly, John Ortiz.
(a cura di Roberto Frini)
Houdini. Passione oscura di Lisa Mannetti
“Un
racconto inquietante di follia e il mistero. Lisa Mannetti conduce il
lettore in un labirinto di illusione e scandalo che circonda Harry
Houdini, mago di fama mondiale. Inafferrabile come un trucco di
magia, la storia si sviluppa attraverso i ricordi di una delle sue ex
assistenti, Leona che soffre di vari scompensi psichici. Le parole
del romanzo invogliano il lettore a esplorare un mondo osceno di
bugiardi e lussuria. Non appena gli strati di intrighi si dispiegano,
il lettore è costretto a continuare a leggere...”, Sèphera Girón,
autore
L'AUTRICE
Lisa
Mannetti, autrice statunitense, ha vinto il Bram Stoker Awards nel
2009 col suo romanzo d'esordio The Gentling Box (Shadowfall
Publications e Nightscape Press) ed è stata finalista a questo
prestigioso premio per ben quattro volte, nel 2015 con la novella The
Box Jumper (Smart Rhino Publications), nel 2013 col racconto The
Hunger Artist (in Zippered Flesh 2, Smart Rhino Publications) e nel
2010 con la novella Dissolution (in Deathwatch, Nightscape Press) e
col racconto 1925: A Fall River Halloween, (nel magazine Shroud #10).
La
sua Novella The Box Jumper, con protagonista Harry Houdini, ha vinto
inoltre il This Is Horror Award 2015 nella categoria “Novella of
the Year”.
Houdini.Passione
oscura
Autrice:
Lisa Mannetti
Collana:
Horror
Editore:
Astro Edizioni
Codice
ISBN-EAN: 9788899768584
Prezzo
di copertina: € 12,90
Il cielo sopra piombino di Stefano Simone
La
Redazione Ghost segnala Il cielo sopra piombino, un documentario di
Stefano Simone. Soggetto e sceneggiatura sono di Gordiano Lupi.
È
in fase di post produzione il documentario letterario di Stefano
Simone intitolato Il cielo sopra Piombino, basato su testi
di Gordiano Lupi (alcuni originali, altri tratti da Calcio
e acciaio e Miracolo a Piombino), musiche di Federico
Botti, fotografie di Riccardo Marchionni, voce narrante di
Federico Guerri.
Dargys
Ciberio è l’unica attrice del film, rigorosamente non
professionista, calata in un ruolo di muto Virgilio al femminile per
accompagnare lo spettatore nel percorso poetico. La vera protagonista
del film è Piombino.
Un
documentario insolito, che si pone come punto di riferimento Pier
Paolo Pasolini e i documentari poetici su Roma, Ostia, la periferia
decadente, la spiaggia proletaria, i ragazzi di vita, l’alternarsi
(in perfetto equilibrio) di bellezza e decadenza. Il cielo sopra
Piombino - il titolo è un chiaro omaggio a Wim Wenders - prende
per mano lo spettatore e lo porta a conoscere splendore e degrado,
calette rocciose nascoste in anfratti di mare, ferrovie abbandonate,
porto industriale e tombe etrusche, porticciolo mediceo, un vecchio
stadio dove un tempo fu sconfitta la Roma, golfo di Baratti e
altiforni spenti. Regista e sceneggiatore fanno pulsare l’anima di
una cittadina industriale e marinara, riescono a far affiorare tra le
pieghe delle immagini il tempo perduto di proustiana
memoria. Un documentario non turistico, come molti ne sono stati
fatti per illustrare la bellezza di una città di mare, ma
letterario, scritto e girato per mostrare il vero volto di Piombino,
cartina di tornasole di una provincia vitale, mai doma e abbandonata
a se stessa. Un volto poetico e disperato, sognante e realista,
ambizioso e decadente, languido e intrepido, memore del passato ma
proteso verso il futuro. Gli autori sono convinti che dal contrasto
nascano arte e letteratura, ma anche che la vita pulsi ogni giorni
per strade di contraddizioni insolubili.
La
musica suggestiva e melodica di Federico Botti contribuisce a creare
un clima di ricordi e sogni, un sottofondo di parole poetiche che
introducono e chiudono una passeggiata nei luoghi più significativi
di una provincia che non deve essere dimenticata. Il cielo sopra
Piombino inaugura la sezione Fogliocinema, che proseguirà
con il nuovo film di Roger Fratter e con una collana dedicata alla
ristampa anastatica di tutte le opere del regista indipendente
bresciano.
Le
bocche di leone
Fare
colazione con le bocche di leone, nome che ricorda una pianta di
primavera e che in quest’angolo di Maremma indica un dolce da forno
del passato. Ho scoperto che vendono ancora le bocche di leone in una
panetteria del centro, in Piazza Gramsci, vicino all’orribile
fontana in marmo disegnata da chissà quale artista che getta scrosci
d’acqua in una pozza stagnante circondata da bambini.
In
alto ci sono ancora tre orologi disposti ad angolo, che ricordano il
vecchio nome della piazza, prima della liberazione. Le bocche di
leone sono le mie madeleines, meno nobili, certo, ma
contengono un passato di bambino che fa colazione a scuola dopo aver
scartato l’involucro giallastro e morde un dolce prelibato.
Pasta
reale modellata a forma di brioche, farcita di burro e panna,
schizzata di alchermes, divisa in due, aperta come la bocca di un
leone che sorride e mostra la dentatura. Alchermes fatto con acqua di
rose, come ai tempi di Caterina de’ Medici alla corte di Francia,
cannella, vaniglia, cocciniglia, cardamomo, chiodi di garofano, alcol
e zucchero. Le mie bocche di leone hanno un sapore dolciastro e
lieve, ricordano l’infanzia, morso dopo morso. Ti senti pervadere
dal profumo del passato addentando la sostanza burrosa che si fonde
con la pasta reale e il liquore rosso, rivedi la Pasticceria Pastori
all’angolo del corso, dove si radunavano i ragazzi dopo la scuola
per tirare tardi al pomeriggio, vasca dopo vasca. Ripensi a tua madre
in un piccolo negozio Coop che non esiste più, alle prese con i
conti da far tornare, mentre compra la merenda perbscuola e ti dà un
bacio quando oltrepassi il grande cancello in ferro battuto. Ritrovi
un forno del centro dove una signora tastava pani da un chilo prima
di servirli, incurante delle regole di igiene, come se li avesse
dovuti mangiare lei.
“Un
bel pane cotto a legna per questo bimbo”, diceva. La bocca di leone
veniva dopo, la incartava a parte, avendo cura di non far appiccicare
il prezioso contenuto nella confezione.
Non
hanno più il sapore d’un tempo le mie bocche di leone, proprio
come i semi di zucca che ogni tanto provo a comprare, non sono gli
stessi che vendevano al cinema Sempione prima del doppio spettacolo
domenicale. Il tempo passa e i sapori cambiano, oppure siamo noi che
cambiamo e cerchiamo le madeleines della nostra vita per
fermare il tempo, sapori e odori che non torneranno, ricordi confusi
nella memoria, sogni di bambino. E allora addento quella pasta
dolciastra acquistata nella panetteria di Piazza Gramsci, gusto lo
sciroppo rossastro confuso tra panna, burro e pasta reale, trovo un
sapore amaro che non ricordavo, un sapore strano, come di tempo che
scorre tra le dita come sabbia e non lo puoi fermare, un sapore di
rimpianto.
(Un
testo narrativo tratto da Il cielo sopra Piombino)
Qui il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=JEbWPkixpqM
Gordiano
Lupi ha scritto e pubblicato tanto, per i
suoi detrattori - critici colti e dal palato
fine
usi a legger Giulio Mozzi sulla tazza del cesso - persino troppo. Lui
dei critici se n’è sempre fregato, per il futuro conta di
fregarsene ancora di più e di scrivere finché la vita
gliene
darà tempo, ché scrivere è la sola cosa bella e possibile della
sua esistenza. Tutto il
resto
è noia, direbbe Califano.
Gli eredi di Wolf Durn
La
Redazione Ghost presenta Gli eredi di Wolf Durn, pubblicato da
Corbaccio Editore. Dal 18 aprile in libreria.
«Mi
creda, avrà bisogno ancora di un sacco di caffè oggi. Sarà una
cosa lunga.» Nella saletta colloqui del seminterrato del reparto
psichiatrico dell’ospedale Frank Bennell, stimato criminologo alla
soglia della pensione, chiede aiuto a Robert Winter, psicologo con
cui ha collaborato in numerosi casi di omicidio. Però i due esperti
dei lati oscuri della natura umana questa volta sono messi a dura
prova. La donna che si trovano davanti, sopravvissuta a un grave
incidente su una strada di montagna immersa nella nebbia e battuta
dalla pioggia, sembra oscillare tra realtà terribili e
allucinazioni. Si chiama Laura Schrader, trentadue anni, capelli
biondi; sull'auto accanto a lei una pistola vecchio modello col
caricatore vuoto e un baule in cui si nasconde una dura verità. Nel
suo sguardo diffidenza e terrore. Perfino Winter, il quale nella sua
carriera ha ascoltato dai suoi pazienti storie così plausibili da
rendere difficile smascherarle, non sa come mettere in ordine i pochi
elementi ricavati con tanta fatica dalla donna: l'uomo che l'ha
salvata chiamando i soccorsi e poi è sparito nel nulla, bambini
dagli occhi di ghiaccio, misteriose uccisioni… Fatica a collegarli
a quanto si vede nella foto che gli ha mostrato il collega: qualcosa
di terribile, che supera ogni immaginazione. In una lunga notte,
fuori dalla clinica, sotto un cielo nero e gonfio di odio sta
succedendo qualcosa. Ma cosa? Bisogna credere a quella donna per
arrivare in tempo. Se sarà ancora possibile. Un romanzo forte come
un pugno allo stomaco, con un ritmo serratissimo. Un altro Incubo,
radicale, definitivo, ma anche provocatorio, che ci costringe a
riflettere da un altro punto di vista sulle nostre responsabilità
verso il mondo dopo di noi.
«Oggi Freud e Jung leggerebbero
Dorn.» Antonio D’Orrico – la Lettura
L'AUTORE
Wulf Dorn è nato nel 1969. Ha
studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la
riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. Vive con la
moglie e il gatto vicino a Ulm, in Germania. In Italia Corbaccio ha
pubblicato con grande successo La psichiatra, che è diventato un
bestseller grazie al passaparola dei lettori, Il superstite, Follia profonda, Il mio cuore cattivo e Phobia.
Gli eredi
Autore: Wulf Dorn
Collana: Top Thriller
Editore: Corbaccio
Codice
ISBN: 9788867001590
Prezzo
di copertina: € 17,60
Muscoli e forbici di Stefano Tamburini
La
Redazione Ghost segnala Muscoli e forbici di Stefano Tamburini,
pubblicato da Fandango-Coconino Press.
Dall’underground
delle prime riviste ciclostilate alle invenzioni di Frigidaire
che ispirarono il gusto grafico europeo. Dall’urlo punk di Ranxerox
all’ironia citazionista dei fumetti di Snake Agent.
Geniale e irriverente, morto a soli trent’anni, Stefano Tamburini
ha stravolto i canoni del pop, usando il disegno, il collage e il
racconto come lame affilate per sezionare, svelare, rovesciare la
realtà. Un’antologia definitiva per ripercorrere il cammino di un
autore che ha lasciato un segno indelebile.
Una
ricca antologia che ripercorre l’intero percorso artistico di
Stefano Tamburini, autore di fumetti e geniale inventore grafico
scomparso nel 1986: questo è il volume Muscoli e forbici, a
cura di Michele Mordente e con un saggio di Vincenzo Sparagna, che
Coconino Press pubblica mentre ricorre il quarantesimo anniversario
delle rivolte studentesche e dell’”assalto al cielo” del 1977.
Il
volume prende le mosse dai primi lavori underground pubblicati da
metà degli anni Settanta e arriva fino ai fumetti di maggior
successo dell’autore, che con Andrea Pazienza e il gruppo di
Valvoline è stato tra gli artefici del rinnovamento del Fumetto
italiano.
Una
particolare attenzione è dedicata ai lavori grafici di Tamburini, di
cui si offre per la prima volta un’ampia e accurata selezione. Sono
opere pubblicate principalmente sulla rivista di cui Tamburini è
stato grafico e art director, Frigidaire,
che per gli anni Ottanta e e il decennio a seguire ha dettato il
gusto grafico europeo, insieme a I-d,
The Face
e Weiner.
Ai
lavori editoriali di Tamburini si affiancano nel libro le opere
commerciali per la casa farmaceutica Pfizer e per riviste di moda,
quali Uomo Vogue e Per Lui. Non mancano anche i
suoi fumetti più “grafici”, in particolare l’intera serie di
Snake Agent, che con Ranxerox ha ispirato almeno
due generazioni di autori, da Palumbo a Ratigher, da Bacilieri a
LRNZ.
“Tamburini
era un artista inquieto e un leader naturale, inventore di storie
sorprendenti e animale grafico dalla personalità complessa e dalla
curiosità illimitata. Figlio di un ferroviere, si era formato come
fumettista, grafico e narratore non in scuole o accademie, ma vivendo
con passione il suo tempo, leggendo quello che gli capitava e
inseguendo per istinto i segni del futuro”
Vincenzo Sparagna
Vincenzo Sparagna
“Frigidaire
e le opere grafiche di Tamburini rappresentano una tra le più
interessanti esperienze internazionali degli anni ’80”.
Linea Grafica
Linea Grafica
“Non
dimentichiamo che il genio di Tamburini va studiato, non
monumentalizzato”.
Andrea Pazienza
Andrea Pazienza
L'AUTORE
Stefano
Tamburini è nato a Roma nel 1955. Dopo aver acquisito notorietà
nell’ambiente underground nazionale, nella redazione di Stampa
Alternativa e con il suo giornale di fumetti Cannibale,
fonda la rivista Frigidaire, insieme a Andrea Pazienza e
Filippo Scozzari. Sulle pagine di queste riviste pubblica i suoi
lavori grafici e i suoi fumetto di maggior successo, Snake Agent
e Ranxerox. Quest’ultimo, realizzato con Tanino Liberatore,
è tradotto in decine di lingue.
Attivo
nel campo della pubblicità e della moda, è scomparso prematuramente
nel 1986.
Il suo lascito artistico continua ad essere pubblicato ancora oggi in Italia e nel mondo, a distanza di trent’anni dalla sua scomparsa.
Il suo lascito artistico continua ad essere pubblicato ancora oggi in Italia e nel mondo, a distanza di trent’anni dalla sua scomparsa.
Muscoli
e forbici
Autore:
Stefano Tamburini
Collana:
Progetto 900
Editore:
Fandango-Coconino Press
Codice
ISBN: 9788876183249
Prezzo
di copertina: € 19,00
Divagazioni aliene - Autori Vari
La
Redazione Ghost segnala Divagazioni aliene di autori vari, pubblicato
da Kipple Officina Libraria.
Kipple
Officina Libraria è felice di presentare i vincitori del concorso
Short Kipple 2016: Federica
Leonardi, Alessandro
Schillaci e Gabriele
Valenza, i cui
racconti sono stati raccolti nel volume Divagazioni
aliene. Tre piccole perle
in uscita nella collana Capsule che rappresentano tre modi
innovativi, in bilico tra l’intimo, il percettivo e il siderale, di
vedere il Fantastico e la Fantascienza.
Vi ricordiamo, quindi, i nomi dei tre racconti vincitori: Il mistero del tuo corpo, Nostra signora eternità e Parole di pioggia; ai tre scrittori il nostro plauso e a voi lettori l’invito a farvi affascinare dai loro mondi avvolgenti.
La copertina è di Bestdesign.
Vi ricordiamo, quindi, i nomi dei tre racconti vincitori: Il mistero del tuo corpo, Nostra signora eternità e Parole di pioggia; ai tre scrittori il nostro plauso e a voi lettori l’invito a farvi affascinare dai loro mondi avvolgenti.
La copertina è di Bestdesign.
Sinossi
La
poesia di un incontro lovecraftiano si espande sulla trama di una
spiaggia isolata, nel passare degli anni, nel mutare della solitudine
in consapevolezza e poi, nel destinare ogni ricordo al proprio fato.
Tutto sembra un sogno e lo stacco del Fantastico si apposta su ogni
lato dell’immaginazione, diventa realtà.
Federica
Leonardi – Il
mistero del tuo corpo
La
trama del reale si compone d’infinite percezioni, sicurezze,
sensazioni. Eric è uno di quelli che lavora col reale, e nei
prolungamenti innaturali del corpo ha instaurato il proprio modello
di vita e sostentamento. Le sue percezioni ESP ne fanno un esperto
manipolatore mentale e così, ci sarà mai qualche sorpresa che potrà
sconvolgergli la vita?
Alessandro
Schillaci – Nostra
signora Eternità
Può
una favola essere un complemento all’esplorazione spaziale, alla
sintesi tra incontri alieni e fede mistica, addirittura religiosa?
Andando incontro al nostro destino esistono una serie di domande da
risolvere, e tutto appare rivestito da una coltre indeterminata che
rende la vita sospesa, incerta; ma poi, trovare le risposte
giuste renderà davvero la nostra vita connessa alle forze
trascendentali dell’energia?
Gabriele
Valenza – Parole
di pioggia
Estratto
Fu
un lento, prolungato istante. Il fluido movimento dei muscoli che
curvavano.
Le cosce di lei si chiusero come valve sui fianchi dell’altro, stringendolo in una morsa di dolore e desiderio.
Le mani risalirono le braccia umide di mare e adrenalina. Le giunture delle falangi si dissaldarono; carne e pelle mutarono in cedevoli, duttili mucose. Le dita, ora vibranti arti ricchi di sensori, si tesero alla ricerca di un varco nella morbida nuca del suo amante. Fessura di sangue, ossitocina, dopamina.
Lui si agitò, mentre lei lo penetrava.
Lei aumentò la stretta degli arti inferiori, allacciando le estremità roride e calde attorno a quel tenero corpo gelatinoso.
Lottarono, eccitati e furiosi. Una danza di morsi e code dibattenti; di schiocchi di gola e gemiti sanguinanti.
L’istante si fece frenesia e poi si disfece in un sibilante, ottuso grido di piacere.
E il corpo di lei, del tutto aperto, lo accolse.
Le cosce di lei si chiusero come valve sui fianchi dell’altro, stringendolo in una morsa di dolore e desiderio.
Le mani risalirono le braccia umide di mare e adrenalina. Le giunture delle falangi si dissaldarono; carne e pelle mutarono in cedevoli, duttili mucose. Le dita, ora vibranti arti ricchi di sensori, si tesero alla ricerca di un varco nella morbida nuca del suo amante. Fessura di sangue, ossitocina, dopamina.
Lui si agitò, mentre lei lo penetrava.
Lei aumentò la stretta degli arti inferiori, allacciando le estremità roride e calde attorno a quel tenero corpo gelatinoso.
Lottarono, eccitati e furiosi. Una danza di morsi e code dibattenti; di schiocchi di gola e gemiti sanguinanti.
L’istante si fece frenesia e poi si disfece in un sibilante, ottuso grido di piacere.
E il corpo di lei, del tutto aperto, lo accolse.
Federica
Leonardi – Il
mistero del tuo corpo
Quella
sera, fuori dalla porta del locale, le squadre di liquidatori – il
jack-o – controllavano il livello di radioattività con i loro
dosimetri portatili. I led lampeggiavano nella notte come lucciole
spettrali e ogni tanto un suono più acuto echeggiava nell’aria
umida segnalava che qualcuno doveva essere allontanato.
Entrai nel locale lasciando filtrare con me un po’ di aria gelida di ottobre che mi spinse all’interno come una mano invisibile, e mi tolsi il giubbotto sintetico. Qualcuno si girò nella mia direzione e nei loro movimenti intravidi riflessi argentei di protesi miracolose, nascoste sotto i vestiti in nylon.
Trovai Steve che mi aspettava con una sigaretta tra le dita e lo sguardo vuoto. Faceva dei cerchi con la punta della sigaretta, disegnando l’aria con movimenti incerti. Mi sedetti al nostro tavolo e ordinai una birra mentre apprezzavo la sensazione di aria disinfettata e senza isotopi radioattivi. Forse era solo suggestione, ma a ogni respiro sentivo l’aria più leggera.
Steve mi guardò perplesso, poi sussurrò: – Non può essere veramente lui. Dev’essere uno scherzo.
Entrai nel locale lasciando filtrare con me un po’ di aria gelida di ottobre che mi spinse all’interno come una mano invisibile, e mi tolsi il giubbotto sintetico. Qualcuno si girò nella mia direzione e nei loro movimenti intravidi riflessi argentei di protesi miracolose, nascoste sotto i vestiti in nylon.
Trovai Steve che mi aspettava con una sigaretta tra le dita e lo sguardo vuoto. Faceva dei cerchi con la punta della sigaretta, disegnando l’aria con movimenti incerti. Mi sedetti al nostro tavolo e ordinai una birra mentre apprezzavo la sensazione di aria disinfettata e senza isotopi radioattivi. Forse era solo suggestione, ma a ogni respiro sentivo l’aria più leggera.
Steve mi guardò perplesso, poi sussurrò: – Non può essere veramente lui. Dev’essere uno scherzo.
Alessandro
Schillaci – Nostra
signora Eternità
Quel
giorno, il 7 Marzo, era domenica e ricordo bene che stavo
sorseggiando il caffè guardando fuori dalla finestra, quando notai
nel cielo qualcosa di strano venire giù lentamente. Inizialmente
pensai si trattasse di neve, cosa già di per sé bizzarra,
considerato che a marzo non nevica mai. Strizzai gli occhi per
l’incredulità, era un fenomeno talmente fuori luogo da poter
essere paragonato a una cascata nel deserto. Tutti alzammo gli occhi
al cielo per osservare cosa stesse accadendo, la gente per strada
interruppe il flusso incessante dei propri passi. Il silenzio fu
surreale quando le persone iniziarono a comprendere che non si
trattava di neve.
La tazza che cingevo fra le mani mi cadde per terra andando in frantumi: dal cielo piovevano parole.
La tazza che cingevo fra le mani mi cadde per terra andando in frantumi: dal cielo piovevano parole.
Gabriele
Valenza – Parole
di pioggia
Gli
autori
Federica
Leonardi è nata nel
mese dei morti, si approccia giovanissima alla letteratura
crepuscolare, passando lunghi pomeriggi in compagnia di E.
A. Poe. Da allora
continua a leggere e scrivere di follie, corpi brulicanti e indecenti
mutazioni.
Ha scritto alcuni racconti pulp, tra i quali il lungo Re di cuori (Delos Digital).
Nel 2015 ha esordito con il romanzo weird Il signor W. per la casa editrice LaPiccolaVolante.
Nel Novembre 2016 il suo racconto Dietro il frigorifero viene inserito nell’antologia Altrisogni Vol. 3 (dbooks.it) Nel Dicembre dello stesso anno, il racconto Sangue bianco viene pubblicato nell’antologia Strane Visioni, edizioni Hypnos.
Il suo blog è letturepericolose.blogspot.it.
Ha scritto alcuni racconti pulp, tra i quali il lungo Re di cuori (Delos Digital).
Nel 2015 ha esordito con il romanzo weird Il signor W. per la casa editrice LaPiccolaVolante.
Nel Novembre 2016 il suo racconto Dietro il frigorifero viene inserito nell’antologia Altrisogni Vol. 3 (dbooks.it) Nel Dicembre dello stesso anno, il racconto Sangue bianco viene pubblicato nell’antologia Strane Visioni, edizioni Hypnos.
Il suo blog è letturepericolose.blogspot.it.
Alessandro
Schillaci nasce nel
1973 a Casale Monferrato. Laureato in Ingegneria Elettronica presso
il Politecnico di Torino, lavora come Software Engineer nel capoluogo
piemontese.
Da sempre appassionato di narrativa e di fantascienza, è attratto da tutto ciò che riguarda tecnologia e antiche civiltà. Nel tempo libero si dedica, oltre che alla scrittura, alla progettazione e creazione di videogiochi in ambito mobile e desktop.
Nel 2016 è finalista a Lucca Comics 2016 per il premio “Start and Up” con il progetto Steampunk Adventure (videogioco Android e PC Desktop). Nel 2014 pubblica un videogioco sperimentale di narrativa interattiva, Little Falls sulle piattaforme Android e Pc. Nel 1995 vince il premio “Aleramicus” come miglior romanzo di Fantascienza (1995, Acqui Terme) e nel 1997 ottiene il terzo posto al premio di narrativa “Monferrato di racconto…” (1997).
Per due volte è finalista al premio di poesia “Ravasenga” (1996-1997 undicesimo e decimo posto, Casale Monferrato).
Da sempre appassionato di narrativa e di fantascienza, è attratto da tutto ciò che riguarda tecnologia e antiche civiltà. Nel tempo libero si dedica, oltre che alla scrittura, alla progettazione e creazione di videogiochi in ambito mobile e desktop.
Nel 2016 è finalista a Lucca Comics 2016 per il premio “Start and Up” con il progetto Steampunk Adventure (videogioco Android e PC Desktop). Nel 2014 pubblica un videogioco sperimentale di narrativa interattiva, Little Falls sulle piattaforme Android e Pc. Nel 1995 vince il premio “Aleramicus” come miglior romanzo di Fantascienza (1995, Acqui Terme) e nel 1997 ottiene il terzo posto al premio di narrativa “Monferrato di racconto…” (1997).
Per due volte è finalista al premio di poesia “Ravasenga” (1996-1997 undicesimo e decimo posto, Casale Monferrato).
Gabriele
Valenza è nato a
Palermo nel 1984. Si è iscritto al corso triennale della scuola del
fumetto di Palermo, ottenendo il diploma di fumetto nel 2011. Nello
stesso anno ha collaborato con la rivista di cultura, scienza, arte e
fotografia Alta Nox, per la quale ha scritto e disegnato alcune
storie. Nel 2012 ha disegnato Female
Force, William Moultoun Martson – The creator of Wonder Woman,
per la “Bluewater Comics”. Nel 2015 scrive il suo primo libro:
Gli osservatori,
pubblicato su Amazon. Nel febbraio del 2016 pubblica il suo secondo
libro: L’isola bianca:
33°22’04.0”N, 112°16’10.0”W.
La
collana Capsule
Capsule
è la collana di Kipple
Officina Libraria
dedicata ai piccoli capolavori del Fantastico e della SF prettamente
italiana, contraddistinti dalla rapidità di lettura e dalla qualità
unita alla fruibilità, dove il basso costo di copertina rende le
proposte editoriali imperdibili.
Divagazioni
aliene
Autori
vari
Editore:
Kipple Officina Libraria
Codice
ISBN: 9788898953738
Prezzo
ebook: € 0,95
Old Roger's Revenge: in arrivo l'album!
La
band triestina in studio per ultimare le registrazioni dei nuovi
brani.
A
poco più di tre anni dalla loro formazione, gli OLD ROGER’S
REVENGE tornano a far parlare di se, la band è infatti chiusa in
studio di registrazione per ultimare le dodici nuovissime tracce che
andranno a comporre il loro primo album.
Sludge
ed Heavy Metal, con influenze Stoner, Hardcore e Doom, questo il
suono del quintetto friulano che unito alla grande carica dal vivo,
li ha portati in breve tempo a calcare parecchi palchi, in Italia e
all’estero.
Per
chi volesse rinfrescarsi la memoria, in attesa delle nuove
produzioni, ecco The Sea Lane, pezzo tratto dall’omonimo e.p.
d’esordio, canzone tra le più apprezzate del gruppo, che
rispecchia in pieno il loro animo piratesco poco incline a farsi
sottomettere.
The
Sea Lane (official audio)
OLD ROGER’S REVENGE
La maschera di carne, secondo volume della ristampa della serie The Cannibal Family
La
Redazione Ghost segnala La maschera di carne, secondo volume della
ristampa della serie The Cannibal Family. I testi e i disegni sono di
vari autori.
La
casa editrice Inkiostro con il fumetto horror cult The Cannibal
Family, ideato da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni, ha riportato
in Italia un genere che ha avuto proprio nel nostro paese la sua
massima espressione cinematografica, quello del cannibalismo. La
serie è strutturata come un racconto che scorre su due binari
paralleli, tra il passato di un giovane Alfredo Petronio e il
presente di un Alfredo ottantenne ex-militare e della sua famiglia
cannibale. I Petronio quindi vengono cresciuti con una ben precisa
missione, che nella visione del capostipite è quella di essere una
sorta di anticorpo contro i mali della società. Una famiglia
grottesca, ma con un forte codice filosofico e morale. Gli autori
accompagnano il lettore in un viaggio allucinato e allucinante,
svelando in ogni albo retroscena truculenti e perversi. Sangue,
sesso, storia e sentimenti si mescolano nel fumetto splatter che sta
catturando migliaia di lettori. Questo elegante volume cartonato
raccoglie i numeri 2 e 3 della serie. La copertina è firmata da
Nicola Genzianella (Dampyr). Ai testi Stefano Fantelli (Splatter). Ai
disegni Rossano Piccioni (La Iena), Dario Viotti (Dampyr), Paolo
Antiga. Le prefazioni sono firmate da Tito Faraci e da Edoardo
Margheriti. La collana proseguirà con le ristampe in edizione
cartonata di tutti gli albi usciti finora nella serie regolare.
"The Cannibal Family spinge l'occhio del lettore oltre la soglia. Lo costringe a vedere l'orrore, la violenza, la perversione in istanti congelati. Perché nel fumetto, diversamente dal cinema, gli istanti restano lì, non svaniscono quando passi alla vignetta successiva. Questa è una sua forza, che Stefano Fantelli e Rossano Piccioni hanno sfruttato spavaldamente". (Tito Faraci)
"The Cannibal Family spinge l'occhio del lettore oltre la soglia. Lo costringe a vedere l'orrore, la violenza, la perversione in istanti congelati. Perché nel fumetto, diversamente dal cinema, gli istanti restano lì, non svaniscono quando passi alla vignetta successiva. Questa è una sua forza, che Stefano Fantelli e Rossano Piccioni hanno sfruttato spavaldamente". (Tito Faraci)
La
maschera di carne
Testi:
Stefano Fantelli, Andrea Cavalletto, Antonio Tentori
Disegni:
Rossano Piccioni, Dario Viotti, Paolo Antiga
Collana:
Cannibal Family Ristampa Cartonata N° 2-3
Editore:
Edizioni Inkiostro
Codice
ISBN: 9788899413514
Prezzo
di copertina: €
12,00
Stomp! - Primo Ep de Il Gigante
Uscirà
il 20 Aprile "Stomp!"
primo Ep de Il Gigante.
Un progetto indie-stoner nato a Foligno alla fine del 2016. Quattro
canzoni, che altro non sono che passi verso nuovi, seppure noti,
mondi.
Primo
brano dell'EP e primo singolo della band è "Nemesiasi", il
cui videoclip è stato girato dal gruppo a Foligno con una GoPro.
Nemesiasi racconta in modo un po’ canzonatorio il fine settimana
tipico dei ragazzi del posto, narrato dal punto di vista di una
scimmia di peluche, che è sostanzialmente la protagonista e
rappresenta il ritrovarsi in balia di un qualcosa che ormai è
diventato abitudine e da cui non si riesce ad uscire. Concetto
descritto perfettamente dal testo della canzone e soprattutto dal
ritornello che dice "Io sono tutto quello che odio".
(Montaggio in collaborazione con Stefano Coviello del Collettivo On
di Perugia).
"Stomp!"
è anche il suono di chi cade per la prima volta e rialzandosi vede
tutto con occhi diversi. Come quando da piccolo cadi poggiando i
piedi sui pedali del triciclo e mentre stai piangendo e non puoi fare
a meno di fissare la ruota che ancora gira, sei consapevole del fatto
che presto tornerai da lui per scoprire nuovi mondi. “Stomp!” è
il suono puramente rock della scoperta di una dimensione altra in cui
perdersi per poi ritrovarsi.
Tracklist
1 - "Nemesiasi" è il primo singolo de "Il Gigante", una rabbiosa consapevolezza dell'io e dei suoi limiti pervasa da potenti muri di suono e ritmi incalzanti.
1 - "Nemesiasi" è il primo singolo de "Il Gigante", una rabbiosa consapevolezza dell'io e dei suoi limiti pervasa da potenti muri di suono e ritmi incalzanti.
2
- "Icaro", una storia antica che parla del figlio che non
ascolta il padre e precipita nell'abisso, con un ritornello che
erutta vulcanico accompagnato da un giro di basso implacabile.
3
- "Islanda" si alterna in dinamiche differenti, dove
dolcezza e prepotente disperazione cadenzano una storia di redenzione
tra i flutti di un mare notturno.
4
- "Tir-ex" narra le gesta di una mostruosa bestia
preistorica, l'uomo, con imponenti chitarre che ruggiscono di fronte
all'orrore che la bestia ha scatenato e scatena tuttora.
Sitografia
Facebook:
https://www.facebook.com/IlGiganteBand/?fref=ts
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCxDWufhl8LAcQroMHcDDCKA
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCxDWufhl8LAcQroMHcDDCKA
BIOGRAFIA
Il
Gigante nasce alla fine del 2016 a Foligno. I membri del gruppo sono
gli stessi degli Sluggish Tramps, ex-gruppo folignate attivo dal 2010
alla metà del 2016 e che ha pubblicato un album intitolato "El
Peregrino", con Daniele Benincasa alla voce, Simone Giacomucci
alla chitarra, Marco Mariotti alla chitarra, Giacomo Ciancaleoni alla
batteria e Samuele Settimi al basso.
Mariotti e Ciancaleoni sono anche membri dei Fairy Tales, un’altra band attiva a Foligno, mentre Settimi viene dalla precedente esperienza coi Go Banana ed è anche attivo come contrabbassista classico in orchestra.
Il primo ed unico lavoro in studio del Il Gigante è l'EP "STOMP!" auto prodotto e registrato all'Urban Recording Studio di Perugia.
Mariotti e Ciancaleoni sono anche membri dei Fairy Tales, un’altra band attiva a Foligno, mentre Settimi viene dalla precedente esperienza coi Go Banana ed è anche attivo come contrabbassista classico in orchestra.
Il primo ed unico lavoro in studio del Il Gigante è l'EP "STOMP!" auto prodotto e registrato all'Urban Recording Studio di Perugia.