Spiritismo e fenomeni di parapsicologia

Nel corso della storia, a intervalli, avvengono rari e delicati contatti fra questo mondo e l’Oltremondo.
La letteratura è il mezzo ideale per raccontare esperienze psichiche, visioni di mondi interiori, sogni profetici, messaggi dal subconscio... Così certi scrittori hanno adoperato la letteratura per narrare con competenza alcune di queste esperienze.

La mente umana è come un pozzo. In superficie c’è la coscienza, cioè la consapevolezza, il nostro io, quello che sta leggendo adesso, l’io che pensa razionalmente, che sente, che vede, che ha memoria, carattere. Più sotto c’è una barriera chiamata Limen.
Ancora più sotto c’è il subconscio che contiene tutte le cose che abbiamo dimenticato ed è l’archivio di ogni attimo della nostra vita passata. Quale prova abbiamo che esiste il subconscio? A volte dimentichiamo una parola e facciamo inutili sforzi per ricordarla. Poi dopo qualche tempo può succedere che la parola ci viene in mente improvvisamente, mentre stiamo pensando ad altro. Questo significa che quella parola non era perduta ma era archiviata nel subconscio. Solo durante il sonno o con l’ipnosi possiamo scendere in questa parte della nostra mente.
Sotto il subconscio c’è l’io antico, l’io spirituale, ancora più profondo e più ricco. A questa parte della mente attingono, con l’ispirazione, artisti, inventori, veggenti, medium.

Il fondo della mente, che abbiamo paragonato a un pozzo, è in contatto con l’Oltremondo ed è la porta sull’Oltremondo. Tutti messaggi medianici, cioè le vere comunicazioni degli spiriti, provengono da questa porta.
Per raggiungerla dobbiamo addormentare la mente cosciente, distrarre la consapevolezza, e per fare questo esistono molte tecniche: meditazione, vuoto mentale, ecc.
Poi dobbiamo restare in attesa dei messaggi dell’inconscio. Però i messaggi autentici (veggenza, precognizioni, ecc.) sono mescolati a fantasie, sogni, associazioni di idee. Dobbiamo imparare a distinguerli, con l’esperienza; i messaggi autentici posseggono un alto contenuto emotivo.
Pur essendo di grande interesse, sconsigliamo di fidarci ciecamente di questi messaggi.

a cura di Sergio Bissoli