Sex and the Zombie di Stefano Fantelli


La redazione GHoST ha il piacere di segnalare l'ebook Sex and the Zombie di Stefano Fantelli, uscito nel 2016 per KippleOfficina Libraria nella collana k_noir, l’esperimento editoriale volto al nuovo noir diretto da Alessandro Manzetti. E' una raccolta di racconti dello scrittore conosciuto anche come El Brujo: un germogliare di idee ed emozioni disturbanti che si dispiegano attraverso otto visioni distorte, da spezzare il fiato.

In un universo cupo, di apparente banale quotidianità, l'estasi e la paura trovano insospettabili punti di contatto in questi otto testi (sette racconti e una poesia) dalle atmosfere dark, filtrati da un tono grottesco e surreale, in cui il mistero si mescola alla sensualità e la perversione sconfina nell'ironia. Storie di uomini innamorati di pallidi e ambigui personaggi femminili, di ragazze dolcissime e sadiche al contempo, sempre in qualche modo mostruose e morte: creature dal fascino irresistibile. Ce le raccontano i protagonisti che, interdetti da quella luminosa oscurità, vanno a spiaccicarsi come falene contro la luce che li attrae. E in agguato, sullo sfondo, si affiancano la musica e la dimensione onirica. Otto finestre spalancate su fulminanti invenzioni narrative, otto viaggi nei meandri più bui e perversi dell'ossessione amorosa, otto visioni sulle profondità più oscure della passione e dell'animo umano che conducono il lettore in un mondo inquietante, dove il terrore nasce dall'eros e dalle sue deviazioni, dove l'imprevisto conduce inevitabilmente allo shock.
L’Emilia-Romagna, in cui sono ambientate queste storie, è tenebrosa e solare al tempo stesso, come le pellicole di Pupi Avati, in cui la campagna emiliana e la riviera romagnola, apparentemente distanti anni luce dal fantastico e dall’oscurità, si rivelano come un malsano ricettacolo del Male. Perché il Male non si cela dentro chiese più o meno sconsacrate, nelle lugubri lande nordiche o tra gli anfratti di tetre selve americane, lo si può trovare sepolto anche nelle case intrise d’umidità della foce padana.

Publichiamo un estratto:
Capendo che qualcosa non andava, Alex sfilò il cazzo dalla gola di Marianna. Appena in tempo, perché un attimo dopo la testa di Marianna si schiantò contro la parete scrostata dello stanzone (l’umido della costa non perdona) in un’esplosione di denti, sangue e occhi. Uno degli occhi di Marianna schizzò via e cadde in un vecchio bicchiere impolverato. La musica delle giostre proveniva dal parco vicino, ma sembrava arrivare da un altro universo. La targa all’esterno dell’edificio, in stato di totale degrado e abbandono dagli anni ‘70, recitava “Colonia Marina per la Gioventù Italiana del Littorio, Anno XV (1937)”. Non vi era però scritto che quella struttura era stata finanziata dai nazisti per nascondervi un laboratorio segreto di ricerca medica, nel quale ottantasei bambini furono sottoposti ad atroci esperimenti durante i diciassette anni di attività della macabra struttura (un dottore nazista arrestato in Brasile, qualche anno dopo, disse che tutto sommato non erano poi molte le vittime, considerando un arco di tempo del genere).
La mascella di Marianna, svitata, adesso sembrava deridere Alex, giudicarlo in qualche modo. Il cazzo di Alex rimase turgido ancora per alcuni istanti, segnava l’orario della morte della sua ragazza come l’asta di una meridiana colpita dalla luce della torcia. Poi le ossa di Marianna iniziarono a scricchiolare e a spezzarsi, nel buio. Le sue costole, oscene, quasi una scultura, non più nascoste dal fragile involucro di carne e pelle umana, puntavano le loro aguzze estremità accusatrici verso Alex. Sembravano chiedergli: “quanto può costare un pompino in una colonia abbandonata?”. Fu allora che l’Essere, emergendo dall’ombra, affondò le braccia lunghe e sottili nel ventre di Marianna per dare un’esultante rimescolata alle sue viscere.

Dalla quarta di copertina riportiamo che:
Brutalità e precisione nel descrivere scene disturbanti, è questa la cifra stilistica di Stefano Fantelli, El Brujo, che nella raccolta di racconti Sex and the Zombie illustra le varie declinazioni di questa sua attitudine al raccapricciante, dove l’ossessione amorosa si frantuma e mischia con le tinte più oscure della perversione.

L’AUTORE
Stefano Fantelli, autore horror e splatterpunk, ha pubblicato le raccolte di racconti Alla fine della notte (Mobydick, 2003), Dark Circus (Cut Up Publishing, 2009), Io sono il Brujo: Confessioni di uno stregone (Mezzotints, 2013), Mutazioni (con Michael Laimo, Nero Press, 2014), Alla fine della notte: Perverted version (EUS, 2015), le graphic novel El Brujo Grand Hotel (Cut Up Publishing, 2010) e Zombie Paradise (EUS, 2015), i romanzi Strane Ferite (Cut Up Publishing, 2012) e Paura del Brujo: Diario di un cacciatore di fate (Cut Up Publishing, 2015), e con Peter Straub, Caleb Battiago e Paolo Di Orazio, Mar Dulce - Acqua. Amore. Morte (Cut Up Publishing, 2016). In inglese, con Alessandro Manzetti, la raccolta Stockholm Syndrome (Kipple, 2015).
Come sceneggiatore lavora per le serie a fumetti The Cannibal Family (di cui è anche co-creatore), Blood Brothers, La Iena, Denti, Thanks For The Zombies e per la nuova serie della rivista horror cult Splatter.
Il suo testo teatrale Morte e 9 euro e 20, una commedia macabra e dark, è stata messa in scena a Roma per la regia di Katia La Galante. Ha firmato la prefazione della Guida ai migliori (e peggiori) fumetti horror made in Italy di Daniele Francardi (EUS, 2015). È Active Member della Horror Writers Association.
Non si sa nulla di ciò che tiene seppellito in giardino.

La collana K_Noir
k_noir è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata alle contaminazioni noir e alle sue mutazioni, ai furori che esplorano i confini della narrativa più esasperatamente umana e, contemporaneamente, più disumana che esista
  
Sex and the Zombie
Stefano Fantelli
  
Copertina di George Cotronis
  
Kipple Officina Libraria - Collana k_noir - Pag. 50 - 1.95 €
Formato ePub e Mobi - ISBN 978-88-98953-44-8
Disponibile presso http://www.kipple.it/, Amazon e altri store on line