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Bad Taste di Peter Jackson


Nato inizialmente come un cortometraggio di venti minuti che si sarebbe dovuto intitolare Roast of the Day e le cui riprese iniziarono nel 1981, Bad Taste (Fuori di testa) è il primo lungometraggio del regista neozelandese Peter Jackson. Una film dichiaratamente splatter, ritenuto ormai un vero e proprio cult che narra di un'invasione aliena compiuta da extraterrestri che hanno deciso di trasformare l'intera umanità in cibo da servire in una catena intergalattica di fast-food.
Realizzato per la maggior parte nella città natale di Jackson, Pukerua Bay, a nord di Wellington, in Nuova Zelanda, il film venne girato con una Bolex, una cinepresa da 16 mm, in grado di dare risultati professionali. Si lavorò principalmente nei fine settimana nel corso di quattro anni, con un budget iniziale di appena 25.000 dollari. Successivamente, quando le riprese furono quasi terminate, la New Zealand Film Commission investì nel progetto altri 235.000 dollari neo-zelandesi per trasformarlo in un film vero e proprio e assicurandogli così una distribuzione internazionale dopo essere stato proiettato al Festival di Cannes 1988.
Il film è considerato uno dei lavori maggiormente rappresentativi del genere splatter e resta  indubbio di come Jackson allora sorprese praticamente tutti. Sceneggiatore, effettista, regista e cameraman, era a corto di fondi e di attori così interpretò addirittura due ruoli: uno nella parte di Derrik, il protagonista, e l’altro di Robert, l'alieno. Riuscì a combattere con se stesso, vincendo e perdendo. Ma un film di questa mole richiedeva la dedizione di un intero gruppo. Troupe e attori, non pagati, lavorarono per quattro anni nel tempo libero. Peter si fece aiutare da colleghi e vecchi compagni di scuola: Craig Smith, dipendente per il ministero degli interni, diventò la vittima. Dean Lawrie, giardiniere del Comune di Wellingston, interpretò un cattivo assetato di vendetta. Ken Hammon, consulente pubblicitario di un giornale, morì 23 volte interpretando una varietà di alieni con vari travestimenti. Il fotolitografo e collega Terry Potter finì nel gruppo con più armi di quante non fosse in grado di usare. Pete O'Herne, impiegato al ministero dei trasporti, andava a scuola con Jackson ed è stato convinto a essere il primo a vedere il sangue. Mike Minett, un altro fotolitografo amico di Peter da quando lavoravano insieme nello stesso giornale ha completato la squadra di amici ed è diventato il capo degli eroi.
Da notare poi come Jackson non abbia peccato certo in fantasia, infatti, le trovate nel film non sono mai ripetitive ma al contrario una più originale dell’altra. Diverse sono le scene da ricordare tra cui: la scatola cranica legata con una cintura, il vomito bevuto e la scena finale con la motosega.
Ingegnosi anche gli effetti speciali “fai da te” realizzati per l'occasione dallo stesso regista come il machete finto fatto di cartone e tenuto rigido da alcuni bastoncini del gelato o la mazza che viene data in testa a un attore costruita tagliando un cubo di spugna.
Quando nel 1988 ci fu l’anteprima a Cannes, pubblico e critica accolsero con grande entusiasmo il lavoro del regista e subito dopo il film vendette in dieci paesi in sei giorni vincendo poi l'ambito "premio-disgusto" a Parigi.
Folle, geniale e coraggioso, questo Bad Taste rimane senz'altro un piccolo grande cult del suo genere, certo non privo di difetti ma dove probabilmente la sua straordinaria bellezza affonda le sue radici proprio nella sua naturale imperfezione.
     
a cura di Red Scorpion