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Femmine dell’aldilà di Dough Steiner


E' il resoconto di una serie di sedute spiritiche tenute in una cittadina americana negli anni 50. E’ la storia della vicenda pazzesca che ne è seguita.
L’Autore è uno dei pochi che ha avuto la fortuna di conoscere lo sviluppo dei fatti, assolutamente fuori dalla normalità.
Una strana catena di eventi frenetici e imprevedibili. Tutte le persone che vi prendono parte verranno travolte da forze incontrollabili.
Ma in fondo alla drammaticità della storia, qualcosa brilla: la visione di una realtà più grande che incanta e rassicura.
Dough Steiner è unico, impareggiabile. Il suo stile è pungente. La sua ironia è dissonante.
Anche questo suo racconto è unico, fuori da ogni schema e non classificabile nei generi conosciuti.
   
LA TRAMA
Una cittadina americana. In una stanza attrezzata per sedute spiritiche vengono trovate morte parecchie persone compresa la medium. Fra queste, c’è il corpo di un uomo e una donna sconosciuti. Al corpo della donna manca metà di un occhio, una gamba e una mano. Ciò è inspiegabile ma non è ancora niente. Quando i periti settori aprono quel corpo scoprono che manca un terzo del cuore! La vicenda si presenta assurda ma non è ancora finita. Dalle indagini risulta che i due sconosciuti sono spagnoli e inoltre che essi erano morti anni fa. Quando si procede alle esumazioni, dentro alla cassa della donna vengono trovati la gamba, metà dell’occhio e il pezzo del cuore che mancavano al cadavere in America....
L’Aldilà: un paesaggio evanescente, immateriale, immerso in una nebbia grigia, su un fondale lattescente. Dentro agli alveoli le anime contemplano, per espiazione, gli errori della loro vita. A poco a poco tre anime vengono disturbate e si agitano. Qualcosa le attrae e le anime roteano, si contorcono, si avvitano come mulinelli di acqua o di luce. Una riesce a sfuggire al richiamo, ma due anime vengono irresistibilmente attratte, attratte, verso...
Una stanza rossa e nera ermeticamente chiusa. Sulle poltroncine di velluto rosso, attorno a un tavolino ovale, si trovano alcune persone: l’anziana medium Brenda Hoffman, la bella ragazza viennese Halina, il grosso Ruggero Tros, l’ex reverendo Helgoland, l’ereditiera minorenne Baby Lilla, il gangster Zo Mallory e un omosessuale.
Siamo a una seduta spiritica. C’è oscurità e silenzio. Si sente solo il profondo respiro della medium in trance. La seduta è stata voluta dal gangster Zo Mallory per comunicare con Halda Millington, la sua bellissima amante morta. Nei primi tempi Halda parla per bocca della medium. Successivamente appare il fantasma di Halda, il suo ectoplasma. Poi diventa endoplasma e avviene la materializzazione. Ma con Halda si materializza anche il corpo di Myra, una donna sconosciuta.
Zo, accompagnato dai suoi scagnozzi porta con sé la donna che dice di chiamarsi Halda. Il gangster sospetta che sia tutto un trucco per spillargli dollari, e lui decide di approfittarne e tenersi la ragazza che somiglia alla sua Halda. Myra invece, pallidissima e svenuta, rimane a casa della medium.
Nel covo del gangster, Zo pensa che la ragazza sia la sorella gemella di Halda, e per esserne sicuro manda Paul, un suo scagnozzo, al cimitero a guardare dentro la tomba di Halda.
Durante una notte d’amore il corpo di Halda incomincia a smaterializzarsi. Sconvolto dalla paura il gangster comprende che questa è la vera Halda, la sua amante che lui stesso aveva fatto uccidere!
La medium Brenda è assalita dagli interrogativi sulla ragazza che è con lei. Durante la trance lei non era cosciente. Chi è dunque Myra? Una materializzazione? Una spia del gangster?
Per inseguire i suoi scopi di grandezza a scapito di Zo la medium Brenda organizza un’altra seduta. Arriva una nuova materializzazione, Terrym il fidanzato di Myra.
Ma gli interessi umani esplodono: violenza, sparatorie, follia...I presenti si uccidono a vicenda e uccidono Myra e Terrym le due materializzazioni. Myra muore proprio all’inizio della smaterializzazione. Così liberati, i fantasmi di Myra e Terrym si alzano in un mondo fatto di luce, di armonia e di bellezza.
Al suo arrivo la Polizia trova solo alcuni cadaveri. Due di questi presentano un mistero che il materialismo non potrà risolvere.
Storia di spiritismo originalissima (come tutte le opere di questo Autore) non priva di una certa ironia.
L’Autore Dough Steiner, pseudonimo di Sveno Tozzi (1923 Roma 1999).  Ha scritto con vari pseudonimi gialli, neri, fantascienza negli anni ‘50 e ‘60, poi più nulla. I suoi capolavori: Femmine Dell’Aldilà, L’Amante Del Loculo Tre, La Femmina Dell’Homuncolus, Cervello Che Cammina. Ottima la copertina del Pittore Gasparri di Roma: al centro c’è una donna esile e seminuda. Davanti a lei si stende un lago di fuoco e dietro c’è un teschio ghignante.
     
SCHEDA
Femmine dell’aldilà
Autore: Dough Steiner
Editore: ERP Roma
Collana: Racconti di Dracula, prima serie, N.7
Edizione: Settembre 1960, pocket, pagine 126, Lire 120
     
a cura di Sergio Bissoli