Miriam si sveglia a mezzanotte di Tony Scott

Miriam (Catherine Deneuve) è una vampira di grande classe che seduce le proprie vittime promettendo amore e vita eterna.
Ma mescolando il proprio sangue a quello delle sue prede, le infetta di una malattia genetica che porta ad un invecchiamento iper-precoce del loro corpo senza che però raggiungano mai la morte... una vera e propria dannazione!
Opera d'esordio del regista Tony Scott questo Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger) del 1983, presentato fuori concorso al 36º Festival di Cannes, una pellicola di grande livello, molto cupa, un gotico metropolitano con un’ottima colonna sonora che si avvale, oltre che delle interpretazioni dei suoi protagonisti d’eccezione, di una eccellente regia. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Whitley Strieber e gode di una solida ed efficace sceneggiatura scritta dal trio Michael Thomas, Ivan Davis e James Costigan.
Con un titolo originale (The Hunger) che allude alla fame, metaforicamente desiderio di qualcosa in modo bramoso, come per i vampiri, Miriam si sveglia a mezzanotte vanta anche di una fotografia particolarmente ricercata e un montaggio essenziale in tutta la prima parte del film dove si avvicendano le immagini del tramonto, la performance dei Bauhaus, la coppia e le scimmie impazzite, che in seguito ricostruiranno un passato lungo oltre quattromila anni.
Nel cast troviamo le splendide Catherine Deneuve e Susan Sarandon, l'ottimo David Bowie, Dan Hedaya, Bessie Love, Cliff De Young e una curiosa comparsa di Willem Dafoe nel brevissimo ruolo del ragazzo che chiede a Sarah di lasciare libera la cabina telefonica.
Pellicola raffinata e inquietante, passata ormai alla storia per l'impressionante sequenza in cui David Bowie invecchia a vista d'occhio, e per la scelta, nelle sequenze iniziali, della canzone ormai icona del movimento gothic rock post-punk inglese degli anni '80, Bela Lugosi's Dead dei Bauhaus. Da non perdere.
     
a cura di Massimiliano Medici e Red Scorpion