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Wolf Children di Mamoru Hosoda

Attenzione: il seguente articolo potrebbe contenere spoiler.

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo di Mamoru Hosoda è un bellissimo anime e un ottimo fantasy a cui rilevo solo un difetto. L'assenza di suspence. Per esempio, sappiamo subito che Hana è una studentessa che si innamora di un uomo lupo. Ci viene detto senza pietà del nostro senso dell'attesa delle qualità sovrannaturali del giovane da Yuki, la figlia maggiore che racconta.
Lei narra basandosi sulle storie di sua madre l'incontro dei suoi genitori all'università, il rivelarsi come uomo lupo di suo padre, il loro innamorarsi, fare sesso e andare a vivere insieme.
Quindi nascono prima Yuki (“neve”) in un giorno nevoso e Ame (“pioggia”) in un giorno di pioggia.All'improvviso la morte del suo compagno (non viene mai fatto il suo nome) lascia Hana sola con due bambini lupo. Quindi la ragazza lascia i suoi lavori e decide di occuparsi unicamente dei figli, vivendo con i soldi lasciatile dal lupo mannaro.
Ma il loro essere metà esseri umani metà lupi crea infiniti problemi alla famgliola. Dalle vaccinazioni non eseguite alle malattie, che Hana non sa come curare, se rivolgendosi al medico o al veterinario, fino alle trasformazioni improvvise di Yuki e Ame (soprattutto la prima) ancora incapaci di controllare i propri cambiamenti come sapeva fare il padre. Per non parlare delle minacce di sfratto rivolte ad Hana dalla proprietaria del condominio: lei crede che Hana abbia animali con sé e contravvenga quindi le regole condominiali.Hana decide allora di trasferirsi con i figli in campagna, una zona con montagna limitrofa, per essere più liberi e fuori dalla società civile. In breve riceve la solidarietà dei suoi vicini che, tutti in esilio dalla civiltà, l'aiutano a coltivare la terra e a vivere di essa.
A un certo punto per Ame e Yuki avvengono due cambiamenti importanti.
Vanno  a scuola, a patto di non rivelare a nessuno il loro essere lupi mannari e, una volta arrivati alle medie, Ame, che ha sempre vissuto con disagio il suo essere sovrannaturale, sceglie definitivamente e senza ritorno di essere un lupo.
Yuki, fiera da sempre della sua licantropia, invece, sceglie di essere umana anche e soprattutto grazie all'amicizia di Souhei, un coetaneno, e al loro reciproco innamoramento.
È molto struggente la scena in cui Ame si trasforma in lupo e saluta sua madre per sempre.
Molto bella anche la sequenza in cui Yuki confessa a Souhei di essere una donna lupo.
Ogni tanto Hara fa dei sogni, in cui appare il suo defunto compagno. Nell'ultimo, questi le dice che ha cresciuto bene i loro bambini.
I paesaggi naturali sono disegnati in modo straordinario: bellissimi.
Come i migliori anime, gli autori di Wolf Children alternano semplicità nel delineare le figure umane ed estremo realismo nelle ambientazioni.
Il ritmo è rallentato e serrato secondo i tempi giusti. Lo score praticamente è inesistente ma non serve. Sono sufficienti le sequenze visive a dare il ritmo, a fare da musica. Si alternano fluidamente dramma e commedia. I dialoghi sono ben scritti. Quindi, come dicevo all'inizio  Mamoru Hosoda dirige un ottimo anime che dovrebbe piacere anche agli estimatori del fantasy tout court, che non apprezzano particolarmente il cinema d'animazione giapponese.
Il character design del film è stato curato da Yoshiuki Sadamoto, che diverrà celebre per  Neon Genesis Evangelion. Per realizzare il film, Mamoru Hosoda ha fondato lo studio Chizu.

L'AUTORE
Mamoru Hosoda è nato a Nakaniikawa nella prefettura di Toyama, ha frequentato il Kanazawa College of Art, dove ha studiato la pittura ad olio. Dopo la laurea è entrato a far parte di Toei Animation dove ha lavorato come animatore.
Ha esordito alla regia nel 1999 con i primi due film dei Digimon, Digimon Adventure e Digimon: Bokura no War Game.
Ha lasciato quindi Toei per entrare nello Studio Ghibli nel 2001, dove avrebbe dovuto dirigere Il castello errante di Howl ma ha abbandonato la produzione del film nelle sue fasi iniziali, a causa di divergenze d'opinioni con i veterani e lo staff dello studio, finendo per essere sostituito da Hayao Miyazaki.
Dopo aver diretto un corto usato come pubblicità da Louis Vuitton, intitolato Superflat Monogram in collaborazione con l'artista Takashi Murakami, è tornato in Toei dove ha diretto nel 2005 il sesto film di One Piece, L'isola segreta del barone Omatsuri, per poi lasciare nuovamente lo studio e approdare in Madhouse.
Nel 2006 è uscito il film che più lo farà conoscere al pubblico, La ragazza che saltava nel tempo,  con il quale ha vinto diversi premi.
Nel 2009 è uscito Summer Wars, sempre prodotto da Madhouse, che ha ottenuto ulteriori successi di critica e premi.
Nel luglio 2012 è uscito in Giappone il film, Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo, prodotto sempre da Madhouse e realizzato dallo Studio Chizu, da lui fondato, riscuotendo un buon successo e piazzandosi al terzo posto negli incassi della stagione.
Nel luglio 2015 è uscito in Giappone il film The Boy and the Beast.

Luca Bonatesta
(lucabonatesta71@gmail.com)