Nel sesto ed esaltante episodio della saga Star Trek, l'astronave Enterprise guida una battaglia per la pace.
Dopo
anni segnati dalla guerra, la Federazione e l'impero di Klingon si
preparano ad affrontare un incontro al vertice sulla pace. Ma la
prospettiva di un incontro intergalattico con i nemici giurati preoccupa
il capitano Kirk (William Shatner) che li definisce animali. Quando
l'Enterprise viene ritenuto responsabile di un attacco subito da una
navicella di Klingon, si scatena nuovamente la furia della guerra e i
due mondi si preparano a quello che può essere il loro ultimo, mortale
incontro.
Star Trek VI è probabilmente uno degli episodi più
avvincenti, spettacolari e toccanti della famosissima saga partorita
dal geniale Gene Roddenberry. Mai come in questo episodio la psicologia
dei nostri più cari protagonisti viene così accentuata. I differenti
sentimenti dei capitani Kirk e Spock, per la civiltà dei Klingon, si
mettono a confronto: Kirk, sorretto dal più profondo rancore (gli hanno
ucciso suo figlio), altro non può fare che odiarli mentre Spock, per la
prima volta legato da un sentimento umano e da un'irresistibile
ambizione, vuole salvarli dall'estinzione.
Tuttavia nel corso
dell'avventura, tali sentimenti si intrecceranno fino a raggiungere i
loro cuori, seppur molto diversi (Spok è pur sempre un vulcaniano).
Quando Kirk vedrà morire sotto i suoi occhi il cancelliere di pace
Klingon, colpito da una crudele cospirazione, il suo cuore si aprirà
completamente; "siamo tutti umani" proferirà il capitano a Spok in un
toccante momento del film.
Star Trek VI è un film profondo
che vuole ricordare agli uomini quali siano gli errori da non ripetersi
(la storia del resto insegna) e che lo sviluppo e la convivenza delle
civiltà (tutte, senza pregiudizi razziali) può avvenire solo quando la
pace trionferà.
Il compito degli effetti digitali viene nuovamente assegnato al team della Industrial Light & Magic
mentre per la regia torna il più vispo e sempre capace Nicholas Meyer
che a suo tempo aveva già fatto faville con l'indimenticabile Star Trek II: l'ira di Khan.
Da
notare gli ultimi venti emozionanti minuti del film: spettacolari
sequenze girate in occasione di un'avvincente scontro con l'Interprise, l'Excelsior e
il terribile caccia predatore Klingon che può aprire il fuoco anche
quando è sotto il campo di simulazione rendendolo praticamente
invisibile ai radar e all'occhio umano.
Con questo capitolo, i nostri
più cari affezionati eroi (da Kirk a Sulu), ci lasciano definitivamente
così come la mitica astronave Enterprise. I loro volti scavati dalla
vecchiaia rattristano ogni spettatore che, ormai abituato al leggendario
team, dovrà restaurare un nuovo rapporto con il più rivoluzionario e
giovanile equipaggio presentato nel successivo capitolo Generazioni.
a cura di Red Scorpion