Un gruppo di squallide persone senza scrupoli decide di smaltire dei rifiuti tossici presso le catacombe del castello abbandonato dei Valmont. Nella cripta del maniero è sepolta Catherine che, in seguito all’effetto di queste scorie, tornerà in vita con evidente sete di sangue…
Diretto dal compianto Jean Rollin (scomparso nel 2010 all'età di 72 anni dopo una lunga malattia), The Living Dead Girl (La morte vivante) è una produzione francese del 1982, un horror zombie-vampiresco costruito sul gore più estremo con immancabili spruzzate di sesso soft che fanno da contorno all’intera vicenda. Rollin, lo ricordiamo, è soprattutto conosciuto per le sue produzioni sexy-horror lesbo-vampiresche caratterizzate da un ritmo lento e trasognato, nonché da un soffuso erotismo, raffinato e composto in inquadrature dall'intenso fascino grafico ed estetico, quasi pittorico. E anche in questo caso l'opera non manca di toccare un tema a lui congeniale: nel film, infatti, la protagonista Catherine Valmont (interpretata dalla seducente Francoise Blanchard) ha una relazione con l’amante Helene (Marina Pierro) che l’aiuterà a saziare la sua sete di sangue procurandogli sventurate vittime sacrificali.
Tuttavia questo lavoro si accosta più all’horror puro, rimanendo dunque una produzione più emozionante, più raccapricciante, e più inquietante dei tipici film vampireschi di Rollin a cui si è abituati vedere.
Per chi non conoscesse ancora le opere horror di questo regista consigliamo di iniziare proprio con The Living Dead Girl in quanto riteniamo essere un buon punto di partenza.
a cura di Red Scorpion