Una famiglia barese anonima e indigente, madre e due figli, vive o meglio sopravvive nel contesto di un'esistenza grigia e senza prospettive. Antonio, il più giovane, pigro e indolente, si trascina negli studi universitari senza alcuno slancio particolare, apatico e depresso, bloccato nel suo percorso scolastico da un esame particolarmente ostico. Per aiutarlo, sua madre, Teresa, lo mette in contatto con un insegnante dal curriculum apparentemente ineccepibile. É l'inizio di una serie di colpi di scena e situazioni palpitanti, tra anagrammi, indovinelli, insetti, dolore e sofferenza che faranno capire ad Antonio che talvolta la grigia esistenza è preferibile all'orrore e alla paura quotidiana. Egli scoprirà a sue spese che la lezione alla quale il professore lo sottoporrà ambisce all'ottenimento del massimo valore al quale un uomo possa ambire: la propria vita!
Un romanzo fra il thriller e il noir, pieno di suspense. L’entrata in scena del professore Anthos Hat, le cui caratteristiche sono riconducibili al prototipo dell’uomo perfido, dà vita a continui colpi di scena e situazioni inquietanti nelle quali si trovano coinvolti i personaggi. Il finale lascia con il fiato sospeso. Come scrive Sabrina Quintiliani nella prefazione, “Uno sguardo sull’abisso” è un romanzo che ha il grande pregio di non suscitare reazioni “tiepide”: o disorienta o provoca entusiasmo.
Uno sguardo sull’abisso, anno: 2015, pagine 176, ISBN: 978-88-6092-718-7, editore: Progetto Cultura.
L'autore
Marco Iacovelli è nato a Bari nel 1968. Libero professionista, ama la storia, viaggiare, collezionare monete ma soprattutto leggere, passione coltivata fin da ragazzo, con una predilezione per i thriller. Ritagliandosi spazi all’interno delle sue giornate lavorative e portando avanti questo impegno con serietà e determinazione, è riuscito, dopo tanti mesi, a coronare un sogno: pubblicare il “suo” primo romanzo... con la speranza che sia l’inizio di una lunga serie.