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Satana è donna di Paul Carter


L’incontro con Paul Carter è sempre un’avventura per i lettori. Paul Carter infatti è l’Autore più strano e imprevedibile che spazia dal mistero all'humor nero, dalla sensualità esasperata fino alle tematiche dello spiritismo e della magia. L’enorme bagaglio di esperienze e cultura acquisita in tutte le nazioni del mondo, fanno di questo Autore un esperto conoscitore e narratore di fatti enigmatici, tutti presi dalla vita reale.
Satana è donna è una storia profonda e affascinante ambientata nelle gelide Highlands della Scozia settentrionale. Un paesaggio selvaggio e tormentato con montagne e brughiere. Una terra pittoresca, un luogo scelto a dimora degli spettri e dei fantasmi. Un popolo con una lunga tradizione di leggende terribili e memorie di eventi paurosi.
Una terra romantica, in fondo, come i dipinti di Friedrich, dove la vita si ritrae impaurita davanti agli scenari grandiosi della Natura.
Paul Carter è stato giornalista, attore di teatro, trafficante, marinaio e tutto quanto gli fosse utile per viaggiare attraverso oceani e continenti.
In un suo viaggio in Scozia ha raccolto questa storia dalla viva voce dei testimoni; ha visitato i luoghi dove si è svolta la vicenda; si è immedesimato nell'ambiente; ha respirato l’atmosfera imbevuta di inquietudine e paura.
Paul Carter è un autore folgorante. Col suo stile  violento e prezioso ha scritto oltre cento libri di genere giallo, nero, guerra, storia, fantascienza, teatro, poesia.
Con le pagine di Paul Carter i lettori restano stupiti, incantati, affascinati. C’è tutta una gamma di emozioni nuove da provare e di insegnamenti da apprendere da questo grande scrittore che è anche, soprattutto, un grandissimo Uomo.
Un’ultima particolarità: l’Autore ha visitato tutti gli stati del mondo e ogni suo racconto è ambientato in una differente nazione.
     
LA TRAMA
Scozia 1957.
Gordon Mc Glean sta viaggiando in treno nelle Highland scozzesi per andare a prendere possesso della sua eredità: un castello circondato da ettari di boschi, pascoli e bestiame, lasciatogli dal defunto zio Douglas Mc Glean.
Gordon è un brillante giovane di 30 anni, ricco di esperienze mondane, di viaggi, amori e di vita goliardica.
Durante il viaggio la sua mentalità solare ed edonista si scontra con i panorami foschi dello Sutherland fatti di cupi laghi, di coste frastagliate, brughiere e colline pietrose. Egli intende soggiornare in questi posti solamente per una settimana e poi ripartire per Londra dando l’ordine allo studio Sommer (che si è occupato della successione) di vendere la tenuta.
A More Castle sono ad attenderlo Bennet l’intendente, Magnus cameriere-autista, Thomas giardiniere tuttofare. Ci sono  anche due donne giovani: Catherine la cuoca, una rossa con il viso pieno di efelidi; e la bella e altera Jane Gregson Maestra di Casa verso la quale Gordon si dimostra subito pieno di ammirazione e galanterie. La sua permanenza al castello si profila piacevole...
Invece durante la prima notte Gordon vive una terribile esperienza. Svegliato di soprassalto da rumori e nitriti Gordon vede una donna nuda con la faccia da teschio che attraversa a cavallo la sua stanza da letto! La visione dura pochi secondi, ma è sufficiente a fargli provare un tremendo spavento.
Tre giorni dopo Gordon durante una passeggiata nella brughiera, mette in salvo una donna che stava per essere violentata da un marinaio. Così conosce Moira Slim la locandiera delle Armi di Sutherland, a Laxford Bridge, la quale gli accenna a un pericolo che incombe a More Castle.
Arrivato a casa Gordon ascolta un dialogo di Magnus il cameriere con Catherine la cuoca, e così apprende una oscura diceria sul passato di suo zio: Diana, figlia di suo zio Douglas, morì lebbrosa al castello poiché egli per avarizia rifiutò di curarla. Negli anni che seguirono Douglas Mc Glean annegò nel whisky il suo rimorso, finché una notte Diana, la lebbrosa, la dannata, la morta, ritornò per vendicarsi....
Gordon tenta di ironizzare su questa terribile storia, però per precauzione, decide di dormire nella camera degli ospiti....
Un pomeriggio con il cielo plumbeo Gordon cavalca fino a Laxford Bridge, un paesino su un seno di mare, con alle spalle colline dirupate e torbiere nerastre. Qui entra a Le Armi di Sutherland la locanda di Moira Slim. La donna gli dà il benvenuto e lo consiglia di gustare l’Haggins, il piccante piatto nazionale scozzese.
Il pomeriggio trascorre in allegria, anche se il cielo fuori preannuncia la neve. Finché, un commensale il capitano Kenwood, un vecchietto indiavolato con una furiosa barba rossogrigia, gli fa quasi andare la pietanza di traverso, con i suoi discorsi sul soprannaturale. “A More Castle ci sono i fantasmi, anzi c’è il fantasma di Diana la lebbrosa. Voi abitate al castello, siete un Mc Glean, dunque voi la avete vista?” gli chiede bruscamente il capitano.
A questo punto Gordon non può mentire e ammette la visione avuta la prima notte, anche se incolpa il whisky e la cattiva digestione.
Ma il capitano Kenwood è cocciuto e insiste: chi muore giovane o di morte violenta porta con sé i desideri, le passioni che non ha potuto soddisfare da vivo. Dunque ritorna! Per appagarle!!!
Al momento di congedarsi, il capitano Kenwood fa a Gordon una ultima raccomandazione. Per tornare a More Castle prenda la strada per Achfarry intorno alla foresta di Reay. Eviti di passare di sera vicino ai ruderi dell’Abbazia di Laxford, infestata dagli spettri!
Ma sulla via del ritorno, nella sera prematura, una bufera di neve investe Gordon a cavallo. Il giovane sbaglia strada e va a finire proprio dentro all’Abbazia sconsacrata di Laxford.
E in quel luogo abbandonato, fatto di arcate, di lastre di pietra, di tombe, fra il buio e il gelo, Gordon rivede Lei... Diana Mc Glean. Bella, luminosa e nuda....
Quella notte iniziano le ricerche per ritrovare Gordon. Bennet, Thomas, uno stalliere, il maggiore a riposo Duncan Mc Neill con cavalli e torce a vento percorrono la brughiera e aggirano i lochs. Finalmente ritrovano Gordon, svenuto, e lo riportano a More Castle.
Quando rinviene il giovane pronuncia un nome: Diana. Nei giorni seguenti Gordon parla e si comporta come uno squilibrato.
Alcuni giorni dopo tre persone scompaiono dal castello: Gordon, Magnus e Catherine.
Gordon non è impazzito, ma si finge pazzo per seguire le sue ricerche. Dietro l’orologio a pendolo egli ha scoperto un passaggio segreto e adesso con la pila sta percorrendo uno stretto cunicolo, affondando nella melma. Ma laggiù qualcuno lo stordisce con una randellata, lo lega, e lo imbavaglia.
Intanto accorrono al castello Bert Dunney, cameriere che era stato a casa ammalato, lo sceriffo Tuber, il maggior Mc Neill, l’agente Trapp.
É Catherine la cuoca a ricomparire e a dare l’allarme. Allora il grasso sceriffo Tuber e i suoi agenti si mettono in moto, salvano in estremo Gordon, catturano i colpevoli e sventano un diabolico piano criminale.
L’Autore Paul Carter pseudonimo del prof. Gualberto Titta (San Severo 1906 - Roma 1999). Autore di oltre 100 gialli, neri, fantascienza, terrore. Ha viaggiato in ogni nazione del mondo. Grande Autore dotato di stile colorito ricco di suspense, erotismo e humor nero.
I suoi capolavori: Le belle e i mostri, Satana è donna, La vergine di sangue, Il marchio del vampiro, Il canto degli annegati, La luce dei morti.
Tutte le sue storie sono ambientate ognuna in una nazione differente.
La copertina del Pittore Mario Caria raffigura una biondina con lo sguardo impaurito. In primo piano due mani maschili stringono una corda per strangolarla.
     
SCHEDA
Satana è donna
Autore: Paul Carter
Editore: ERP Roma
Collana: Racconti di Dracula, prima serie, N.30
Edizione: Aprile 1962, pocket, pagine 126, Lire 150
     
a cura di Sergio Bissoli