La redazione GHoST segnala Torture sottili, di Lisa Mannetti. Il romanzo, vincitore del Bram Stoker Award del 2009, è pubblicato da Kipple Officina Libraria. E' una torbida storia di stregoneria che si svolge nell’Europa dell’Est, nel cuore del XIX secolo. L'autrice disegna a tinte forti una realtà in continua mutazione, dove l’illusione data dalla possessione oscura è sempre in agguato, ineffabile e potentissima, portatrice di dolori e morti atroci, dove la liberazione è data dalla tortura sottile e agghiacciante di un oggetto lobotomizzante. La copertina è di George Cotronis.
Ambientato nel 1865, tra Romania e Bulgaria, il romanzo racconta la storia di Imre, di sua moglie Mimi e la figlia Lenore, una famiglia di zingari. Imre, padre e marito devoto, è un mezzo-zingaro, e commercia cavalli.
I tre stanno rientrando in Romania per fare visita alla madre di Mimi, Anyeta, che si trova sul letto di morte. Imre, il capofamiglia, nasconde però un segreto: Anyeta aveva cercato di sedurlo, anni prima, in cambio di un prestito economico che le aveva chiesto. Anyeta è una strega, dotata di tremendi poteri, e sia la figlia che la comunità zingara ne sono spaventati. Eppure Mimi ritiene necessario farle visita un’ultima volta e
Non riescono, però, ad arrivare in tempo in Romania, Anyeta è già morta. Ma il suo spirito perverso vive ancora, e ha un unico obiettivo: trovare un corpo giovane di cui impossessarsi per continuare la sua esistenza terrena. Lenore, la giovane e bella figlia di Imre, è il soggetto ideale. Comincia così un viaggio da incubo, con lo spirito della megera che aleggia continuamente sulla famiglia, prima impossessandosi della povera Mimi tramite un macabro talismano zingaro – la mano del morto – e poi minacciando la piccola Lenore.
Imre sarà costretto a fronteggiare la tremenda minaccia per salvare la moglie e la figlia, aiutato unicamente da un vecchio zingaro di nome Joseph e da un ragazzone ritardato che però nasconde incredibili poteri, Constantin.
L'Ammansitore – una sorta di tremendo marchingegno per “ammansire” i cavalli, una cinghia dotata di spuntoni che di fatto lobotomizza le povere bestie – acquisterà mano a mano più importanza nella storia, e diverrà strumento indispensabile per scacciare lo spirito di Anyeta dai corpi di cui si è impossessata. Il romanzo ha vinto il prestigioso Bram Stoker Awards®.
Pubblichiamo un estratto:
L’uomo si fermò al centro della stanza. C’era un’innaturale immobilità nel suo volto e nella sua figura – in tutto, eccetto nei suoi occhi ebano, che luccicavano con troppa intensità. Scrutò Mimi dall’alto. «La strega è accampata a tre, forse quattro giorni a est da qui, appena oltre il confine romeno».
Un’immagine dei Carpazi – scuri, scoscesi, selvaggi – che si estendevano tra noi e la vecchia, si materializzò nella mia mente. «E cosa vuole ora?» domandai, ma vidi che la risposta stava già luccicando dietro gli occhi brillanti e il ghigno sardonico.
«Quello che vuole ogni madre zingara». Fece una pausa, e il suo sguardo penetrante cadde prima su Mimi e poi su Lenore. «Una buona morte», sussurrò. Udii l’ansito di sorpresa di Lenore, vidi le sue strette spalle irrigidirsi, ma prima che potessi intervenire, lo straniero parlò di nuovo.
«Anyeta sta morendo, vuole la sua bambina. Ha detto, “Voglio che Mimi prenda il mio posto nel gruppo. Dille che possiedo dei segreti”». La sua voce si fece alta e stridula. «“Cose dentro di me che appartengono a lei, a sua figlia, se ne possiede una”».
Un silenzio improvviso calò nella stanza. La voce di Anyeta, pensai, non soltanto le sue parole, ma la sua voce – il modo tremolante in cui avrebbe risuonato se si fosse trovata in punto di morte. Pensai a Lenore che fingeva di dire all’Imperatrice che la sua sarebbe stata una buona morte, all’insinuante sguardo untuoso dello straniero mentre aveva sibilato le stesse parole. Sentii il mio cuore accelerare. Era come se la vecchia avesse in qualche modo azzerato la distanza e si fosse nascosta lì dentro per ascoltare, come una spia in agguato negli angoli ombrosi delle cose.
«No», dissi. «No». Non volevo più discorsi sulla vecchia dinanzi a mia figlia. Incrociai lo sguardo di Mimi, ricordandole con un cenno che Lenore si trovava nella stanza.
Dalla quarta di copertina:
1865, tra Romania e Bulgaria, una famiglia zingara, insieme alla propria comunità, sperimenta un viaggio nell'orrore, tra macabre superstizioni, riti magici sadici e sanguinari, possessioni diaboliche, che condurrà tutti in un incubo senza fine e senza tempo. Unica salvezza apparente, l'ammansitore, un diabolico e doloroso marchingegno, usato per ammansire i cavalli, una tortura sottile capace di azzerare la mente e liberarla da un terribile spirito perverso, quello della strega Anyeta, un’estrema divoratrice di esistenze. Romanzo vincitore del Bram Stoker Awards®.
L’AUTRICE
Lisa Mannetti, autrice statunitense, ha vinto il Bram Stoker Awards® nel 2009 col suo romanzo d'esordio The Gentling Box (Shadowfall Publications e Nightscape Press, tradotto in Italiano da Kipple Officina Libraria col titolo di Torture Sottili, 2016) ed è stata finalista a questo prestigioso premio per ben quattro volte, nel 2015 con la novella The Box Jumper (Smart Rhino Publications), nel 2013 col racconto The Hunger Artist (in Zippered Flesh 2, Smart Rhino Publications) e nel 2010 con la novella Dissolution (in Deathwatch, Nightscape Press) e col racconto 1925: A Fall River Halloween, (nel magazine Shroud #10, tradotto in Italiano da Delos Digital col titolo di 1925: Un Halloween a Fall River, 2014).
La sua Novella The Box Jumper, con protagonista Harry Houdini, ha vinto inoltre il This Is Horror Award 2015 nella categoria "Novella of the Year". Dal suo racconto, Everybody Wins è stato tratto un cortometraggio diretto da Paul Leyden, dal titolo Bye-Bye Sally. Tra le altre sue opere: The New Adventures of Tom Sawyer and Huck Finn (Shadowfall Publications, 2011), Deathwatch (Shadowfall Publications, 2011), 51 Fiendish Ways to Leave your Lover (Bad Moon Books, 2010) e i racconti più recenti: Corruption (in Nightscapes Volume 1, 2013), Esmeralda’s Stocking (in Never Fear: Christmas Terrors, 13Thirty Books, 2015), Resurgam (in Zombies: More Recent Dead, a cura di Paula Guran, 2016) e Almost Everybody Wins (in Insidious Assassins a cura di Weldon Burge, 2015). Tra le sue opere in uscita, il romanzo Radium Girl e il racconto Arbeit Macht Frei (in Gutted: Beautiful Horror Stories).
Lisa Mannetti vive a New York in una vecchia casa di cento anni con due gatti neri gemelli, di nome Harry Houdini e Theo.