Sub Aqua di Max Rain

Racconto che affonda nelle profondità dell’oceano

L’autore dimostra padronanza del linguaggio narrativo

[…] «Dodici merdosi dollari l’ora sono una miseria per questo schifo di lavoro» disse Vinnie Adams, ruttando e gettando la lattina di birra sul pavimento macchiato, dopo averla scolata in un unico sorso. Questa rotolò, unendosi alle molte altre accumulate da tempo immemore in un angolo della cabina di pilotaggio della Soleado, una vecchia chiatta fluviale di venticinque metri dalla vernice scrostata, costruita intorno alla metà degli anni Ottanta e tenuta insieme dalle saldature. […]

Sub Aqua – è l’opera prima dell’autore che si firma con lo pseudonimo di Max Rain, edito attraverso Lulù che fa storie – un collettivo artistico/letterario fondato nel 2018 con l’obiettivo di consolidare un’alleanza di scrittori indipendenti e sperimentare nuovi percorsi artistici. Un Marchio editoriale registrato.
L’opera si apre con una sequenza interessante, incentrata sulla nascita particolare di uno squalo bianco macrosomico che uccide la madre nel momento del parto. Questo incipit potente e decisamente peculiare stabilisce subito il tono dell’opera: un racconto che affonda nelle profondità dell’oceano, non solo fisiche ma anche simboliche.
Il romanzo alterna sequenze ambientate in mare aperto (spesso dal punto di vista degli animali) a sezioni più “umane”, come la storia di due lavoratori sfruttati da una compagnia zootecnica corrotta, la Turner’s Cattleing, che smaltisce carcasse in mare, contribuendo al degrado dell’ecosistema. Questi due filoni si intrecciano lentamente, fondendosi in una riflessione più ampia sul rapporto tra natura e civiltà.
Le descrizioni marine sono dettagliate. L’autore dimostra padronanza sia del linguaggio narrativo sia di un vocabolario biologico/zoologico molto accurato. Le sequenze con lo squalo gigante sembrano tratte da un documentario narrativo alla Blue Planet, forse qualche volta sono troppo cariche di informazioni ma nel complesso non disturbano la lettura.
L’orrore non è soprannaturale, ma biologico ed evolutivo. L’oceano diventa un’entità viva e inospitale, una minaccia tanto quanto l’umanità che lo sfrutta, la parte relativa alla Turner’s Cattleing è un affondo ben costruito contro lo sfruttamento lavorativo, l’industria zootecnica e le pratiche aziendali corrotte, trattato con ironia amara e dialoghi credibili.
Nonostante la struttura a episodi, con salti temporali e geografici frequenti – che richiede un lettore attento – e alcuni collegamenti non sono immediati e possono risultare disorientanti nella prima metà del testo, la lettura rimane interessante e ti invoglia ad arrivare alla fine.
Se ve lo state chiedendo, no, non è una copia di Jaws di Peter Br. Benchley: in entrambi i casi lo squalo è un’anomalia naturale che domina l’oceano e mette in crisi l’ordine stabilito ma in Jaws lo squalo è un’entità misteriosa e quasi metafisica. In SUB AQUA, invece, lo seguiamo dalla nascita. Lo comprendiamo, lo “vediamo pensare” secondo una logica predatoria ma coerente.

L’AUTORE
Max Rain nasce a Lecco il 7 Novembre 1965. Schivo e oscuro, ha trasformato la sua passione per creature misteriose nell'avventura "Sub Aqua", il suo primo romanzo ad alta tensione. Ex dee jay e da vent’anni recensore della scena musicale underground, Max Rain porta nella scrittura la stessa intensità oscura e viscerale che lo ha guidato nella sua carriera artistica, catalizzando incubi. Il Grande Squalo Bianco è il preferito tra tutti gli esseri tenebrosi che affollano la sua fantasia; questa storia dark e mozzafiato è il tributo a un ani- male affascinante e letale. "Sub Aqua" vuole far vivere al lettore ciò che Max Rain immagina scorra nei 'pensieri' del re supremo dei mari e delle sue prede. Benvenuti nel suo mondo d'ombra. Benvenuti sott'acqua.

Sub Aqua
Autore: Max Rain
Editore: Self Publisher / Bolla Rossa
Pagine: 378
ISBN-10: ‎ 3444684908
Costo: Cartaceo 15,98 €

A cura di Flavio Deri


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