Prodotto che ambisce a far divertire il pubblico
I The Jackal debuttano con questa frizzante fanta-commedy
Addio fottuti musi verdi (Italia 2017)
Regia: Francesco Capaldo. Soggetto: Francesco Capaldo, Alfredo Felaco, Simone Russo, Valerio Cilio. Sceneggiatura: Francesco Capaldo, Valerio Cilio, Marco Sani, Fausto Rio. Fotografia: Francesco Di Giacomo. Montaggio: Francesco Capaldo, Nicola Verre. Effetti Speciali: Chromatica, Hive Division, Wonderlab. Musiche: Michele Braga. Scenografia: Antonella Di Martino. Costumi: Vanessa Sannino. Trucco: Anna Filosa. Produttore: Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Simone Russo, Francesca Longardi. Case di Produzione: The Jackal, Cattleya, Rai Cinema. Distribuzione (Italia): 01 Distribution. Paese di Produzione: Italia, 2017. Durata: 93’. Genere: commedia, fantascienza, avventura. Interpreti: Ciro Priello (Ciro), Fabio Balsamo (Fabio), Beatrice Arnera (Matilda), Roberto Zibetti (Brandon), Simone Ruzzo (Tenente Ruzzo), Fortunato Cerlino (Pietro Felacone), Salvatore Esposito (Genny Felacone), Rosalia Porcaro (Mamma di Ciro), Mariana Rodríguez (Tanya), Gigi D'Alessio (se stesso), Haruhiko Yamanouchi (Chang).
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Ciro è un grafico pubblicitario alla ricerca di un lavoro ma non è facile ottenere un contratto nonostante le numerose lauree alle sue spalle e per sbarcare il lunario lavora in una friggitoria cinese che si spaccia per napoletana. Abita in un palazzo di fronte a quello della madre e condivide l'appartamento con la sua migliore amica Matilda e il suo migliore amico Fabio, il quale è un appassionato di alieni ed è un grandissimo fan del film Addio fottuti musi verdi. Appena esce il concorso per vincere la presenza alla premiere del 3° film, Fabio convince Ciro a spedire il curriculum “nello spazio” (così è lo slogan del concorso). Non avendo nulla da perdere, Ciro asseconda Fabio, invia il curriculum e durante una notte verrà rapito veramente dagli alieni. Si risveglierà dunque all'interno di una navicella spaziale dove conoscerà il capitano Brandon, il quale lo assume come grafico. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando Ciro scopre che gli alieni vogliono distruggere la terra a causa di un debito energetico. Ciro allora dovrà escogitare qualcosa per impedire questa catastrofe...
In collaborazione con Cattleya e Rai Cinema, nel 2017 i The Jackal debuttano con questa frizzante fanta-commedy diretta da Francesco Capaldo la quale, nonostante le aspettative basse, si fa prendere sul serio già dai primi minuti omaggiando alla grande non solo i b-movies ma anche le più ben blasonate pellicole con ambientazioni spaziali. A rendere ancora più interessante il tutto è sicuramente quella sottile ma pungente ironia sulla situazione socio-economica del nostro paese, sulla precarietà dei giovani che aspirano a contratti di lavoro che sembrano dei miraggi ogni giorno di più, sull'insediamento di altre popolazioni nelle nostre tradizioni e su una Napoli con evidenti “effetti Gomorra” sulla gente, che con una sceneggiatura solida e per niente banale riesce a tenere bene in piedi il film. L'ambientazione dell'astronave e dello spazio è ben curata con tanto di credibili effetti speciali, ma la recitazione è un po’ sopra le righe risultando a tratti troppo pesante, forzata ma tutto sommato il cast è ben calato nei loro personaggi. Si sottolinea la partecipazione straordinaria di Fortunato Cerlino e Salvatore Esposito (rispettivamente Don Pietro e Genny Savastano di Gomorra) e di Gigi D'Alessio protagonista di uno spezzone all'apice del trash ironizzando, in questo caso, sul rapporto di amore e odio tra i napoletani e il cantante. Tra gag da macchiette napoletane, citazioni da film e situazioni tragicomiche, il film trascina lo spettatore in un vortice di divertimento fino all'epilogo finale il quale sembra quasi annunciare un sequel.
Ci troviamo di fronte a un prodotto che di certo non ambisce chissà a quale premio ma sicuramente ambisce a far divertire il pubblico con la sua semplicità e il suo forte messaggio di denuncia sociale, ponendo lo spettatore di fronte a storie di vita quotidiana e situazioni di pura fantascienza che messe a confronto alla fine ci si accorge che non sono poi così differenti. Potrebbe sembrare adatto solo a un pubblico partenopeo, ma in realtà è per tutti. Merita la visione!
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