Antologia illustrata dedicata al Solitario di Providence
Un'opera varia capace di restituire l'ampiezza dell’eredità lovecraftiana
L’antologia Le tenebre di Lovecraft conferma quanto sia ancora vivo il fermento attorno alla leggendaria figura del Solitario di Providence.
Ad aprire il volume troviamo la nuova traduzione di Miriam Busnelli de Colui che sussurrava nelle tenebre, testo culto di Lovecraft reso qui in modo letterario e ortodosso, vicina al tono originale dello scrittore e capace di restituirne la tensione epistolare e il crescendo paranoico. Ad accompagnare i racconti ci sono le illustrazioni visionarie di Lellinux (autore anche dell'illustrazione della cover) e del cupo David Fragale, che amplificano l’immaginario lovecraftiano con tratti ora grotteschi ora eleganti, e un fumetto firmato da Enrico Teodorani con i disegni di Paciaroni, che offre una versione visiva e diretta del mito.
Fra i testi più incisivi spicca Spore di Daniele Baiardi: l'autore sceglie un approccio inquietante vicino alla fantascienza nera. Qui l’orrore è biologico: spore (provenienti da Yuggoth) che invadono corpi e ambienti, deformazioni lente e inesorabili che lavorano sul non visto e sul contagio. È un racconto breve, ma efficace, che gioca sulla paura del corpo come terreno di colonizzazione da parte dell’ignoto. Desirée Casoni con Le tavole della legge unisce archeologia e follia. L’ambientazione nel Bethlem Royal Hospital crea una cornice realistica che progressivamente si piega all’orrore folklorico e sacrale. La narrazione alterna cupe visioni (in cui appare un crocifisso e un oscuro occhio) e flashback fino a un finale crudo e coerente. È uno dei racconti più solidi dell’antologia, capace di fondere ricerca storica e tensione narrativa in una spirale perturbante. Di grande efficacia è anche Flavio Deri con La Figlia della Soglia, che lavora sul motivo del confine tra mondi. La scrittura evoca atmosfere da Ciclo dei Sogni, ma con un’attenzione particolare al corpo e ai suoi segni, trasformando la soglia in un luogo di passaggio tanto fisico quanto metafisico. È un racconto che convince per coerenza stilistica e per la capacità di rendere l’orrore non come qualcosa di esterno, ma come una contaminazione che trapassa attraverso la carne. Cristiano Fighera in Il culto della fame porta invece l’orrore sul piano viscerale. Protagonisti e comunità sono risucchiati da un rito che trasforma la fame in culto, e la descrizione di corpi e sacrifici raggiunge toni disturbanti. È un testo che lavora sul disgusto e sulla brutalità, più che sul non detto, ma lo fa con coerenza e con una forza immaginativa che lascia il segno. Un altro punto alto è La Nunta di David Fragale, che trasporta il lettore in una festa di nozze carica di simboli pagani. Il clima da fiaba nera e i dettagli rituali evocano un folklore che guarda all’Europa orientale, dando al racconto un colore unico. La tensione nasce proprio dall’ambiguità del rito: dietro la gioia della celebrazione si nasconde un sacrificio antico, e la scrittura tiene insieme il familiare e l’inquietante in modo convincente. Una decisione difficile sceglie di Maria Tauro Evamela è un racconto intimista che mostra come il weird possa nascere anche nelle pieghe del quotidiano. La protagonista è costretta a una scelta estrema che tocca la sua famiglia e l’equilibrio con forze oscure. L’orrore non esplode mai apertamente, ma rimane in agguato nei silenzi e nei rapporti spezzati. La forza del racconto sta nella sobrietà: invece di evocare mostri o divinità, l'autrice lascia che sia la difficoltà della decisione a incarnare il perturbante. Matteo Mancini con “La misteriosa scomparsa di Jonathan Swamps” si muove invece sul terreno dell’investigazione. La sparizione inspiegabile del protagonista viene seguita attraverso documenti e testimonianze che danno al testo un tono cronachistico. Vale poi la pena citare due racconti che si distinguono per originalità. Alessandro Schümperlin con Risus Sardonicus concentra l’orrore in un gesto unico, la risata che si trasforma in smorfia mortifera. Lo stile asciutto e quasi teatrale rende il testo memorabile, dimostrando come basti un dettaglio ossessivo per costruire un racconto perturbante. Giorgio Smojver con Olathoë invece recupera l’immaginario del Ciclo dei Sogni: la città mitica è descritta con lirismo, tra echi dunsaniani e visioni nostalgiche. Il racconto ha il sapore di un viaggio verso un altrove irraggiungibile, e spicca per eleganza stilistica.
Tutti gli altri racconti sono comunque validi e completano il mosaico dell’antologia, ciascuno con la propria voce: Emanuele Arciprete con L’Ombra, Marco Bertoli con Giosuè e l’Uomo Nero, Taylor Blackfyre con Terra incognita, Cesare Buttaboni che, con Il destino finale di Randolph Carter, rende omaggio a uno dei personaggi più celebri del ciclo lovecraftiano, immaginandone l’ultima e definitiva sorte, Andy dei Fiori con L’incubo, ovvero la morte degli unicorni rosa, Maria Stella Beatrice Spilotros e Clizia Germinario con Il Tuttofare, Jack Hopfrog con La casa delle bambole, Giovanni Lamia con Fati dei digitus, Roberto Masini con La dieta mortale, Antonio Pavone con Noli tangere, noli aspicere, Enrico Ravasio con La schiava Bitina, Roberto Risso che, con New Genoa, ci porta direttamente ad Arkham e alla Miskatonic University dove il culto vive, Katia Scarlata con il breve, delirante e visionario Oltre il tempo e la carne e Giorgia Stubler con Il protocollo NYP.
Il risultato complessivo è un’opera varia, con inevitabili alti e bassi, ma capace di restituire l’ampiezza dell’eredità lovecraftiana. Nei racconti migliori, l’orrore cosmico si intreccia con tradizioni locali, contaminazioni di genere e sperimentazioni stilistiche, dimostrando che il weird resta un linguaggio fertile e adattabile. Le tenebre di Lovecraft non è soltanto un omaggio, ma anche una testimonianza di come la letteratura italiana possa ancora dialogare con l’ignoto, reinventandolo ogni volta in forme nuove.
Le tenebre di Lovecraft
Autore: AA.VV.
Illustrazioni: Lellinux e David Fragale
Editore: Independently published
Pagine: 420
ISBN: 979-8298552653
Costo: 29,50 €
A cura di Cesare Buttaboni
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