Thomas Anderson si conferma autore completo
Un film che fotografa la faccia più reazionaria dell’America
Una battaglia dopo l’altra (Usa 2025)
Regia: Paul Thomas Anderson. Soggetto: dal romanzo Vineland di Thomas Pynchon, adattato a un plot di Paul Thomas Anderson. Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson. Fotografia: Paul Thomas Anderson, Michael Bauman. Mntaggio: Andy Jurgensen. Musiche: Johnny Greenwood. Scenografia: Florencia Martin. Costumi: Colleen Atwood. Produttori: Adam Sommer, Sara Murphy, Paul Thomas Anderson. Produttore Esecutivo: Will Weiske. Case di Produzione: Warner Bros Pictures, Ghoulardi Film Company. Distribuzione (Italia): Warner Bros Entertainment Italia. Durata: 162’. Genere: Azione. Titolo Originale: One Battle After Another. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 2025. Interpreti: Leonardo Di Caprio (Pat Calhoun / Bob Ferguson), Sean Penn (colonnello Steven J. Lockjaw), Chase Infiniti (Willa Ferguson / Charlene Calhoun), Benicio Del Toro (Sergio "Sensei" St. Carlos), Regina Hall (Deandra), Teyana Taylor (Perfidia Beverly Hills), Alana Haim (Mae West), Wood Harris (Laredo), Shayna McHayle (Junglepussy), Paul Grimstad (Howard Sommerville), Tony Goldwyn (Virgil Throckmorton), Starletta DuPois (Jennie), D. W. Moffett (Bill Desmond), Kevin Tighe (Ray More), Jim Downey (Sandy Irvine), John Hoogenakker (Tim Smith), Eric Schweig (Avant).
Una battaglia dopo l’altra è un action-movie scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, che sceneggia il romanzo Vineland di Thomas Pynchon ma di fatto scrive un plot originale e personale, che parla di rivoluzione e di ribellione ai sistemi sociali capitalisti. Cinema di genere puro che segue la storia di un gruppo di ex rivoluzionari americani e delle loro gesta con tutti i crismi del cinema d’autore, arricchito da scene acrobatiche straordinarie, sopraffini inseguimenti e incidenti stradali che ricordano il miglior poliziesco anni Settanta. Un antefatto racconta alcuni eventi rivoluzionari, l’amore tra Bob Ferguson (Di Caprio) e Perfidia (Taylor), la nascita della loro figlia, le incursioni del colonnello Lockjaw (Penn) e la fuga della donna in Messico. Il regista compie un salto temporale di sedici anni e ci mostra il cambiamento di Bob, che ha abbandonato la lotta armata, vive solo con la figlia e conduce un’esistenza segnata da rimpianti e dipendenze. Torna in gioco il fanatico colonnello Lockjaw (Sean Penn), che per farsi accogliere da un gruppo suprematista bianco deve eliminare le tracce del suo passato, soprattutto la storia di sesso con Perfidia che potrebbe aver generato una figlia. Fermiamoci con la trama, da gustare al cinema, perché è ricca di colpi di scena improvvisi e di repentini cambiamenti di rotta. Thomas Anderson si conferma autore completo, produce il film e ne cura anche la fotografia (insieme a Michael Bauman), scrive una storia on the road, che è un viaggio politico in un’America attraversata da grandi contraddizioni e da odio razziale. Per il regista, dopo Licorice Pizza (2021), un altro lavoro importante, girato a ritmi vertiginosi, montato con tempi rapidissimi, 162 minuti che sembrano tanti ma non si sentono da quanto è ben strutturata la storia. Un cast stellare che vede un Leonardo Di Caprio sempre più bravo passare dai panni di un eroe senza macchia e senza paura a quelli di un uomo invecchiato in solitudine con la sola compagnia di droga e alcol. Non solo, nei panni di un caricaturale cattivo troviamo uno straordinario Sean Penn che presta volto e fisico per comporre la macchietta dell’americano razzista e ottuso che odia neri e messicani. Benicio Del Toro è abile nella parte del messicano istruttore di arti marziali che aiuta Bob a fuggire e nasconde in casa un sacco di immigrati. Teyana Taylor è una Perfidia violenta e indipendente al punto giusto, decisa a fare una nuova vita lasciandosi alle spalle il passato, pronta anche a tradire pur di essere libera e indipendente. Budget molto alto - se paragonato ai capitali con cui di solito lavora Anderson - per un film girato tra California e Texas, dotato di una colonna sonora suggestiva composta da Jonny Greenwood, collaboratore abituale del regista. Gli interpreti avrebbero dovuto essere Joaquin Phoenix e Viggo Mortensen, sostituiti in corso d’opera dai bravissimi Di Caprio e Penn. Una battaglia dopo l’altra è un film che fotografa la faccia più reazionaria dell’America e dà voce ai movimenti rivoluzionari che vorrebbero cambiarla. Tecnicamente girato benissimo, dotato di una fotografia luminosa e di scenografie realistiche con scene d’azione impressionanti. Da vedere al cinema per gustare a fondo la qualità degli effetti speciali.
A cura di Gordiano Lupi
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