Un dramma familiare in forma di incubo
Solo Ishtar conosce l’orrore che si nasconde dietro quelle voci
Uno degli autori più interessanti del fantastico italiano contemporaneo
La trama di Ishtar di Maurizio Cometto è solo in apparenza semplice e ruota attorno a una famiglia come tante: Paolo, manager distratto e autocentrato; Beatrice, moglie stanca e spenta; Mattia, adolescente in bilico tra rabbia e fragilità. Una famiglia borghese, chiusa in un equilibrio fatto di silenzi e abitudini. Ma ogni notte, quando la casa tace, tre voci cominciano a sussurrare. Ognuno di loro ne sente una diversa, ed è come se quelle presenze conoscessero le loro paure più segrete. L’unica creatura che sembra intuire la verità è Ishtar, la gatta di casa, in dolce attesa, spettatrice inquieta di un male che cresce con il ritmo della sua gravidanza. Cometto non racconta una storia di fantasmi nel senso classico: il suo orrore è più sottile, psicologico, “domestico”. L’angoscia nasce dalla ripetizione, dalle stanze che si fanno strette, dai pensieri che tornano a mordere. La scrittura, scarna ma elegante, amplifica il disagio con la precisione di un bisturi: non c’è bisogno di mostri o di colpi di scena, basta il riflesso degli occhi della gatta nel buio per spalancare un abisso.
Ogni dettaglio quotidiano si carica di un senso di minaccia. È come se l’autore costruisse la tensione in controtempo, un passo indietro alla volta, fino a quando il lettore si accorge di essere finito in trappola. Ishtar è soprattutto una storia di colpa e rimozione, un dramma familiare in forma di incubo. Nel microcosmo della casa, ogni personaggio è chiuso nel proprio inferno privato. Paolo reprime il senso di fallimento dietro l’ossessione per il lavoro e il denaro; Beatrice affoga nella depressione e nella stanchezza emotiva; Mattia, cresciuto nell’indifferenza, incarna la rabbia cieca di chi non sa più distinguere tra realtà e immaginazione. Ishtar, animale e simbolo, diventa il tramite tra questi mondi, la testimone muta di un trauma che si rinnova ogni notte. È l’innocente e, insieme, la chiave di volta del male che abita la casa. L’atmosfera che Cometto costruisce è quella dell’incubo lucido, sospeso tra il sogno e la colpa. Il tema del doppio, del riflesso deformato, attraversa l’intera narrazione: ognuno dei tre si trova davanti al proprio fantasma interiore, e il confine tra il mondo reale e quello mentale si dissolve inesorabilmente. In Ishtar la casa è una prigione di memorie, ma anche un organismo vivo, che respira e custodisce un segreto.
Cometto dimostra ancora una volta di essere uno degli autori più interessanti del fantastico italiano contemporaneo. Il male, in Ishtar, non è un’entità astratta, ma il riflesso distorto delle nostre mancanze, il risultato di ciò che non siamo stati capaci di amare. In un panorama dove l’horror spesso cerca l’effetto facile, Cometto firma invece una storia che inquieta per la sua umanità. Ishtar è, in fondo, una storia sulla fragilità, sull’amore, sulla colpa e sulla redenzione impossibile.
L’AUTORE
Maurizio Cometto è nato a Cuneo nel 1971. Tra i suoi libri pubblicati, il romanzo Il costruttore di biciclette (Il Foglio 2006), la raccolta L’incrinarsi di una persistenza e altri racconti fantastici (Il Foglio 2008), il romanzo per istantanee Cambio di stagione (Il Foglio 2011). Nel 2016 sono usciti in e-book il racconto lungo La macchia, per Acheron Books, e il romanzo di formazione Michele e l’aliante scomparso, per Delos Digital. Nel dicembre 2017 è uscita la raccolta di racconti Heptahedron, per Acheron Books. A fine 2018 è uscito per le edizioni Il Foglio Magniverne, contenente la riedizione de Il costruttore di biciclette insieme ad altri racconti lunghi accomunati da temi e ambientazioni. Nel settembre 2018 il racconto La Tierra Blanca, tradotto in inglese da Rachel S. Cordasco, è stato incluso nel primo numero della prestigiosa rivista The Silent Garden, edita da Undertow Publications. Ha pubblicato numerosi racconti in antologie, siti internet e riviste. Laureato in Ingegneria Meccanica, vive a Collegno.
Maurizio Cometto è nato a Cuneo nel 1971. Tra i suoi libri pubblicati, il romanzo Il costruttore di biciclette (Il Foglio 2006), la raccolta L’incrinarsi di una persistenza e altri racconti fantastici (Il Foglio 2008), il romanzo per istantanee Cambio di stagione (Il Foglio 2011). Nel 2016 sono usciti in e-book il racconto lungo La macchia, per Acheron Books, e il romanzo di formazione Michele e l’aliante scomparso, per Delos Digital. Nel dicembre 2017 è uscita la raccolta di racconti Heptahedron, per Acheron Books. A fine 2018 è uscito per le edizioni Il Foglio Magniverne, contenente la riedizione de Il costruttore di biciclette insieme ad altri racconti lunghi accomunati da temi e ambientazioni. Nel settembre 2018 il racconto La Tierra Blanca, tradotto in inglese da Rachel S. Cordasco, è stato incluso nel primo numero della prestigiosa rivista The Silent Garden, edita da Undertow Publications. Ha pubblicato numerosi racconti in antologie, siti internet e riviste. Laureato in Ingegneria Meccanica, vive a Collegno.
Ishtar
Autore: Maurizio Cometto
Collana: Ghost Stories
Editore: Delos Digital
Pagine: 61
ISBN: 978-8825434156
Costo: 1,99 € Ebook
A cura di Cesare Buttaboni
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