Saggio dedicato a Frank Graegorius
Un'ottima struttura analitico-esplicativa
Matteo Mancini, scrittore di narrativa fantastica e di saggistica sul cinema di genere italiano, critico letterario con il suo blog Giurista81 (giurista81.blogspot.com), ha scritto un saggio dedicato a Libero Samale (1914-1985), scrittore romano noto soprattutto con il nome d’arte di Frank Graegorius, anche se, nella sua carriera letteraria, ha utilizzato vari pseudonimi, scrivendo gialli e horror.
Il libro di Matteo Mancini, Libero Samale - Lo psichiatra dell’incubo, analizza e racconta la biografia di Samale, la sua attività come esperto di esoterismo e la sua produzione letteraria, in particolare quella horror che consiste in ventotto romanzi editi dall’Editrice ERP del barone siciliano Antonino Cantarella nella collana da edicola I racconti di Dracula, pubblicata tra il dicembre 1959 e il 1981, per la la quale sono usciti duecentocinquantasei numeri.
Il personaggio creato da Bram Stoker era inserito nel titolo della collana solo per attrarre i lettori. Si trattava in realtà di storie che affrontavano varie tematiche dell’horror, dal vampirismo, allo spiritismo, alla licantropia.
Matteo Mancini analizza uno per uno i romanzi horror di Samale in una sezione apposita del libro che è, nella sua interezza, molto ben strutturato e ricco di lunghe note comode anche da leggere perché non inserite alla fine del volume ma nelle pagine corrispondenti.
Il libro di Mancini presenta un’ottima struttura analitico-esplicativa: nella prima parte del volume, divisa in vari capitoli, affronta la biografia di Libero Samale, l’analisi del suo pensiero e insegnamento in quanto esoterista praticante, le tematiche delle sue opere letterarie e i generi e sottogeneri cui si è dedicato.
Successivamente la seconda parte è dedicata alle schede dei ventotto romanzi horror pubblicati nella collana I racconti di Dracula, a cui accennavo prima. Le schede contengono le trame dei romanzi e dei lunghissimi e approfonditi commenti.
Infine c’è una breve terza parte che presenta un indice di tutti i romanzi, horror e no, scritti da Libero Samale con vari pseudonimi.
Il volume è arricchito dalle immagini, ahimè in bianco e nero, delle copertine dei libri, da una introduzione di Stefano Curreli e una postfazione di Sergio Bissoli.
Quest’ultimo può essere considerato un po’ il deus ex machina di questa pubblicazione saggistica di Matteo Mancini, in quanto ispiratore e stimolatore creativo, da grande appassionato e collezionista della collana I racconti di Dracula, unico possessore di tutti i duecentocinquantasei volumetti usciti e autore di saggi dedicati a questa collana, nonché curatore delle ristampe dei romanzi, pubblicate dalla Dagon Press di Pietro Guarriello. Infatti i testi di Sergio Bissoli vengono ampiamente citati da Matteo Mancini.
Libero Samale è stato scrittore, esoterista, collezionista di testi sull’occulto (la sua biblioteca comprendeva più di cinquemila volumi) e medico psichiatra. Tutte le sue esperienze sono state riversate nelle opere letterarie, vere e proprie discese nell’incubo e viaggi allucinanti nel mondo che lui chiamava sublunare, una dimensione tra la vita e la morte.
I suoi romanzi contengono non solo materia di intrattenimento ma anche riflessioni filosofiche su vita, morte, sesso, amore, magia e aldilà.
Dalla lettura del saggio è evidente la passione di Mancini per la narrativa fantastica e per l’opera di Libero Samale, ma vorrei sottolineare anche la sua lucidità critica e capacità di analisi letteraria.
Mancini, infatti, non lesina le critiche ai vari romanzi evidenziandone sì i pregi ma anche i difetti, questi ultimi dovuti per lo più al fatto che la collana I racconti di Dracula era comunque destinata al grande pubblico di cui bisognava anche assecondare i gusti. Per esempio il barone Cantarella ci teneva che comparisse sempre o quasi la figura del vampiro che, in alcuni romanzi di Samale, in effetti, è presente in maniera pretestuosa. Inoltre non sempre lo scrittore romano riusciva a superare i cliché della narrativa gotica.
Ciò non ha impedito a Samale di creare dei romanzi horror che, alcuni riusciti, altri meno, sono dei capisaldi della narrativa fantastica italiana del novecento. In particolare Mancini individua come capolavori, perfettamente riusciti, le seguenti opere: Sudario Nuziale, Il castello delle rose nere, Il veliero dei vampiri, Il golem e I sussurri delle streghe.
Libero Samale - Lo psichiatra dell’incubo non è frutto di improvvisazione o di nozioni acquisite superficialmente, ma di studio attento e ricerca approfondita sulla materia che affronta.
Per concludere informo che chi, magari incuriosito dalla lettura del saggio qui recensito, volesse leggere i romanzi della collana I racconti di Dracula, non solo quelli di Frank Graegorius, può procurarsi le ristampe pubblicate dalla Dagon Press di Pietro Guarriello o cercare i volumetti originali nel mercato dell’usato on line, dove sono disponibili a prezzi accettabili.
Segnalo inoltre che sul canale YouTube di Club GHoST (www.clubghost.it - www.youtube.com/@clubghost1994) sono presenti dei video, curati da Sergio Bissoli per i contenuti, con la regia di Max Ferrara, inerenti agli scrittori della collana I racconti di Dracula.
L’AUTORE
Matteo Mancini, nato a Pisa nel 1981, si divide tra numerose passioni: scrittore di racconti weird e fantascientifici, curatore di antologie, sceneggiatore di medi e cortometraggi, regista amatoriale, saggista sportivo, critico cinematografico e letterario. Dopo aver pubblicato la tetralogia Spaghetti Western (Il Foglio Edizioni) tra il 2012 e il 2019 e il saggio Il cinema rovente di Umberto Lenzi (Il Foglio edizioni), I re senza corona della Formula Uno 1 (Il Foglio Edizioni) e le due antologie La lunga ascesa del mare delle tenebre (Il Foglio Edizioni) e Sulla riva del crepuscolo (Il Foglio edizioni), di recente Matteo Mancini si è visto selezionare alcuni racconti per la rivista Dimensione Cosmica (Edizioni Tabula Fati) e in formato ebook per Delos Digital. Dal 2019 al 2021 ha inoltre collaborato alla rivista Zothique (Dagon Press). L’ultima sua pubblicazione è Il doppio mistero di Max Dave (Profondo Rosso Edizioni).
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