Dracula - L'amore perduto di Luc Besson

Costruito su una solida sceneggiatura

Scritta dal regista dopo attenta lettura del romanzo epistolare di Stoker

Dracula - L’amore perduto (Francia, Regno Unito 2025)
Regia: Luc Besson. Soggetto: Bram Stoker (Dracula). Sceneggiatura: Luc Besson. Fotografia: Colin Wandersman, Vincent Richard. Montaggio: Raphaël Costa. Musiche: Danny Elfman. Scenografia: Hugues Tissandier. Costumi: Corinne Bruand. Effetti Speciali: Jean-Christophe Magnaud. Produttore: Virginie Besson-Silla. Case di Produzione: EuropaCorp, LBP Productions. Distribuzione (Italia): Lucky Red. Genere: Horror, Sentimentale. Durata: 129’. Paesi di Produzione: Francia, Regno Unito. Lingua Originale: Inglese. Titolo Originale: Dracula. A Love Tale. Interpreti: Caleb Landry Joines (Vlad / Dracula), Christoph Waltz (prete), Zoë Bleu (Elisabeta / Mina), Guillaume de Tonquédet (Dumont), Matilda De Angelis (Maria de Montebello), Ewens Abid (Jonathan Harker), David Shields (Henry Spencer), Bertrand-Xavier Corbi (capitano Targol), Raphael Luce (Clerk Simon).


Luc Besson non poteva limitarsi a girare il solito Dracula, lui che non ama molto l’horror e che in carriera non ha mai affrontato quel genere cinematografico, infatti il suo Dracula è una storia d’amore drammatica, condita di avventura e azione, un film sentimentale che porta i personaggi a sperimentare un dolore senza fine. Tutto comincia con il grande amore del principe Vlad (Landry Jones) per la consorte Elisabeta (Bleu), che diventa tragedia e abiura della fede dopo la morte della donna, uccisa dai nemici. Besson è molto bravo a gestire i diversi piani temporali della storia, sia la parte che si svolge nel 1400 con la grande battaglia tra Vlad e i musulmani, sia la parte ottocentesca quando si scatena l’ira del vampiro alla ricerca della sua donna perduta. Gli effetti speciali fantastici sono mirabili ma non costituiscono il solo motivo per vedere il film che è costruito su una solida sceneggiatura, scritta dal regista dopo attenta lettura del romanzo epistolare di Stoker, interpretata da attori ben calati nelle rispettive interpretazioni. Nel cast l’italiana Matilda De Angelis fa un’ottima figura nei panni della vampira Maria de Montebello, inviata da Dracula alla ricerca di Elisabeta che in tempi correnti vive nei panni di Mina, promessa sposa a un giovane avvocato. Citiamo tra gli attori interessanti anche il bravissimo Christoph Waltz, prete indagatore del vampirico caso che - con la sua recitazione sempre sopra le righe - porta un tocco di comica ironia nella vicenda. Caleb Landry Jones (già protagonista di Dogman con Besson) è un credibile principe vendicatore ma è perfetto anche come Dracula innamorato, macerato dal dolore per un amore perduto, infine ritrovato solo per perderlo ancora. Zoe Bleu è bella e intrigante nei panni della donna del vampiro che ritrova il suo uomo dopo secoli di ricerche ma che non può ottenere in cambio l’amore eterno che vorrebbe. Scenografia e costumi sontuosi, curati nei minimi particolari, ricostruzioni di battaglie e di castelli inquietanti con aiuto di un’intelligente tecnologia digitale, fotografia che passa dal cupo al solare, montaggio che non dà tregua allo spettatore. Inutile dire che la regia di Luc Besson è perfetta e autorevole, sia nella direzione degli attori che nei movimenti di macchina. Il film è stato girato tra la Finlandia e la Francia (Parigi) con un budget di 45 milioni di euro, recuperabili con gli interessi vista la grande accoglienza da parte del pubblico. La critica non ha esaltato il film di Luc Besson, in realtà molto originale visto il tema affrontato, più adatto per gli amanti del cinema d’autore dal taglio romantico - avventuroso che per gli appassionati di horror vampirico, visto che di morsi letali ne vediamo pochi. Un film da vedere.

A cura di Gordiano Lupi



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