Girato in un suggestivo 3D
Un concentrato di generi fortemente spettacolare
Avatar - Fuoco e cenere (Usa 2025)
Regia: James Cameron. Soggetto e Sceneggiatura: James Cameron, Rick Jaffa, Amanda Silver, Josh Friedman, Shane Salerno. Fotografia: Russel Carpenter. Montaggio: David Brenner, James Cameron, John Refoua, Stephen E. Rivkin, Nicolas De Toth. Effetti Speciali: Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon, Daniel Barrett. Musiche: Simon Franglen. Scenografia: Ben Procter, Dylan Cole, Vanessa Cole. Costumi: Deborah Lynn Scott, Bob Buck. Trucco: Sarah Rubano. Produttori: James Cameron, Jon Landau. Produttori Esecutivi: David valdes, Richard Baneham, Rae Sanchini. Case di Produzione: 20th Century Studios, Lightstorm Entertainment, TSG Entertainment II. Distribuzione (Italia): 20th Century Studios.Titolo Originale: Avatar: Fire and Ash. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 2025. Durata: 197’. Genere. Fantascienza, Avventura. Interpreti: Sam Worthington (Jake Sully), Zoe Saldaña (Neytiri), Sigourney Weaver (Kiri, dott.ssa Grace Augustine), Stephen Langa (Miles Quaritch), Kate Winslet (Ronal), Cliff Curtis (Tonowari), Joel Davd Moore (dott. Norm Spellman), CCH Pounder (Mo’at), Michelle Yeoh (dott.ssa Karina Mogue), Oona Chaplin (Varang), David Thewlis (Peylak), Edie Falco (gen. Frances Ardmore), Jemaine Clement (dott. Ian Garvin), Giovanni Ribisi (Parker Selfridge), Britain Dalton (Lo’ak), Jamie Flatters (Neteyam), Trinity Jo-Li Bliss (Turktirev “Tuk”), Jack Champion (Miles “Spider” Socorro), Matt Gerald (cap. Lyle Wainfleet), Brendan Cowell (cap. Mick Scoresby), Bailey Bass (Tsireya), Filip Geljo (Ao’nung), Duane Evans Jr. (Rotxo), Dileep Rao (dott. Max Patel).
Terzo capitolo della saga Avatar, questa volta dedicato al fuoco, così come il precedente aveva visto protagonista l’acqua. James Cameron (forse) conclude la serie di film ambientati nel magico mondo di Pandora, visto che il precedente progetto di cinque pellicole pare superato dalla definizione di una trilogia. L’autore di Terminator, Aliens - scontro finale, Abissi, Piraña paura, Titanic in questa ultima opera offre un concentrato di generi fortemente spettacolare dove si nota la sua passione per il mondo marino, per il fantastico e per le trame sentimentali. James Cameron dirige, produce e partecipa al montaggio di un film evento, per l’occasione girato in un suggestivo 3D che permette di apprezzare meglio il fantastico mondo di Pandora. La cosa migliore è la creazione di un universo parallelo che rasenta la perfezione, fa perdonare dialoghi non sempre perfetti e una narrazione non troppo originale, oltre a un montaggio diluito in circa tre ore e mezzo di pellicola che poteva essere reso più snello. Romanzo familiare, questo Avatar 3, soap-opera fantastica, fiaba dai colori accesi dotata di una fotografia stupenda e scenografie che tolgono il respiro da quanto sono accurate. La storia parte un anno dopo che la famiglia di Jake (Worthington) e Neytiri (Saldaña) si è stabilita nel Clan Metkayina, con la metabolizzazione del dolore per la morte del figlio Neteyam (Flatters). La parte avventurosa vede la lotta contro l’aggressiva tribù Na’vi - il Popolo della Cenere -, guidato da una sorta di strega come Varang (Chaplin), alleata con Quaritch (Lang), nemico storico di Jake, oltre alla lotta contro la base degli umani invasori. Sembra cinema western questo Avatar, con la comparsa dei fucili mitragliatori nelle mani dei nativi, ricorda molto da vicino la lotta tra indiani e cow-boy, al tempo stesso contempla la ribellione dei figli nei confronti dei padri, la necessità dei giovani di essere ascoltati e di ritagliarsi un ruolo ben definito. Notevole la ricostruzione dei culti, delle usanze e del modo di vivere degli abitanti di Pandora basato sullo studio accurato delle popolazioni native di tutto il mondo. Tutta la serie Avatar rispecchia l’idea ecologista di Cameron, contempla cieli e mare, citando il cinema dei mostri marini e - quando mette in scena fantasmagoriche sequenze di guerra - l’intero il ciclo di Star Wars. Confesso di aver sofferto la lunghezza del film solo nella parte finale, quando l’attenzione dedicata alla battaglia è eccessiva rispetto alla narrazione del quotidiano e al mondo fantastico familiare. Avatar 3 resta in ogni caso un piccolo gioiello di cinema, una gioia per gli occhi degli appassionati di grandi saghe ambientate in mondi surreali, girato tra California e Nuova Zelanda (tutta la parte in live action) con una ricostruzione digitale perfetta, interpretato da attori modificati grazie alla tecnica computerizzata (motion capture). Colonna sonora sinfonica di Simon Franglen, che comprende vecchi brani di Hames Horner contenuti nel primo Avatar. Fotografia da manuale, toni color pastello e sequenze composte da colori sfavillanti curate dal bravo Russel Carpenter. In questo tipo di film il montaggio è parte integrante della regia, infatti Cameron partecipa attivamente, innamorandosi troppo del girato, tagliando poco o niente, conservando sequenze di battaglia molto dilatate. Tra gli attori ricordiamo la bellissima Zoe Saldaña e il bravo Sam Worthington, nei ruoli principali, oltre a un credibile cattivo (non stereotipato) impersonato da Stephen Lang e a una perfida strega che presenta il volto modificato di Oona Chaplin, nipote di Charlie e figlia di Geraldine. Film dedicato al compianto produttore Jon Landau. Imperdibile.
A cura di Gordiano Lupi
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