La redazione GHoST segnala l'uscita del nuovo libro di Maurizio Ganzaroli Buoni motivi per non dormire, una raccolta auto-prodotta di 10 racconti fantastici che esplorano tutti i temi del brivido classico come il gotico, il thriller, il surreale, il noir, il noir psicologico e l’horror vero e proprio.
In quasi tutti i racconti ci sono protagoniste volontarie o no, delle donne, che a volte sono delle vittime delle circostanze infauste, e a volte diventano loro le circostanze avverse per gli ignari passanti nelle loro vite. Ci sono anche due racconti non esattamente horror di cui il primo “La nebbia”, una rivisitazione di un omonimo racconto già edito nel 2001, mentre l’altro in stile Stephen King agli inizi, dove i bambini erano protagonisti e dove spesso la realtà risulta essere più spaventosa della fantasia.
In anteprima la presentazione del libro sabato 13 giugno alle ore 18, presso la galleria d’arte Artè Primaluce della gallerista e critica d’arte Nadia Celi, in via Ripagrande 84 - Ferrara. Il volume, distribuito in un numero limitato di 100 copie, potrà essere richiesto all'autore o intervenendo alla presentazione dove verranno personalizzate le copie direttamente dall'autore con un disegno fatto a mano.
Un assaggio del libro
“I gradini in marmo del palazzo delle poste, lucidi di umidità sembravano quelli di un altare.
La strada sembrava un’enorme e lucida schiena di un serpente gigante che rifletteva le luci dei lampioni.
La pioggia aveva cominciato a cadere in maniera copiosa e sferzante tanto che dall’asfalto schizzavano lapilli d’acqua.
Lei aspettava dietro l’angolo, stringendo nel pugno un rasoio con l’impugnatura d’avorio.” (da Bianca e lucente).
“Arrivò a graffiarmi la faccia e a maledirmi, come se fossi causa delle sfortune della sua vita.
Io non capivo perché mia madre che si era sempre dimostrata buona con me, si comportasse in quella maniera, ma forse non avevo capito che in realtà era marcia anche lei.
La fissai subito negli occhi e smise immediatamente di aggredirmi, le ordinai quindi di salire su in soffitta e prendere il corpo di mio padre, e buttarlo giù dalla botola, quindi le ordinai di gettarsi giù dalle scale.” (da L’ipnotista)
“Le mie mani cominciarono a penetrare attraverso quella carne corrotta, rimanendo quasi intrappolate da quella massa sudicia e grassa che continuava a colarmi addosso, tanto erano vicini i nostri corpi.
Nel pieno del terrore non riuscivo a lasciarla, sebbene ora cominciassi a sentire sotto le mie dita le forme delle ossa del bacino di quell’essere.
Mi lasciai scappare un grido di terrore isterico, mentre sentivo sempre più che il corpo che avevo tra le mani, stava cominciando a sciogliersi.” (da Camera Obscura).
L'AUTORE
La biografia completa di Maurizio Ganzaroli è consultabile direttamente da qui: