Tall Man, addio signore delle tenebre

Muore una delle icone più rappresentative del cinema horror, Angus Scrimm alias Tall Man. Eroe sovrannaturale del film Fantasmi, del 1979, di Don Coscarelli, pellicola che diventò culto tra gli amanti del genere. Dalla prima, nel corso di trent'anni, ne susseguono altre quattro, sempre avente come protagonista questo super cattivo indimenticabile, Tall Man per l'appunto. Creato ancor prima di Freddy Krueger (Nightmare è del 1984) e di Pinhead (Hellraiser è dell' '87) Tall Man conserva in sé gli elementi tipici del terribile cattivo anni '80. Implacabile, sanguinario ma anche 'sovrannaturalmente' potente. Sembra proprio che il personaggio in sé catturi gli elementi migliori di quegli horror che si susseguiranno. Di Freddy anticipa l'ironia, la 'scanzonaggine', anche una sorta di simpatia innata, di Pinhead prende il lato più becero, più crudele, infatti come il Cubo di LeMerchant può aprire varchi che possono condurre in mondi diabolici, Tall Man ha lo stesso potere. Entrare in mondi lontani e manipolare le anime a suo piacimento, trasformarle e plasmarle per l'eternità. Il personaggio è certo meno gotico del Cenobita però anch'esso è in grado di interagire fra più realtà, dando un tocco di psichedelia a tratti new wave e acid rock che, anche se rivedendola adesso sa di vintage, non perde mai di efficacia. Un essere che trasmuta i malcapitati in una sorta di ewok infernali (giusto per citare i simpatici orsetti di Star Wars), schiavi nani travestiti da monaci che hanno il compito di fare nuove vittime. I film di Don Coscarelli sono un trip talvolta scanzonato, talvolta angosciante in cui lo spettatore è attratto, soggiogato e divertito. E proprio come gli eroi intramontabili tra cui Jason, Leather Face, Michael Myers, anche Tall Man ha catturato l'attenzione dei fans, ponendolo allo stesso livello di quei beniamini che da sempre squartano orde di teenagers coi brufoli. Ma se i super cattivi appena citati sono gli emblemi dello slasher e dello splatter più puro, anche Scrimm a suo modo rappresenta i simboli dell'efferatezza più sorprendente. Non asce e motosega ma armi inedite, inarrivabili. Micro oggetti volanti, palle diaboliche pilotate con il pensiero che si conficcano nella fronte dei malcapitati. Un'idea geniale che, assieme al carisma di Scrimm e alla sua interpretazione, fanno la fortuna di Phantasm e dei suoi sequel. Un personaggio come Angus Scrimm mancherà sicuramente nel panorama cinematografico ma le sue pellicole resteranno per sempre. Probabilmente faranno dei remake che però non eguaglieranno in spessore. Basti pensare che tutti quei mostri degli anni '80 erano mascherati, travisati, resi irriconoscibili, mentre il volto di Angus invece era pulito, privo di trucchi, 'nature'. Purtroppo non tornerà mai più. Una faccia fantastica, plastica, inimitabile, un incrocio tra Christopher Lee e un agghiacciante folletto.
Ci mancherai Tall Man.
      
a cura di Francesco Basso