La
Caduta, poema di debutto di Sabrina Crivelli, un’indagine in versi
sulle origini del
Male.
La
poetessa milanese sulle orme di Dante ed Eliot, rilegge i Peccati
Capitali con un'opera
in endecasillabi, unica nel panorama italiano.
Come
accostarsi al tema Sette Peccati Capitali oggi? Argomento dalle
ricchissime declinazioni
in tutta la storia della letteratura antica e moderna, viene proposto
ora nel
pometto
La Caduta di Sabrina Crivelli.
Un
affascinante viaggio poetico alle radici del Male, un prosimetrum,
che rivela una scelta
stilistica ben precisa. Una narrazione in endecasillabi - attraverso
differenti civiltà, luoghi
e tempi - resa ancora più drammatica da vibranti dialoghi in prosa.
Uno stile particolarissimo,
di cui abbiamo esempi nel teatro shakespeariano e in Dante, ma che Sabrina
Crivelli utilizza con intenti diversi, in modo personale e mai
realizzato prima.
Se
l’ispirazione dichiarata nasce da due classici fondamentali sul
tema del Male e del
peccato,
come La Divina Commedia di Dante e La Terra Desolata di
Eliot, l’autrice
attinge
anche a diverse opere letterarie di culture e religioni molto diverse
tra loro,
dando
così al poema una visione universale e moderna.
Si
ripercorre il tortuoso percorso di perdizione dell’umanità,
costellato da figure
mitologiche,
storiche, letterarie e fiabesche, del mondo occidentale e orientale.
Ne
emergono,
con stile fluido e immaginifico e un impatto sorprendentemente
moderno,
alcuni
archetipi collettivi, le origini del Male. Personaggi in balia di
storie a loro stessi
narrate,
strutturate in cornici dall’iter labirintico, dove realtà e
racconto si confondono
con
l’inquietante apparizione di entità demoniache, ispiratrici dei
Sette Peccati Capitali.
Sono
i figli del Caos che in ogni epoca storica e in ogni luogo si sono
avvicinati
all’uomo,
avendo desiderato l’Abisso. Sono le previsioni funeste dei libri
sibillini («quelle
pagine,
prima custodite | quali voce degli dèi, furono | disperse agli
angoli del globo»),
le
arcane vicende legate al rito dell’acqua («Le rose sono morte in
questa città senza
sogni,
insieme alla primavera | non sono morte dormono solamente…») o il
mito senza
tempo
di Dracula («Se ne stupì Come poteva? Era | una voce dentro di lui,
oppure |
un’arcana
memoria, o un istinto | feroce, di cui la Tenebra s’era | nutrita
in quegli anni,
divenendo
| sempre più forte ed ora era lì»).
Ecco
quindi che Sabrina Crivelli, con scioltezza e notevole conoscenza
della materia
letteraria,
astrae il tema dei Sette Peccati Capitali dalle loro limitanti
coordinate culturali
e
lo estende a più ampi orizzonti, elevandolo a un linguaggio comune
universale.
“Dante
Alighieri, modello imprescindibile per la letteratura italiana, è
stato capace nella
Divina
Commedia di fondere ogni aspetto dell’umano: i dogmi religiosi,
le più alte
conoscenze
in termini astronomici e astrologici, la filosofia e la letteratura
classica e a
lui
coeva, ma soprattutto una critica accesa e vivida della società
contemporanea.
La
Caduta è stato ispirato da tale grande classico, il mio
desiderio era di riuscire a
tradurne
in chiave moderna i mille differenti volti e insieme di essere in
grado di
mostrare
i peccati della società post-contemporanea, non più vincolati alla
sola visione
cattolica,
ma a una configurazione etica di cui tutte le grandi civiltà e
religioni sono
portatrici
nelle loro più alte forme di espressione. Nella fusione di
letterario, poetico,
drammatico
e rappresentazione cruda e grottesca del quotidiano, La terra
desolata di
Thomas
Stearns Eliot è stato altresì un modello fondamentale, a cui ho
fatto riferimento
col
fine di essere meno univoca e immediata nella trasmissione del mio
messaggio.
Sperando
inoltre di scrivere qualcosa di universalmente valido, ho voluto
citare opere
letterarie
e personaggi storici e non desunti da ambiti culturali molto diversi,
nell’idea
che
il Male sia uno dei grandi archetipi collettivi, presente in ogni
diversa civiltà. Infine
ho
scelto il verso, poiché ho sempre creduto che, con la sua
musicalità, potesse
trasmettere
un profondo sentire, che oltrepassa la ragione. Per questo ho deciso
di
ricorrere
all’endecasillabo, ma allo stesso tempo, avendo la necessità di
trovare una
forma
meno arcaica delle terzine o delle ottave, (ossia il metro che ha
caratterizzato il
poema
nel nostro paese) ho optato per una sua declinazione più fluida,
libera dalla
rima”.
Sabrina
Crivelli
L'AUTRICE
Nata
a Milano nel 1984, Sabrina Crivelli è scrittrice, studiosa di storia
dell’arte e critica cinematografica.
Si
è laureata in Economia e Gestione Aziendale presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore
di Milano, con laurea specialistica in Economia e Gestione dei Beni
Culturali.
Durante
la sua prima esperienza lavorativa a Londra come analista
finanziaria, ha approfondito
l’arte del XX e XXI secolo frequentando il Modern and Contemporary
Art Course
tenuto da Christie's International London. Selezionata
successivamente per prendere
parte all’Internship Program presso il Guggenheim di Venezia, ha
conseguito una
seconda laurea triennale in Lettere Moderne con indirizzo in Storia
dell'Arte.
Nel
lavoro di studiosa di storia dell’arte e del cinema ha indagato il
rapporto tra arti
figurative
e produzione filmica pubblicando diversi articoli accademici su «Arte
Documento»
(pubblicazione legata all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e
su «Itinera»
(pubblicazione
legata alla Università degli Studi di Milano).
Come
critica cinematografica, invece, ha scritto per «Ondacinema», «La
Gazzetta di
Parma»
e «Nocturno Cinema». Dirige inoltre il sito web specializzato in
cinema ‘di
genere’
«Il Cineocchio.it».
Ha
infine pubblicato alcuni carmi nella raccolta «Poeti Contemporanei –
7 Autori»,
legata
a «Poeti e Poesia» diretta da Elio Pecora.
La Caduta
Autrice: Sabrina Crivelli
Editore: Armando Siciliano
Codice EAN: 9788874428182
Prezzo di copertina: € 12,00