Qualcuno dice al caso - Il nuovo videoclip de Il Riso degli Stolti

Qualcuno dice al caso è il nuovo videoclip de Il Riso degli Stolti, brano che ha vinto la prima edizione del Premio Donida per la musica d'autore.
La canzone è una ballata in 6/8 dove l'impasto timbrico del violoncello con l'arpa, il glockenspiel e il vibrafono, accompagna l'ascoltatore nel breve viaggio verso un altrove onirico, in luoghi e spazi indefiniti.
Il brano fa parte dell’album “Ventiquattro fotogrammi al secondo”, disco d’esordio del duo composto dal cantautore Antonello De Simone e dal compositore Angelo Beneduce.
Nell’album sono raccolte le canzoni che il duo partenopeo ha scritto, arrangiato e suonato dagli esordi a oggi, ripensate e proposte con un organico più ampio, “per dare forma a quella idea di suono e poetica che ci ha sempre accompagnato e benevolmente ossessionato”. Il titolo indica la frequenza dei fotogrammi che compongono le immagini filmiche. Esperienze e visioni, istantanee che scorrono come impresse su pellicola. Sono diventate dieci storie (più una bonus track dal vivo), nate nell’incontro della forma canzone – di matrice sia europea che americana – con la scrittura della musica da film.
Ogni brano dell’album è illustrato da un disegno di Adriana Papa, autrice anche della copertina.
Il suono si fonda su un nucleo acustico di chitarra, voce, pianoforte e violoncello, che ha caratterizzato in origine il primo esperimento sonoro, arricchendosi ora con una sezione ritmica e con l’espressività di un organico cameristico a tratti orchestrale. Il duo ama chiamarlo cantautorato cinematografico.
L’album è uscito per Psych Up Melodies e Trail Music Lab a maggio 2016, prodotto in parte in crowdfunding tramite la piattaforma Musicraiser.
Temi universali come la ricerca del sé, la frammentazione dell’io, l’incontro e la scoperta, le segrete corrispondenze, l’abisso e la magia dell’assurdo, raccontati nell’incanto indissolubile di musica e parole. In particolare, Qualcuno dice al caso è un piccolo valzer, nonostante il titolo del pezzo sia ispirato a un tango di Borges e Gardel. Una preghiera che si tramuta in un ballo d'ombre e di chiaroscuri, perfettamente rievocati dalle illustrazioni del videoclip.

Credits brano
Testo e musica: Il Riso degli Stolti
Antonello De Simone: voce e chitarra
Angelo Beneduce: pianoforte e glockenspiel
Pasquale Benincasa: batteria e vibrafono
Costantino Rubini: contrabbasso
Marianna Sinagra: violoncello
Gianluca Rovinello: arpa
Credits video
soggetto: Dario Falconi e Il Riso degli Stolti
illustrazioni: Carmelo Zagaria
animazioni-montaggio-postproduzione: Annarita Calligaris; Laura Sammati; Ivana Verze
Si ringrazia: Christophe Calissoni; Scuola italiana di Comix; Mad Entertainment
Sitografia
Facebook: https://www.facebook.com/ilrisodeglistolti/?fref=ts 
Sito internet: http://www.ilrisodeglistolti.com/ 
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCTEf9QWv0BXl6WRgx4hK4oAv 


BIOGRAFIA
Il Riso degli Stolti sono Antonello De Simone e Angelo Beneduce.Il progetto nasce  a Napoli nel 2006. L’ironia del nome si lega a un piatto a base di riso, buono da meritare un’identità, preparato in occasione della prima prova del duo. Un gioco di parole semiserio dietro la maschera profonda della risata.
Nell’aprile 2008 sono finalisti regionali al concorso per artisti emergenti MArteLive. Nel maggio 2009 sono vincitori assoluti del Premio Donida, in ricordo del compositore Carlo Donida Labati e ottengono un contratto di edizione con la Universal per la canzone “Qualcuno dice al caso”. Nel settembre 2009 sono tra le band selezionate per esibirsi nella manifestazione Tube Station, in alcune stazioni della metropolitana di Roma, evento seguito dall’emittente MTV. Nel novembre 2009 sono tra i vincitori del concorso KeepOn e si esibiscono in rappresentanza della propria regione al MEI (Meeting Etichette Indipendenti) di Faenza. Nel 2011 il progetto si prende una pausa per favorire percorsi di ricerca individuali. Nella primavera del 2014 il duo riprende i lavori interrotti in vista della registrazione dell’album d’esordio, “Ventiquattro fotogrammi al secondo”.

Qualcuno dice al caso è un piccolo valzer, nonostante il titolo del pezzo sia ispirato a un tango di Borges e Gardel. Una preghiera che si tramuta in un ballo d'ombre e di chiaroscuri, perfettamente rievocati dalle illustrazioni del videoclip.