Horror Rurale – Quattro incubi ruspanti, di Christian Sartirana
È il nome della raccolta di quattro storie ad opera di Sartirana e distribuite in formato audio da Vizi Editore.
Quest’ultima è una giovane realtà che dal 2019 si affaccia nel mondo dell’editoria digitale. Realizzano Audio documentari, Audiolibri e Audiodrammi originali oppure riproponendo grandi classici con l’ausilio di professionisti del settore.
Le storie di cui andrò a narrarvi sono state lette e interpretate da
Librinpillole e Elisa Giorgio. Dico interpretate non a caso, in quanto vi è una vera e propria messa in scena con tanto di musica ad hoc ed effetti sonori realizzati ad arte che vi permette di immergervi completamente all’interno della narrazione, portandovi un livello oltre la semplice esperienza.
Tutte le storie sono narrate in prima persona, divise in cinque capitoli, con il protagonista che si rivolge direttamente a un interlocutore, spiegando gli eventi che ha vissuto. Lo stile di Sartirana si caratterizza per un linguaggio crudo e tagliente, spesso venato di gergo locale, ma capace di virare verso un registro aulico e ricercato quando richiesto dalla narrazione o dall’atmosfera.
L’ambientazione è radicata nella campagna piemontese, elemento centrale di tutte le storie, che intrecciano i temi del folclore locale con quelli dell’orrore rurale. La natura, nella sua dimensione più aspra e incontaminata, è protagonista e al contempo antagonista, rappresentando una forza indomita e primordiale che sovrasta l’uomo e le sue costruzioni.
Una dicotomia che emerge è quella tra natura e cemento: da un lato, la ruralità con i suoi ritmi lenti, i misteri e i legami con un passato arcaico; dall’altro, la modernità urbana, vista con un certo scetticismo o addirittura con ostilità. Il male che serpeggia nelle storie sembra essere saldamente ancorato a un passato arretrato, mentre l’evoluzione della cultura umana appare come un elemento distante, quasi inefficace nel contrastarlo. Questa tensione sottolinea una visione in cui il progresso non cancella i demoni del passato, ma li nasconde o li trasforma, lasciandoli pronti a riaffiorare.
Adesso passiamo ai racconti:
Nella vigna della durata di 33,21 minuti è la storia di un campagnolo fermo ad una mentalità arcaica, si presenta subito con un racconto che già dai primi minuti ti fa percepire che saremo trascinati in un orrore folcloristico. Racconta la storia di questo ragazzo che si trova a passare vicino a questa vigna la cui famiglia gestore ha un passato alquanto strano. Già il nome La vigna dei masoero viene sottolineato dal narratore e l’abile voce narrante ci fa già percepire qualcosa. Vengono citati alcuni luoghi che tutt’oggi rappresentano leggende e miti locali.
Nella pancia della scrofa, della durata di 78,82 minuti, racconta la storia di un nonno che, durante una sessione di ricerca del tartufo in compagnia del nipote, inizia a narrargli una storia di paura. Si tratta della vicenda di Fulvio Mossi, il classico tipo di città che decide di trasferirsi a vivere in campagna. Un uomo strano, che sviluppa una particolare ossessione per il modo in cui trascorrere il tempo, e che finirà per incrociare il suo destino con una macabra leggenda locale.
Il nido della masca, della durata di 64,66 minuti inizia ricordandomi la Dichiarazione di Randolph Carter di HPL, ma con vibes decisamente più moderne. Incomincia con un interrogatorio da parte di uno psicologo al prigioniero su alcuni fatti avvenuti. Il protagonista ovviamente è il carcerato, che fa la sua confessione in cui viene sviluppato il mito della Masca; il termine che indica la strega del folclore piemontese. Il finale decisamente inaspettato.
Il Mostro, della durata di 81,59 minuti invece tratta la storia di un contadino che parla ad uno sfascia carrozze della sua storia tragica e collegata a questo trattore che, a suo dire, è posseduto da uno spirito maligno. In questo racconto invece ho avuto delle forti vibes Kingiane e fino all’ultimo mi ha tenuto attaccato e curioso di scoprire come sarebbe finita.
In conclusione il connubio tra buona scrittura, sapienza del narrare vocalmente e l’utilizzo di ottimi effetti possono, specie su racconti brevi, trascinare l’ascoltatore in un vortice di orrore vivido e intenso.
L’AUTORE:
Christian Sartirana è nato a Casale Monferrato, in Piemonte, nel 1983, ma è cresciuto nell’entroterra siciliano. Dopo aver lavorato a lungo come commerciante di libri antichi e restauratore, dal 2020 si dedica all’editoria a tempo pieno. Autore di narrativa, podcast e sceneggiature, nonché curatore ed editor specializzato in horror fiction, è una delle voci più apprezzate della corrente letteraria del Gotico piemontese.
Horror Rurale: 4 incubi ruspanti
Autore: Christian Sartirana
Editore: Vizi Editore
Minutaggio: 4 ore e 7 minuti
SKU: 9791255300052
Costo: 9,99 – Accessibile da Gplay o Audible
A cura di Flavio Deri
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