Second Life dei Dragonhammer

Un album solido, vario ma fatto col cuore

Disco che non può mancare nella collezione dei metallari avvezzi al power classico

DRAGONHAMMER "Second Life"
Full-length, My Kingdom Music (2022)


Parliamo di una formazione storica del power metal italiano, ovvero i Dragonhammer e del loro ultimo album in studio, Second Life. Quando si parla di band italiane che hanno lasciato un segno si citano spesso band come Lacuna Coil o Rhapsody Of Fire, ma non si può non considerare l'importanza storica di questa band romana, che ha all'attivo cinque album, uno più bello dell'altro, e dove la formazione ha proceduto con l'evolvere il proprio stile, ma sempre rimanendo negli argini del più puro heavy/power metal di scuola europea.
Band come i già citati Rhapsody Of Fire sono sicuramente presenti nei solchi di questo Second Life, soprattutto per un approccio lievemente sinfonico che accomuna queste due band. L'unione tra parti veloci e in doppia cassa e orchestrazioni riporta indietro con la memoria, quando questo stile di musica esplose alla fine degli anni Novanta. Episodi ficcanti e trascinanti come Kingdom of the GhostsSickness DivineSecond Life o Into the Warrior’s Mind sono la quintessenza del power-speed metal classico e cattureranno l'attenzione dei fan di questo stile immortale.

La band comunque aggiunge varietà nell'album, non è tutto un susseguirsi di velocità e doppia cassa. Ci sono brani più articolati e "pensati", come Shattering Hope, che ha una evoluzione particolare, dove possiamo forse trovarci tutti gli elementi del disco, da parti di batteria in blast beat, ad altre più cadenzate. E poi ci sono le classiche canzoni super melodiche e cadenzate: Fallen BrotherThe Rising sono ottime composizioni, con il pregio di porsi nei punti giusti della traclklist, per poi far riprendere alla band e all'ascoltatore il fiato necessario per ributtarsi nelle solite scorribande veloci ed epiche (presenti anche rimandi ai classici Manowar o Virgin Steele con mid tempo rocciosi ed evocativi).

Second Life è insomma un album solido, vario ma fatto col cuore. Non suona affatto freddo e artefatto, si sente che la band ama quello che suona e che non vuole per forza stupire con chissà quali innovazioni. Questa volontà precisa di proporre uno stile "antico" ha però dato i suoi frutti, grazie a una competenza da parte di tutta la formazione incredibile. Il disco a mio avviso non può mancare nella collezione dei metallari avvezzi al power classico, epico e con liriche fantasy. Masterpiece!

Tracklist:
  1. Prelude to Conquest
  2. Kingdom of the Ghosts
  3. Diamond of Peace
  4. Into the Warrior’s Mind
  5. Shattering Hope
  6. Fallen Brother
  7. Sickness Divine
  8. The Rising
  9. Silver Feathers
  10. Second Life
  11. Ending Legacy


Line-up:
  • Gae Amodio: Bass
  • Giulio Cattivera: Keyboards, Vocals (backing), Orchestrations, Lyrics, Songwriting, Vocals (choirs)
  • Flavio Cicconi: Guitars, Lyrics, Songwriting
  • Alessandro Mancini: Guitars, Orchestrations, Songwriting
  • Marco Berrettoni: Drums
  • Mattia Fagiolo: Vocals, Lyrics


A cura di Knife




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