Per la prima volta in traduzione integrale
Un volume che riporta in Italia uno degli autori più singolari della narrativa weird
A cura di Jacopo Corazza e Gianluca Venditti
Con Jumbee - Zombi e altri orrori del Voodoo, Agenzia Alcatraz arricchisce la collana La Biblioteca di Lovecraft, curata da Jacopo Corazza e Gianluca Venditti, con un volume che riporta finalmente in Italia uno degli autori più singolari e ingiustamente dimenticati della narrativa weird del primo Novecento: Henry S. Whitehead. Pubblicato originariamente nel 1944 dalla leggendaria Arkham House, Jumbee and Other Uncanny Tales viene ora proposto per la prima volta in traduzione integrale, corredato dalle illustrazioni che accompagnarono le prime edizioni dei racconti su Weird Tales e Adventure e Strange Tales of Mystery and Terror. L’edizione è aperta da un’introduzione di Pietro Guarriello, che mette in luce l’importanza di Whitehead nel panorama del fantastico e ne sottolinea il ruolo di ponte tra la tradizione lovecraftiana e una sensibilità più umana e antropologica, radicata nell’osservazione delle culture e dei rituali delle isole caraibiche.
Whitehead (1882–1932), diacono episcopale e laureato ad Harvard, visse per diversi anni nelle Indie Occidentali Danesi, oggi Isole Vergini. Da quell’esperienza nacquero le storie di Jumbee, in cui l’autore trasforma le credenze popolari, il voodoo e il culto dei morti in una materia narrativa vibrante e misteriosa. L’orrore di Whitehead non nasce dal mostruoso ma dall’invisibile, da tutto ciò che la ragione non riesce a spiegare e che continua a muoversi ai margini del reale. Molti dei racconti sono narrati da Gerard Canevin, alter ego dello scrittore, residente nelle Antille e osservatore di eventi straordinari. Canevin, insieme al suo servitore Stephen Penn e al dottor Pelletier, è una figura di mediazione: ascolta, indaga, cerca di comprendere. Attraverso il suo sguardo, Whitehead costruisce un universo dove il soprannaturale si intreccia alla vita quotidiana e la superstizione convive con la fede.
La raccolta comprende quattordici racconti, tra i quali Jumbee, che dà il titolo al volume, storia di fantasmi e lupi mannari ambientata nelle notti caraibiche. In Cassius il terrore si sviluppa con intensità crescente, mentre Tancrède il nero racconta una vendetta che si compie oltre la morte. Le ombre gioca sul non detto e sul peso delle credenze, Erba dolce intreccia magia voodoo e passione, e La bestia nera affonda in un culto di serpenti e oscurità. In Sette giri della corda del boia troviamo pirati e maledizioni, L’uomo dell’albero rende omaggio alla natura e alle tradizioni locali, e Morte di un Dio racconta la decadenza di un culto arcaico. La signora Lorriquer esplora il tema della doppia personalità, I tamburi della collina evoca un incubo sonoro ispirato a eventi reali, La proiezione di Armand Dubois segue la vicenda di una donna perseguitata da un jumbee, Le labbra narra la maledizione di un capitano di nave negriera, mentre Il camino chiude il volume con una storia di fantasmi e vendetta ambientata nel Sud degli Stati Uniti.
La prosa di Whitehead è misurata, attenta al ritmo e alle sfumature dell’atmosfera. Più che suscitare spavento immediato, i suoi racconti costruiscono un senso di inquietudine lenta e persistente, in cui la soglia fra vita e aldilà sembra assottigliarsi fino a scomparire. Non stupisce che H.P. Lovecraft lo stimasse profondamente e lo considerasse un compagno di scrittura: entrambi condividevano la convinzione che l’orrore nasca dall’ignoto e che il soprannaturale sia, in fondo, un’altra forma di conoscenza.
Con questa pubblicazione, La Biblioteca di Lovecraft conferma la sua importanza come spazio di riscoperta e valorizzazione dei maestri dimenticati del weird. Jumbee e altri racconti del mistero è un volume curato con grande attenzione, che restituisce alla voce di Henry S. Whitehead il posto che merita nella storia del fantastico: un autore capace di fondere il mistero, la fede e la paura in un’unica, ipnotica visione del mondo.
L’AUTORE
Henry S. Whitehead (1882-1932), autore americano noto per racconti weird spesso ambientati nei Caraibi, fu per diversi anni arcidiacono della Chiesa episcopale nelle Isole Vergini, e questa esperienza gli consentì di ispirarsi alle leggende locali ascoltate direttamente dagli isolani, e di permeare le proprie storie di folclore voodoo.
Pubblicò principalmente su riviste pulp come Weird Talese Adventure, e le opere principali per riscoprirne la narrativa breve sono le due antologie postume Jumbee and Other Uncanny Tales (1944) e West India Lights (1946).
Jumbee - Zombi e altri orrori del Voodoo
Autore: Henry S. Whitehead
Curatori: Jacopo Corazza e Gianluca Venditti
Traduzione: Francesco Vitellini e Marta Suardi
Prefazione: Pietro Guarriello
Collana: La Biblioteca di Lovecraft
Editore: Agenzia Alcatraz
Anno: 2025
Pagine: 560
Dimensioni: 12.2 x 4.3 x 19 cm
ISBN: 978-8885772663
Costo: 25,00 €
A cura di Cesare Buttaboni
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