Emozioni in Jazz
Glauco di Sabatino racconta la passione per la batteria e l’amore per un genere musicale che torna in auge.
Glauco di Sabatino racconta la passione per la batteria e l’amore per un genere musicale che torna in auge.
La
musica trasmette messaggi più o meno complessi, diverse emozioni. Da
sempre ha accompagnato sentimenti, ideali e speranze di intere
generazioni. In ogni suono non si cerca solo un momento di svago, ma un
modo di essere e in tal senso generi musicali diversi hanno inciso con
le loro caratteristiche in molti aspetti della cultura del nostro tempo.
Oggi dire Jazz vuol dire evidenziare un reale intreccio di combinazioni
di diverse civiltà, dalle quali si sono sviluppate nuove forme di
espressività musicali destinate a cambiare la storia della musica. Il
Jazz è una musica dalle caratteristiche originali, ha raccolto sempre
molti consensi anche su territorio di provincia, ce lo confermano con
una esibizione live i tre cultori della musica di grande talento e di
grande forza comunicativa che compongono il “Mark Trio” che di recente
ha accompagnato le serate in noti club abruzzesi. Il trio suona insieme
da due anni e ha saputo fondere sonorità pop con la musica jazz
attraverso uno stile assolutamente personale. È composto da Glauco Di
Sabatino (batteria), Cristiano Vetuschi (chitarra) e Anchise Vetuschi
(basso).
Ed è proprio il batterista del Mark Trio, Glauco Di Sabatino, il nostro speciale interlocutore. Figlio d’arte (papà Vincenzo è un pianista e suo fratello Paolo è pianista internazionale e docente alla cattedra “Jazz” al Conservatorio di Perugia), anche Glauco ha studiato pianoforte per poi “convertirsi” alle percussioni.
Ed è proprio il batterista del Mark Trio, Glauco Di Sabatino, il nostro speciale interlocutore. Figlio d’arte (papà Vincenzo è un pianista e suo fratello Paolo è pianista internazionale e docente alla cattedra “Jazz” al Conservatorio di Perugia), anche Glauco ha studiato pianoforte per poi “convertirsi” alle percussioni.
Come nasce la tua passione per la batteria?
La passione per la batteria arriva per gioco. Inizio da autodidatta. Dopo la gavetta con alcuni gruppi locali in giro per l’Abruzzo, arriva la mia prima esperienza importante di tutto rispetto con Goran Kuzminac, cantautore e chitarrista italiano, di origine serba, famoso per aver sviluppato un’ affascinante tecnica con la chitarra di finger-picking.
La passione per la batteria arriva per gioco. Inizio da autodidatta. Dopo la gavetta con alcuni gruppi locali in giro per l’Abruzzo, arriva la mia prima esperienza importante di tutto rispetto con Goran Kuzminac, cantautore e chitarrista italiano, di origine serba, famoso per aver sviluppato un’ affascinante tecnica con la chitarra di finger-picking.
In che modo hai conosciuto Goran Kuzminac?
Lo conosco per caso tramite un impresario comune, Nino Di Berardino. Goran, cercava una band e dal nostro incontro è nata l’idea di collaborazione (che dura tutt’ora); ho registrato con lui il suo ultimo disco, prossimamente avremo una collaborazione in studio.
Lo conosco per caso tramite un impresario comune, Nino Di Berardino. Goran, cercava una band e dal nostro incontro è nata l’idea di collaborazione (che dura tutt’ora); ho registrato con lui il suo ultimo disco, prossimamente avremo una collaborazione in studio.
Insegni? Che tipo di didattica segui?Sono
docente di batteria in tre scuole: una marchigiana, il “TAM” di Fermo,
all’ “Accademia dello Spettacolo” di Alba Adriatica e in una scuola
aperta quest’anno che si chiama “Musica Hdemia”, di Roseto degli
Abruzzi. I miei insegnamenti partono dagli studi di base che riguardano
la conoscenza delle note classiche fino all’impostazione corretta dello
strumento. Provengo dal genere rock, ma ho conosciuto altri mondi e
generi musicali grazie anche alla collaborazione con mio fratello Paolo
Di Sabatino, il quale, ha avuto molto successo dopo aver collaborato con
Antonella Ruggiero che lo ha portato a Sanremo.
Chi sono i batteristi a cui ti ispiri?Coloro che mi hanno ispirato sono; Steward Copeland (batterista dei Police) e Jeff Porcaro, (batterista statunitense dei Toto). Per quanto riguarda gli insegnamenti di vita, Christian Meyer, (batterista del gruppo Elio e le Storie Tese). Con Meyer sono cresciuto vedendolo lavorare e attingendo alla sua professionalità e alla sua dedizione a questo lavoro.
Hai suonato con artisti famosi a livello internazionale: quali, tra questi, ti ha lasciato il segno?Senza dubbio Antonella Ruggiero (voce indimenticabile dei Matia Bazar).
Dal punto di vista professionale la Ruggiero è stata una conoscenza
gratificante. La ritengo un’artista con la “A” maiuscola e di grande
caratura. Attualmente sostituisco un suo musicista e la seguo nei suoi
concerti. Suonare per Antonella Ruggiero è l’esperienza più intensa che
abbia mai fatto.
Progetti futuri?In febbraio sono iniziate le prove a Piacenza per una tournée estiva con shining stars
che è un tributo nazionale agli Heart Wind and Fire. Insieme con mio
fratello Paolo sto registrando un disco di musiche di Gardel con la
partecipazione di Michele Placido, Caterina Vertova e Paola Turci. In
marzo inizierà la nostra tournée. Suoneremo nei migliori Jazz Club
italiani con i “Sinthesis Trio” di Paolo Di Sabatino.
Sito ufficiale di Glauco di Sabatino: www.glaucodisabatino.it
a cura di Carina Spurio