Miglior film d’animazione al Mainichi Film Concours e ai Japanese Academy Awards nel 2010, Summer Wars
è indubbiamente uno dei migliori prodotti nel panorama dell’ animazione
giapponese degli ultimi dieci anni. Regia di Mamoru Hosoda, personaggio
non proprio noto ai più, che da un suo precedente film sui celebri
Digimon (ovvero Our War Game), ma soprattutto dal mitico capostipite statunitense Wargames – Giochi di guerra (Wargames,
1983) ha preso ben più di uno spunto per l’avvincente trama con
protagonista il giovane Keiji. Una vicenda entusiasmante, in costante
in equilibrio tra realtà virtuale e realtà “reale”, due dimensioni che,
più che accostarsi, non smettono mai di compenetrare durante le quasi
due ore di spettacolo. Un’avventura che diventa ovviamente l’ennesima
occasione per riflettere sul ruolo della tecnologia nella vita di tutti i
giorni, tema da sempre molto caro ai Giapponesi i quali, non poche
volte, hanno espresso, attraverso il cinema, un atteggiamento non poco
critico a riguardo (Otomo e Oshii su tutti). Una tecnologia che rischia
sempre di sfuggire al controllo degli uomini e che in questo film, dato
il “campo d’azione” virtuale, diventa ancora più pericolosa proprio a
causa della sua inconsistenza. Ma è proprio qui che avviene il corto
circuito: una tecnologia inconsistente che però ha effetti molto pesanti
nella vita vera (l’apparecchio per monitorare il cuore della nonna; il
satellite che rischia di precipitare sulla centrale nucleare; le
comunicazioni impazzite). Hosoda riesce a bilanciare tutti gli elementi
con maestria, passando dalla commedia, al romanticismo al
cyber-poliziesco con disinvoltura ed estrema eleganza. Un finale
splendido, pieno di tensione e altamente rischioso per tutti quelli con
la lacrima facile.
Giudizio: ottimo.
Di seguito il trailer originale con sottotitoli in italiano: