Summer Wars di Mamoru Hosoda

Il giovane Kenji Koiso è un timido studente liceale con un talento fuori dal comune per la matematica. Quando la bella Natsuki Shinohara, la ragazza più popolare della scuola, gli propone, come lavoro estivo, di aiutarla nella preparazione dei festeggiamenti per il novantesimo compleanno di sua nonna, Keiji accetta nonostante una prima incertezza (complice anche la cotta che si è preso da tempo per la compagna). Una volta arrivato nell’imponente residenza Shinohara, Keiji conosce la nonna di Nastuki insieme agli altri strambi suoi parenti e, proprio mentre sta facendo la conoscenza dell’anziana signora, scopre in cosa consiste veramente il suo “lavoro estivo” dopo un’affermazione inequivocabile della sua giovane amica: fingere, cioè, di essere il fidanzato di Natsuki. La notte successiva, ancora scombussolato da tutti questi turbolenti eventi Keiji riceve un SMS misterioso con uno strano codice numerico. Da buon genio della matematica riesce istintivamente a risolverlo, senza sapere però che, così facendo, consente a un potentissimo hacker di irrompere nel sistema informatico di OZ. Dato che moltissime persone e altrettante società e aziende si appoggiano al server per la gestione dei loro dati informatici, tutto il Giappone cade nel caos più assoluto, seguito ben presto da molti altri paesi. La vera catastrofe, però, si profila immediatamente dopo, quando tutti i sistemi GPS satellitari iniziano a saltare uno dopo l’altro, mettendo a serio rischio il funzionamento del pilota automatico di una sonda spaziale giapponese al rientro sulla Terra, che inizia pericolosamente a puntare una centrale nucleare come luogo di atterraggio. Sarà compito di Keiji, con l’aiuto prezioso di tutta la famiglia Shinohara (e in particolare del giovanissimo mago del computer Kazuma) cercare di fermare il malvagio hacker in una battaglia all’ultimo sangue combattuta da tutti in rete.

Miglior film d’animazione al Mainichi Film Concours e ai Japanese Academy Awards nel 2010, Summer Wars è indubbiamente uno dei migliori prodotti nel panorama dell’ animazione giapponese degli ultimi dieci anni. Regia di Mamoru Hosoda, personaggio non proprio noto ai più, che da un suo precedente film sui celebri Digimon (ovvero Our War Game), ma soprattutto dal mitico capostipite statunitense Wargames – Giochi di guerra (Wargames, 1983) ha preso ben più di uno spunto per l’avvincente trama con protagonista il giovane Keiji. Una vicenda entusiasmante, in costante  in equilibrio tra realtà virtuale e realtà “reale”, due dimensioni che, più che accostarsi, non smettono mai di compenetrare durante le quasi due ore di spettacolo. Un’avventura che diventa ovviamente l’ennesima occasione per riflettere sul ruolo della tecnologia nella vita di tutti i giorni, tema da sempre molto caro ai Giapponesi i quali, non poche volte, hanno espresso, attraverso il cinema, un atteggiamento non poco critico a riguardo (Otomo e Oshii su tutti). Una tecnologia che rischia sempre di sfuggire al controllo degli uomini e che in questo film, dato il “campo d’azione” virtuale, diventa ancora più pericolosa proprio a causa della sua inconsistenza. Ma è proprio qui che avviene il corto circuito: una tecnologia inconsistente che però ha effetti molto pesanti nella vita vera (l’apparecchio per monitorare il cuore della nonna; il satellite che rischia di precipitare sulla centrale nucleare; le comunicazioni impazzite). Hosoda riesce a bilanciare tutti gli elementi con maestria, passando dalla commedia, al romanticismo al cyber-poliziesco con disinvoltura ed estrema eleganza. Un finale splendido, pieno di tensione e altamente rischioso per tutti quelli con la lacrima facile.

Giudizio: ottimo.

Di seguito il trailer originale con sottotitoli in italiano: