Il golem di Frank Graegorius

Frank Graegorius è considerato un autentico genio della Letteratura Nera. Uomo eccezionalmente colto, dotato di una sensibilità quasi medianica. Possedeva una biblioteca comprendente 6.000 libri di Occultismo e Scienze Psichiche; e inoltre una collezione di rarissimi grimoires (libri di magia medievale) reperiti nei vari Paesi del mondo.
Dai suoi innumerevoli viaggi in Scozia e Boemia, Frank Graegorius ha raccolto leggende, cronache di avvenimenti misteriosi; ha vissuto esperienze insolite, a volte piacevoli, a volte terribili e pericolose. Lo scrittore ha stretto amicizia con personaggi enigmatici: medium, veggenti, occultisti, fattucchiere, sciamani, zigani, stregoni…
Durante la sua vita Frank Graegorius ha scritto oltre 100 romanzi neri, gialli e poi saggi di psicologia e raccolte di poesie. Nei suoi racconti si ode il vento fischiare nelle brughiere, fra il  crepitio dei fuochi di torba. E si sentono le cantilene stregonesche sussurrate dalle vecchie megere davanti alle bamboline di cera…
Nelle sue pagine vivono i sentimenti estremi, le passioni profonde dell’anima, gli oscuri turbamenti dell’eros, l’inquietudine, l’ansia.
La sua prosa ipnotizza il lettore con descrizioni visionarie e paure ancestrali verso l’ignoto.
I suoi capolavori del  terrore sono: I sussurri delle streghe (The witches’ whispers), Sudario nuziale (Anxiety), Il castello delle rose nere (The black roses), L'organo dei morti (Die totenorgel) , La campana di satana (Ingeborg und der monk).
Nel Golem di Graegorius c’è orrore e bellezza; in questo straordinario romanzo serpeggia l’ansia, vibrano erotismo e paura ed è presente tutto il terribile mistero dell’Esistenza.
Una antica cittadina della Boemia, sui monti Tatra. Un ambiente suggestivo per antichità e tradizioni.
In questo luogo intessuto di folklore fra czardas (danze ungheresi) e riti magici, un uomo subisce paurose avventure sospese fra realtà e incubo.
Formule cabalistiche e amori stregati; lumi vacillanti e terribili visioni simboliche… I fatti si susseguono con ritmo incalzante, spasmodico. Le passioni dell’anima si scatenano e le forze delle tenebre sembrano annientare ogni cosa.
Trascorsa la notte, l’alba con la sua luce lattea metterà in fuga i fantasmi della paura e ritornerà a fluire la vita.
Solo Frank Graegorius poteva scrivere una storia come questa. Perché solo lui sa trasportarci in quei magici mondi dove amore e morte, dove realtà ed illusione ci lasciano impauriti e stupefatti.
   
LA TRAMA
Jan Hodza giovane procuratore legale di Praga, si reca a Poldice sui Monti Tatra in Boemia, perché un cliente vuole vendere la sua proprietà.
All’arrivo a Poldice, di sera in compagnia di Milan un contrabbandiere, succedono avvenimenti drammatici. La natura è solenne, il paese sembra dimenticato dal tempo. Gli abitanti sono schiavi di antiche superstizioni, alimentate anche dagli zigani, e covano un odio profondo per il cliente del Procuratore: Simeon Goldstein è un vecchio ebreo, jeratico, studioso di Ermetismo e Cabala.
Nella sua antica dimora Jan conosce Masha, la nipote del vecchio e resta affascinato dalla sua bellezza. É un incontro karmico che sembra destinato dall’eternità. La ragazza rivela a Jan che suo nonno ha modellato un Golem nella grotta sotto le fondamenta della casa. Il Golem, un mostro di argilla che prende vita da misteriose formule magiche e ingigantisce con le passioni incontrollate dell’Umanità.
Poco dopo Jan incontra Kadrina, la regina degli zigani, che lo invita alla festa nel loro accampamento.
Quella notte, al bagliore dei fuochi e al suono dei violini, durante una danza selvaggiamente voluttuosa, Jan si innamora di Lelia, la figlia della Regina e la fa sua.
Adesso Kadrina si finge indignata, ricatta il giovane perché vuole che sposi Lelia. Jan rifiuta e viene fatto prigioniero dagli zigani.
Ma viene liberato da Milan che lo conduce al sicuro nel castello in cima alla collina, e dopo ore di incubo riporta Jan in motocicletta giù a Poldice.
Il paese è in subbuglio. Gli uomini radunati al Gotto d’Oro hanno deciso di ammazzare il vecchio Goldstein e sua nipote Masha ritenuti colpevoli di avere affatturato il giovane Dmitri. Jan offre a Milan 1000 Corone se lo aiuterà a salvare il vecchio e sua nipote.
Ma Goldstein non vuole abbandonare la sua dimora. Allora Jan e Masha vanno a rifugiarsi nella decrepita casa di Milan il contrabbandiere.
Il subbuglio in paese aumenta ancora di più. La folla inferocita ammazza il Borgomastro, assalta il palazzo di Simeon Goldstein. Nel frattempo Milan tradisce Jan e Masha e consegna i due giovani agli zigani.
A questo punto il Golem, il mostro gonfio della violenza, della malvagità e della crudeltà degli uomini, incomincia la sua opera di distruzione.
Romanzo possente denso di folklore, suspense e atmosfera, superiore perfino al Golem di Gustav Meyrink.
L’Autore Frank Graegorius pseudonimo del Dott. Libero Samale (1914-1985) di Roma, è un ispirato. La sua prosa è ipnotica, fatta di descrizioni visionarie e sensazioni al limite dell’umano.
Copertina del Pittore Mario Caria di Roma. Un uomo terrorizzato fra un sudario e una candela accesa.
Ristampato con la mia introduzione nel 2005: Frank Graegorius Sinfonia del terrore Greco e Greco Editore Milano.
        
SCHEDA
Il golem
Autore: Frank Graegorius
Editore: ERP Roma
Collana: Racconti di Dracula, prima serie, N.42
Edizione: Aprile 1963, pocket, pagine 126, Lire 150
     
a cura di Sergio Bissoli