La redazione GHoST segnala Il buio nel cuore, il romanzo d'esordio di Silvia Bertozzi edito da Fernandel Edizioni che narra di una ragazzina affetta da gravi problemi di salute, per i quali i medici non riescono a formulare una diagnosi. Una madre psicologicamente disturbata che nasconde un segreto. Una “colpa” alimentata da incubi, rancori e superstizioni. Nella vita dell’adolescente Gaia si alternano buio e luce, le giornate sono sempre in bilico tra sogno e realtà. Unica via di fuga sembra essere l’amicizia di Emma e Angelica - bellissime e solari, tanto diverse da lei - e il tormentato amore per Jacopo, un ragazzo sbruffone e dalla forte spinta autodistruttiva. Ma tutto ciò non le basterà, perché il carico di dolore che Gaia deve portare è troppo pesante.
Vent’anni dopo, abbandonata ogni cosa per rifugiarsi in una villa immersa nel bosco, Gaia è ancora una ragazzina impaurita e sola, in balia di un mondo visionario che continua a tormentarla...
Il buio nel cuore è un thriller psicologico dalle atmosfere gotiche scoperto dal giallista Eraldo Baldini, che per primo ha letto il testo, ne ha colto il valore e ha insistito con la Fernandel perché lo leggesse.
Un romanzo sul rapporto avvelenato fra madre e figlia, sul desiderio di vendetta, sul bisogno di essere salvati.
Il buio nel cuore, Anno: 2016, Pagine: 204, Codice ISBN: 978-88-9860-539-2,
Collana: Fernandel, Editore: Fernandel Edizioni.
UN ASSAGGIO DEL LIBRO
Ancora quell’incubo.
Arrivava sempre alla stessa ora, tenace come un gatto affamato. Si appoggiava pesante sul suo petto e lei sentiva la nausea strizzarle lo stomaco. Allora apriva gli occhi e subito la ghermiva un vento livido, come un sospiro di brina. Impaurita, afferrava le lenzuola, se le avvolgeva attorno ai fianchi e inspirava forte cercando di opporsi a quel fosco malessere che nuotava sotto pelle e non dava tregua.
Tuttavia lo sapeva troppo bene, ormai: non si era svegliata, era solo un’illusione. Se ne stava ancora lì, dentro il suo sogno appiccicoso. Girava la testa, lentamente, sperando ogni volta di non vederla. Invece quella occupava tutto il suo campo visivo, si gonfiava come una medusa scura dentro la stanza fino a sfiorarne le pareti.
Era solo una sedia a dondolo, dopotutto. Un oggetto ruvido e antico che odorava di legno fradicio, di vecchie cantine polverose. Eppure lei ne era terrorizzata.
Mentre cercava di respirare, mentre il sudore si cristallizzava in una patina ghiacciata, la sedia a dondolo cominciava a oscillare. Crick crack, crick crack, crick crack. Distendeva le lunghe gambe arcuate e le graffiava gli occhi, aprendosi un varco nella sua testa. Poi si accucciava lì, cattiva, sbocconcellava i suoi pensieri confusi e la faceva vomitare.
Al risveglio, prima di andare a scuola, Gaia rifaceva il letto e infilava veloce le lenzuola nella lavatrice.
Arrivava sempre alla stessa ora, tenace come un gatto affamato. Si appoggiava pesante sul suo petto e lei sentiva la nausea strizzarle lo stomaco. Allora apriva gli occhi e subito la ghermiva un vento livido, come un sospiro di brina. Impaurita, afferrava le lenzuola, se le avvolgeva attorno ai fianchi e inspirava forte cercando di opporsi a quel fosco malessere che nuotava sotto pelle e non dava tregua.
Tuttavia lo sapeva troppo bene, ormai: non si era svegliata, era solo un’illusione. Se ne stava ancora lì, dentro il suo sogno appiccicoso. Girava la testa, lentamente, sperando ogni volta di non vederla. Invece quella occupava tutto il suo campo visivo, si gonfiava come una medusa scura dentro la stanza fino a sfiorarne le pareti.
Era solo una sedia a dondolo, dopotutto. Un oggetto ruvido e antico che odorava di legno fradicio, di vecchie cantine polverose. Eppure lei ne era terrorizzata.
Mentre cercava di respirare, mentre il sudore si cristallizzava in una patina ghiacciata, la sedia a dondolo cominciava a oscillare. Crick crack, crick crack, crick crack. Distendeva le lunghe gambe arcuate e le graffiava gli occhi, aprendosi un varco nella sua testa. Poi si accucciava lì, cattiva, sbocconcellava i suoi pensieri confusi e la faceva vomitare.
Al risveglio, prima di andare a scuola, Gaia rifaceva il letto e infilava veloce le lenzuola nella lavatrice.
L'AUTRICE
Silvia Bertozzi è nata nel 1970 a Cesena, dove vive. Laureata in traduzione e interpretariato, lavora come traduttrice in una multinazionale del settore delle costruzioni. Sposata con una figlia, vive in campagna fra gatti, gazze e conigli. Il buio nel cuore è il suo primo libro.