Ha sconvolto e conquistato l’intero Ariston, durante i 15 minuti d’esibizione all’interno della seconda serata del Premio Tenco 2016. Non stupisce, quindi, che sia andato a
Gianluca Secco, artista scoperto e promosso dall’etichetta indipendente
MArteLabel, il Premio Tenco-NuovoImaie per la Miglior Interpretazione
2016, consegnatogli da Andrea Marco Ricci.
Gianluca Secco arriva sul palco dell’Ariston, dopo essersi fatto notare al “Tenco Ascolta”, lo scorso luglio. Candidato nel 2015 sezione “Miglior opera prima”, fortemente voluto dal direttore artistico Enrico de Angelis come ospite, che ne ha da subito riconosciuto il talento, Secco ha confermato le sue capacità e la sua originalità con una performance acclamata, ripetutamente, da tutto il pubblico presente in sala.
Il cantautore friulano ha regalato un one man show di spessore, unendo cantautorato, poesia e teatro; tutto scandito da una voce chiara, pulita, forte, che si sovrappone con l’utilizzo della loop station.
Secco ha portato in scena temi sociali della vita quotidiana, stimolando una riflessione seria sul momento storico in cui viviamo. Applauditissimo il monologo sull’Europa di ieri, quella del Muro di Berlino poi “abbattuto in nome della pace, dell’uguaglianza, dell’integrazione fra i popoli”; ritroviamo quello stesso muro oggi ma con una fisionomia diversa, liquida, quella del mare che “piange, prega e divora impercettibili gravità, resti di antiche civiltà”.
Il Tg3 nazionale ha dedicato uno spazio alla performance di Secco durante l’approfondimento sulla seconda serata del Premio Tenco.
La stampa lo ha definito “la perla” dello spettacolo, la “rivelazione tra gli artisti emergenti di quest’ultima edizione”; accostandolo a nomi come quello di Enzo Avitabile, come le due punte di diamante della seconda serata.
Nel 2015 esce per MArteLabel "Immobile", primo disco di Gianluca Secco, un lavoro ideato, realizzato e plasmato sulla voce, utilizzata in modi differenti tra narrazione, parti solistiche, corali e percussive, in cui si mescolano elementi di musica, poesia, teatro e canzone. Utilizzando fino a 21 parti vocali per uno stesso brano, il disco è un lavoro che va alla ricerca del tratto distintivo dell'autenticità lontano dalla perfezione tecnica in quanto ricerca di espressione della voce sul piano timbrico, strumentale ed espressivo.
Un album composto da dieci tracce dai titoli chiari, diretti, espliciti, in cui l'idea è quella di creare una doppia anima, quasi fosse un LP, ciascuno con le proprie atmosfere.
L'apertura affidata a "Grido" e alla seguente "Fame" pongono le basi per una costante crescita emotiva, tra i loop corali di "Voce" il blues intenso di "Ovest Boulevard" e gli esperimenti ritmici affidati all'esecuzione di "Immobile"
La seconda parte del disco diviene ora più intima, sussurrata, affidata a strumenti come il delicato flauto di "Lento" oppure alla sottile malinconia dell'organetto in "Sapone" traccia conclusiva del disco che sembra quasi proiettare l'ascoltatore in uno spettacolo da circo, un'immaginaria bolla di sapone che dolcemente continua ad ondeggiare nell'aria... Un disco che per carattere, stile e atteggiamento vuole essere e rimanere unico, irripetibile... Immobile!
LINK UTILI
Pagina ufficiale Facebook: www.facebook.com/GianlucaSeccoMusic
Canale ufficiale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCO4CuIqYqctcKxTg8o4LZMw
BIOGRAFIA
Gianluca Secco, nato in Friuli nel 1981, sin da bambino vive in diverse città d'Italia e dell'est Europa a contatto con le più svariate forme musicali che influenzano la sua attività di musicista e gli permettono un gran numero di collaborazioni con gruppi musicali delle scene underground.
Sul finire degli anni '90 nella provincia di Verona è la voce dei Dolcenera (band di estrazione post-rock, noise) con cui pubblica Stanze Spoglie. Collabora inoltre in veste di cantante e poli-strumentista con neXus (rock) e Lavoirlinge (stoner). Nel 2005 si trasferisce a Carpineto Romano, ed è la voce di SenzaEssenzA (hard rock). Con loro pubblica “Vivo Terra e Sangue” e calca importanti palchi del Lazio (Palarockness di Genzano, La Cantinaccia a Giulianello) e della Capitale (Jailbreack, Contestaccio, Alpheus). Nel 2008 finalisti per la regione Lazio al festival MarteLive.
Fin da principio è autore dei testi che canta e sempre nel 2008 pubblica “Postumi di un Passato” (edito per Aletti Editore), una raccolta di racconti visionari dal sapore surreale e ironico. Segue un periodo fitto di reading poetici e collaborazioni come fonico per festival Buskers.
Dal 2010 al 2012 è allievo presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio dove con Virginia Orsini affronta lo studio del canto Jazz. Dal 2012 al 2013 segue invece l'insegnante Susanna Mastini con la quale apprende nozioni di canto Lirico, per poi spostare la sua attenzione sull'uso strumentale della voce. È in questo periodo che inizia a dedicarsi completamente alla produzione di brani originali caratterizzati da arrangiamenti essenziali (per la maggior parte corali) in cui mescola elementi di Musica, Poesia, Teatro e Canzone. Prende forma “Voce” (suo primo spettacolo solista) che, presentato per la prima volta in Agosto 2013 ha toccato finora diverse regioni (Lazio, Abruzzo, Puglia e Marche) e vanta numerose date in locali, club, festival musicali, teatri, gallerie d'arte e festival di arti di strada.
È nel 2014 che Gianluca Secco decide di incidere alcuni dei brani che fanno parte dello spettacolo per farne il disco e il libro “Immobile”, pubblicato il 20 aprile 2015 per MArteLabel