Prima
opera importante dello scrittore e disegnatore giapponese, arrise al
suo autore il successo dopo alcuni anni che questi produceva fumetti.
Devilman
racconta dell'invasione della Terra da parte dei Demoni che erano i
suoi padroni prima dell'apparizione dell'uomo. Contro di loro si
scaglia Akira Fudo, che si lascia convincere dal suo amico Ryo Asuka
a fondersi col demone Amon del quale acquista i poteri. Akira ottiene
così la capacità di modificare il proprio corpo in un essere metà
uomo e metà demonio. Pur dotato di poteri infernali, Devilman
combatte i demoni conservando la ragione e la coscienza di un essere
umano.
L'immaginario
teratologico di Go Nagai, che fonde occidente e oriente, pur nella
naivetè del segno, non ha nulla da invidiare a quello di un Kirby o
di un Moebius degli inizi. I demoni hanno fattezze femminili o
maschili e le loro nudità antropomorfe e zoomorfe - ma che hanno anche aspetti vegetali e degli insetti - i loro corpi multiarti o che
si scompongono e ricompongono, risaltano sulla carta attraverso le
pennellate grezze, il contrasto bianco-bianco/nero-nero e l'uso del
tratteggio.
Riguardo
la tecnica grafica di Nagai è da notare anche l'uso accorto del
retino, della silhouette e dell'immagine in negativo.
La
stessa tecnica ovviamente è usata per raffigurare gli umani, che,
quando sono negativi assumono delle grottesche fattezze che li
accomunano ai demoni, come i teppisti che perseguitano Akira Sudo e
la sua amica Miki Makimura. Ma il male e il bene a volte si fondono
insieme andando così in una direzione antigouldiana. Infatti le
fattezze quasi angeliche di Ryo Asuka nascondono un uomo che non si
ferma davanti a niente pur di ottenere il proprio scopo (la creazione
dell'uomo diavolo, il Devilman) incluso il coinvolgimento di giovani
inconsapevoli in un sabba, attraverso un concerto rock e le sostanze
stupefacenti, e l'omicidio a sangue freddo degli stessi ragazzi
affinché il loro sangue richiami i demoni. La fusione di male e bene
ovviamente trova il suo apice nel protagonista, Akira Fudo, che si
unisce al demone Amon per combattere i demoni. Pur conservando
l'intelligenza e la coscienza di un uomo, tuttavia è sempre in
agguato il rischio che la natura demoniaca prevalga su quella umana e
che le modifiche caratteriali di Akira (veste trasandato, appare più
ardito con il gentil sesso, non si tira indietro davanti a una rissa)
diventino malvagità allo stato puro.
Le
emozioni dei protagonisti vengono rese manifeste senza pudore. Le
lacrime scorrono dai volti dei personaggi maschili, il sudore ricopre
le loro fronti, i lineamenti si deformano.
Gli
scontri tra Devilman e i demoni non lesinano la violenza estrema e il
dettaglio splatter (arti mozzati, decapitazioni, spruzzi di sangue
nero). Le scene d'azione sono caratterizzate da un montaggio serrato
che comprende tutte le possibili inquadrature, dal piano medio al
primo piano fino al primissimo piano dei volti e al dettaglio di arti
e artigli e dall'impaginazione irregolare e dinamica che rifiuta le strisce
orizzontali e verticali.
Nagai,
nei momenti di particolare drammaticità, ricorre a delle splash page
che spesso ritraggono primi piani dei demoni (incluso
Devilman/Amon/Akira) o anche solo dei loro visi.
Il
ritmo parola-immagine è incalzante, duro, privo di raffinatezze
grafico-letterarie. Aveva ragione da vendere il compianto Luigi
Bernardi, uno dei primi sdoganatori del manga in Italia, quando
paragonava la semplicità e la grettezza altamente dirette e
comunicative di alcuni fumetti giapponesi ai neri italiani degli anni
sessanta (Diabolik, Satanik, Kriminal e gli altri).
Go
Nagai fonde la cultura nipponica con il concetto di bene e male
cristiano-occidentale (L'opera che ha ispirato maggiormente il
mangaka è una Divina Commedia illustrata da Gustave Dorè, letta
durante l'infanzia.), che non esclude però le ambiguità già
citate.
Tra
le scene più impressionanti sono ancora da segnalare quelle della
violenza domestica provocate dai demoni che si impossessano di corpi
umani.
Davvero memorabili sono le sequenze caotiche e apocalittiche dell'attacco
finale sferrato dai demoni contro gli uomini in tutto il mondo.
Nagai si sofferma nel descrivere gli scontri che avvengono a Tokyo e
lo fa utilizzando un'impaginazione molto originale, quasi
anti-sequenziale, in cui l'ordine di lettura, apparentemente
disordinato, può essere scelto dal lettore.
E
non dimentichiamoci dell'erotismo di alcune sequenze, prevalentemente
che coinvolgono demoni e umani, alquanto hot per l'epoca. Inoltre
nell'opera ci sono accenni all'omosessualità, sia attraverso
l'attrazione omosessuale di Kyo Asuka per Akira Fudo, sia attraverso
le molestie di un demone donna ai danni di Miki Makimura.
Nagai
inoltre, nella seconda parte dell'opera fa riflettere sulla violenza
e il pregiudizio degli esseri umani, quando la paura dei demoni,
infiltratisi nella razza umana, genera una caccia alle streghe che fa
vittime tra gli stessi uomini.
Complessivamente
l'opera, pur non essendo tutti gli episodi allo stesso livello, è
una lettura davvero piacevole, intrigante e coinvolgente con un
sorprendente finale.
L'AUTORE
Kiyhioshi "Go" Nagai è nato a Wajima, in Giappone, il 6 settembre 1945 ed è considerato il più grande autore vivente di manga. Numerosi i personaggi da lui inventati e passati dalla carta all'animazione. I più importanti sono Mazinga Z, Il grande Mazinger, Jeeg Robot d'acciao, Goldrake, Getter Robot, Gaiking, Violence Jack e Devilman, da molti ritenuto il suo capolavoro.
Kiyhioshi "Go" Nagai è nato a Wajima, in Giappone, il 6 settembre 1945 ed è considerato il più grande autore vivente di manga. Numerosi i personaggi da lui inventati e passati dalla carta all'animazione. I più importanti sono Mazinga Z, Il grande Mazinger, Jeeg Robot d'acciao, Goldrake, Getter Robot, Gaiking, Violence Jack e Devilman, da molti ritenuto il suo capolavoro.
Nagai
esordì nel 1967 con Meakashi Porikiki, ma solo nel 1972 arrivò il
successo grazie a Devilman, subito amato dai giovani lettori
nipponici.
Dalle
avventure dell'uomo diavolo in poi la strada è stata tutta in salita
al punto che Nagai negli anni settanta aveva praticamente l'egemonia
dei manga e degli anime sui robot o rientranti nel genere horror.
I
suoi eroi, in particolare i robot, hanno avuto successo in tutto il
mondo generando uno straordinario indotto commerciale grazie agli
innumerevoli gadget prodotti.
Inoltre
Nagai ha fondato nel 1968 la Dynamic Production, società di
produzione fumettistiche.
Da
segnalare anche l'introduzione dell'erotismo nei manga grazie a serie
come Cute Honey e Scuola senza pudore.
Tra
le sue opere più recenti c'è anche la versione a fumetti della
Divina Commedia di Dante Alighieri.
Autore: Go Nagai
Editore: J-pop
Prezzo di copertina: € 39,99
a
cura di Luca Bonatesta
(lucabonatesta71@gmail.com)
(lucabonatesta71@gmail.com)