Them dei Presence

Con Them, i Presence riaffermano la propria abilità nel fondere sonorità oscure e suggestive, trasportando l’ascoltatore in un viaggio sonoro intenso, fatto di ombre e emozioni contrastanti. Attivi fin dalla fine degli anni ’80, i Presence si sono distinti con un’identità sonora originale, mescolando progressive sinfonico e sfumature dark e gotiche per creare un’atmosfera intensa e coinvolgente che sfida i canoni tradizionali del genere.

L’album si apre con “The Undead”, che affronta il fluire inesorabile del tempo attraverso note malinconiche ed evocative, dipingendo un paesaggio crepuscolare dove passato e oscurità si fondono. La voce di Sophya Baccini, profonda e toccante, trasmette una vulnerabilità intensa, catturando il tormento di una vita che sfugge lasciando solo memorie sbiadite. Con “Aftermath”, il tema delle scelte di vita emerge attraverso un intreccio di chitarre incisive e tastiere inquietanti, creando una texture sonora ricca e stratificata che esplora le complesse sfaccettature delle esperienze umane.

Il brano strumentale “Dans.e Macabre” è un’ode alla misteriosità della morte: il flusso delle tastiere disegna un paesaggio oscuro, invitando a un “valzer delle ombre” dove vita e morte si incontrano in un abbraccio inquietante. Con “To Each Other”, i Presence affrontano il ciclo di sofferenza della guerra, accompagnato da effetti sonori che richiamano il cinema. Questa traccia coinvolge l’ascoltatore in un’esplorazione della natura umana e della sua propensione al conflitto, una riflessione amara sull’inevitabilità della sofferenza.

“Them”, la title track, si erge come una suite monumentale che mescola influenze di Stravinsky e Berg con un’esplorazione dei sentimenti di gelosia e invidia. Le melodie tensive accompagnano un viaggio interiore attraverso le zone oscure dell’animo umano, dove l’invidia si trasforma in una forza distruttiva. “Drawbridge 1501” trasporta chi ascolta in un’atmosfera medievale attraverso vocalizzi eterei che risuonano come un canto ammaliante, sospeso tra sogno e realtà. “Stige”, secondo brano strumentale dell’album, dà risalto alla potenza delle chitarre, dipingendo scenari di mistero e introspezione attraverso intrecci sonori profondi.

L’album si chiude con “If You Dare”, una riflessione sulla capacità di affrontare l’ignoto. La voce di Baccini si eleva in un crescendo di intensità, trasmettendo una sfida e un messaggio di resilienza in un mondo dominato dall’oscurità. Them è più di un album: è un viaggio nelle profondità dell’animo umano, un’esplorazione sonora che invita chi ascolta a perdersi e a ritrovarsi in un labirinto di emozioni e riflessioni. I Presence hanno realizzato un’opera che, con il suo fascino oscuro, continua a risuonare nel profondo.

Tracklist
1. The Undead
2. Aftermath
3. Dance Macabre
4. To Each Other
5. Them
6. Drawbridge 1501
7. Stige
8. If You Dare

Line up Presence: Sophya Baccini voce solista, cori / Sergio Casamassima chitarre, basso / Enrico Iglio tastiere, sintetizzatore, percussioni.

A cura di Cesare Buttaboni



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