Filtri notturni di Sergio Bissoli

Molte cose descritte qui esistevano realmente

Questi personaggi femminili non sono completamente inventati

Tratto dalla raccolta Racconti Mistery:

Una luce celestognola ristagna nel vicolo deserto. Il sole di marzo si abbassa dietro alle case in strisce di luce gialla.
Il vento seguita a soffiare portando sbuffi di fumo dai comignoli. Cammino costeggiando le case basse e grigie dove sui tetti si arrampicano i gatti.
A metà il vicolo gira a gomito e c’è un paracarro piegato. Una lampada pendente oscilla sbattendo contro i tralci secchi dei glicini. Fra i ciottoli ci sono pozzanghere di liquido nero.
Sta arrivando la sera. Una foschia violacea scende nel vicolo lasciando solo i colori lividi della luna. Con la sera arriva una nebbia grigia che si mescola al fumo creando effetti di magia.
Una ragazza esile sta appoggiata alla porta di casa. Ha un viso luminoso con le lunghe trecce che mi incanta e mi turba.
Mi fermo per chiedere un’informazione e restiamo lì insieme quasi tutta la notte.
Si chiama Lavinia e fa la cucitrice di tela.
La luna piena corre fra i comignoli, sale sul vicino campanile e attraverso i finestroni illumina la ferraglia dell’orologio. Un cagnolino piccolo e bianco abbaia. Avanza annusando il terreno e striscia lungo il muro come impaurito. Poi a un tratto corre di ritorno con guaiti di dolore.

***

Ormai Lavinia è entrata nella mia vita. Le sere successive per tante altre volte vado a trovarla.
Ma una sera arrivo in ritardo. Perdo il treno e sono costretto ad aspettare l’ultima corriera.
Sono terribilmente in ritardo. L’orologio del campanile batte mezzanotte mentre entro nel vicolo dalla estremità opposta.
Ad un tratto vedo Lavinia di spalle come non la avevo mai veduta prima d’ora: è magra, con un vestito sbrindellato. Fa strani gesti e con una bottiglia sparge un liquido nero.
Mi fermo a guardarla mentre saltella di qua e di là emettendo parole roche.
Ma la ragazza accortasi di me si arresta subito dopo. Il suo viso ha una smorfia cattiva. Lancia grida stridule, che finiscono in un pianto acuto. Poi corre in casa sbattendo la porta.
Lentamente ritorno indietro camminando sui ciottoli anneriti. Sciarpe di nebbia ristagnano nel vicolo.
Dai tetti delle vecchie case spunta una luna calante arrabbiata, con la faccia da strega.

(Gennaio 1990)


NOTE
Questo racconto è tratto dalla raccolta Racconti Mistery di Sergio Bissoli - Editore Lulu.com
Il presente racconto Filtri notturni l’ho vissuto negli anni ’60 e l’ho scritto nel 1990.
Molte cose descritte qui esistevano realmente. Il vicolo (adesso non c’è più) si vede qui nelle foto.
C’è una donna o ragazza in quasi tutti i miei 70 racconti brevi.
Questi personaggi femminili non sono completamente inventati. Io ho tirato fuori la streghetta o la Dea che c’è dentro ogni donna.
Prossimamente ne incontreremo ancora…

L’AUTORE
Nato a Verona, ma vissuto quasi sempre nei paesi della pianura veronese. Autodidatta. A 10 anni volevo fare il regista. Frequentavo le cabine dei cinema, compravo vecchi proiettori. Poi abbandonai tutto per le difficoltà di attrezzarmi. A 11 anni seppi che sarei diventato scrittore. Nel corso degli anni ho esplorato la letteratura inglese, francese, polacca, rumena, ungherese, scandinava. Ho letto quasi tutti i filosofi occidentali, orientali e gli esoteristi. Mi sono interessato di psicanalisi, botanica, astronomia. Negli anni ’60 ho incominciato a fotografare saltuariamente. Negli anni ’80 ho fotografato sistematicamente edifici, ambienti, paesaggi, personaggi. Nel 2006 ho incominciato a filmare realizzando oltre mille video visibili su youtube.

Tratto dalla raccolta Racconti Mistery:



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