Versipellis - vol. 2

Un volume colto e coraggioso

Per chi ama il gotico e il weird e vuole scoprire voci e testi mai letti prima in Italia

Rivista di miscellanea a tema fantastico e Weird

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Questo secondo numero della rivista weird Versipellis si presenta subito molto bene con la traduzione di una racconto inedito in italiano di Morìs Klaw di Sax Rohmer: non si tratta di una mera aggiunta di un titolo “di richiamo”, ma di un’operazione di riscossa filologica e culturale. Nel settore del fantastico anglofono, Rohmer è noto soprattutto per Fu Manchu; qui invece la redazione mette sul tavolo un personaggio molto diverso di cui ci parla Mariano D'Anza - un antiquario-investigatore dell’occulto che usa metodi ibridi (criminologia, «fotografia odica», esplorazione astrale) e che, per carattere e stramberie, è un archetipo perduto del detective soprannaturale. La sola presenza di Morìs Klaw  giustifica l’acquisto del fascicolo per chiunque studi o ami la storia del weird e del poliziesco fantastico. Leggendo Sax Rohmer si percepisce chiaramente quanto l’autore facesse parte del circuito esoterico dell’epoca rappresentato da società come la Golden Dawn. Traspare inoltre il suo interesse per l’Egitto magico: elementi che spiegano la struttura e la psicologia di Klaw, nonché l’ossessione per reliquie e «libri delle lampade» che attraversa la narrazione.  Sul piano strettamente letterario, Il caso delle mummie senza testa conserva la vivacità di Rohmer: i dialoghi, le immagini quasi caricaturali dei personaggi (Moris Klaw con la sua bombetta, Iside dalla carnagione “scura” e dall’eleganza parigina), la bizzarria della soluzione sono tutti molto caratteristici. Il concetto stesso di “fotografia odica” - l’idea che il pensiero lasci tracce che possano essere catturate - è uno di quegli espedienti di fantasia che funzionano ancora oggi perché mescolano idea scientifica e metafisica in modo sorprendente e credibile.

A fianco di Rohmer, la rivista mostra la sua doppia anima: da una parte la narrativa di recupero (John Cooling con La casa di Fenris, raffinata ghost-story di sapore mitologico e antiquario), dall’altra il saggio colto che analizza un filone particolare del weird - i cosiddetti «sacerdoti del weird». L’articolo di Alessandro D’Anza è molto interessante e ricco di riferimenti, puntuale nelle note e coraggioso nell’accostare figure come Montague SummersRoger Pater, R.H. Benson Sabine Baring-Gould a un unico discorso sulla contaminazione fra fede e soprannaturale. Questa scelta critica dà senso all’operazione editoriale: non si tratta di spedire disordinatamente una serie di testi, ma di costruire un filo che li leghi e li giustifichi culturalmente.  Altro punto meritevole di nota è la qualità delle traduzioni e la scelta dei testi: la presenza di estratti di Benson (L’Aquila di SangueIl Viaggiatore) e di ballate e racconti del folclore di Baring-Gould (Le Merewigs) mostrano come il «weird clericale» non sia un caso isolato ma un filone coerente e ricco di sfumature. Queste traduzioni, accompagnate da annotazioni e brevi apparati, consentono al lettore italiano di entrare in testi altrimenti difficili da reperire.  

Un altro elemento importante del volume è il contributo originale di Elena Sofia FratiLa Torre sul Fiume. Qui ci troviamo di fronte a una ghost story che richiama la tradizione di M.R. James, ma calata in una cornice tutta italiana: una scuola toscana gestita da suore, un antico convento, il ritrovamento di una moneta che fa riaffiorare segreti sepolti. Frati lavora con misura e con gusto per l’atmosfera, scegliendo l’allusione e il non detto più che l’effetto spettacolare. A chiudere il fascicolo, Crisosidereia porta il lettore indietro all’epoca di Senofonte, con una rilettura “weird” delle Anabasi in cui compare la figura enigmatica di Ferecide di Siro, sacerdote e filosofo che accompagna i mercenari in avventure sovrannaturali. Il risultato è un mosaico coerente che spazia dall’occulto ottocentesco alle ghost stories contemporanee fino ai miti dell’antichità, dimostrando che il fantastico non appartiene a un’epoca sola ma attraversa i secoli. Versipellis 2 è dunque un volume colto e coraggioso: a tratti esigente, ma imprescindibile per chi ama il gotico e il weird e vuole scoprire voci e testi mai letti prima in Italia.

Versipellis – vol. 2: rivista di miscellanea a tema fantastico e Weird
a cura di Alessandro D’Anza, Elena Sofia Frati e Mariano D’Anza.
Editore: Independently published
Pagine: 123
ISBN: 979-8292588184
Dimensioni: 21.59 x 0.71 x 27.94 cm
Prezzo: 13,56 € - Ebook: 4,40 €

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A cura di Cesare Buttaboni


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