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Profondo Rosso di Dario Argento

Profondo Rosso da molti è considerato come il miglior film di Dario Argento. Il suo titolo di lavorazione era La tigre dai denti a sciabola, secondo la tradizione del regista dei nomi zoonomici (vedi L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio).
Argento ricorre agli ultimi ritrovati della tecnica per gli effetti speciali affidandosi a Carlo Rambaldi (il creatore di E.T.). Ottima l’ambientazione: arredi tenebrosi, cigolii, maniglie che misteriosamente si aprono ed imposte che sbattono; tutto quanto per condurre gli spettatori in un contorto ed affascinante sentiero che si intreccia con la parapsicologia e l’orrore.
Superlativa la colonna sonora del film: Giorgio Gaslini e i mitici Goblin compongono una base musicale ormai divenuta cult.

La trama.
Mark Daly, un giovane pianista, assiste impotente all’omicidio di una medium ma non riesce a vedere in volto l’assassino. Mentre la polizia si gingilla, decide di indagare per conto suo aiutato da una briosa giornalista, Gianna.
Ben presto la situazione si fa pericolosa, infatti, tutte le persone che potrebbero aiutare il protagonista vengono terribilmente uccise. Ma tanti sono i nodi da sciogliere come una nenia infantile che precede l’arrivo dell’assassino, numerose bambole impiccate, uno strano disegno in un’ancor più enigmatica casa… E inoltre: chi sarà mai l’assassino? Forse il suscettibile professor Bardi? La sadica bambina Olga? Il perverso Carlo? L’allegra Gianna dagli occhi profondi e ingenui che dietro un velo di apparente dolcezza potrebbero nascondere una verità mostruosa? Se farete attenzione alle scene iniziali lo scoprirete!

Una dichiarazione di Bernardino Zapponi.
“Ho un bellissimo ricordo di Profondo Rosso, ha fatto un sacco di soldi. Essendo lo sceneggiatore, diciamo il narratore, cercavo di dare un senso logico a tutto l’insieme. Soprattutto mi divertiva inventare questo tipo di cose, metterci cose riconoscibili perché la gente ha paura di ciò che riconosce, la gente sa che cos’è l’acqua bollente nel bagno - se mette il dito si scotta - ed allora si prende una donna e le si mette la testa nell’acqua bollente, tutti sobbalzano dal raccapriccio, mentre se si ricorre ad una cosa che non si sa cos’è, mettiamo un acido sconosciuto, allora non è credibile, si distrugge tutta l’efficacia della scena. La gente conosce la lama del coltello, il vetro che taglia, il dolore di tutti i giorni. Bisogna rifarsi a questo tipo di mezzi e questo nel film c’era."

Il sondaggio.
Abbiamo chiesto chiesto ad alcune persone che hanno visto il film, di tutte le età, qual è la scena più impressionante e indimenticabile. Ecco le risposte:
40% L’entrata di un pupazzo a molla che precede l’uccisione di Giordani.
20% Il finale con l’atroce morte del colpevole.
10% Le immagini che mostrano la preparazione del killer, prima di agire.
05% L’uccisione della medium, con Mark che assiste impotente alla sua caduta dalla finestra.
05% Il ritrovamento del cadavere nella stanza murata della villa.

Curiosità
La distribuzione europea per Profondo Rosso è stata a dir poco disastrosa. In Inghilterra i suoi 123 minuti originali sono stati ridotti a 102 mentre in Francia sono stati tagliati ben 45 minuti.