Pensiero del giorno - Giorgio Mazzola 02/01/2013
La fine del mondo esiste e c'è sempre stata. Niente esplosioni, né maremoti; niente alieni o guerre batteriologiche; nessun sconvolgimento climatico o planetario. La fine del mondo è più sottile e subdola e ce la portiamo dietro da quando siamo nati. La fine del mondo è l'insieme delle piccole apocalissi personali che ognuno si porta dentro. Sono miliardi di supernova silenziose; soli che si spengono in segreto; cieli che si rannuvolano definitivamente; speranze polverizzate; chilometri quadrati di neve nera piena di fango. Sono eteni ritorni a scuola dopo le vacanze; sono eterni ultimi giorni di lavoro sapendo che il contratto non verrà rinnovato. E' la triste e incontrollabile sorpresa che irrompe dopo l'ennesima delusione; sono le mattine nelle quali è giunto il momento di guardarsi davvero allo specchio, ma il coraggio viene meno all'ultimo. Sono i giorni in cui la mattina altro non è che il ritorno di un pensiero brutto che ti consuma fino a quando non tornerai di nuovo a dormire. Sono le occasioni che si continuano a mancare consapevolmente. La fine del mondo c'è ed è tutto questo. Bisogna solo cercare di non farla vincere. (Giorgio Mazzola)