Alessandro Manzetti, unico italiano, si afferma al Bram Stoker Awards 2016

Alessandro Manzetti è l'unico italiano che si è aggiudicato ben due nominations al  Bram Stoker Awards 2016, che premia i migliori scrittori internazionali del genere horror e dark.
Le nominations sono state meritate da Manzetti per due opere. La prima è la raccolta di poesie dark, composta a quattro mani con Bruce Boston, Sacrificial Nights (Kipple Officina Libraria, Giugno 2016), premiata nella categoria “Poetry Collection”.
La seconda è per l'antologia The Beauty of Death (Independent Legions, Giugno 2016): in questo caso lo scrittore italiano è stato premiato come curatore della raccolta nella categoria “Anthology”.
The Beauty of Death contiene circa 40 racconti, con tutte le più grandi firme internazionali (tra cui Ramsey Campbell, Peter Straub, John Skipp, Poppy Z. Brite, Edward Lee, Nick Mamatas, Lisa Morton, Gene O'Neill, Linda Addison, Maria Alexander, Monica O'Rourke  e tanti altri)  e anche sei autori italiani, oltre lo stesso Manzetti che appare anche come autore (Paolo Di Orazio, Stefano Fantelli, Nicola Lombardi, Daniele Bonfanti, Luigi Musolino, Simonetta Santamaria).
Alessandro Manzetti ha già vinto il Bram Stoker Award 2015 con la raccolta di poesie dark Eden Underground (Crystal Lake Publishing) e ha ricevuto una nomination anche al Bram Stoker Awards 2014.
Dalla prima edizione, nel 1986, del Bram Stoker Awards, le affermazioni di Alessandro Manzetti sono le uniche di un autore italiano.
La cerimonia di premiazione si terrà a bordo della Queen Mary  a Long Beach, California, il 29 Aprile 2017.
A questo link la lista ufficiale, completa, di tutte le nominations del Bram Stoker Awards 2016:
http://horror.org/2016-bram-stoker-awards-final-ballot/

Caleb Battiago, pseudonimo di Alessandro Manzetti. Autore di narrativa e poesia horror, vincitore del Bram Stoker Award®, editor e traduttore. Ha pubblicato, in Italiano e Inglese, varie opere di narrativa e poesia, tra le quali i romanzi Naraka - L'Apocalisse della Carne e Shanti - La Città Santa , la raccolta di racconti Kannibalika - La Carne e La Morte, le  novelle Midnight Baby (in Mar Dulce) e   Area 52 (in Carne Cruda), e il saggio Monster Masters - I Segreti dei Maestri dell'Horror. Tra le sue opere in lingua inglese: The Monster, the Bad and the Ugly (con Paolo Di Orazio come coautore), The Massacre of the Mermaids, Venus Intervention, Eden Underground e Sacrificial   Nights (con Bruce Boston come coautore). Diversi suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su magazines e antologie in Italia, Stati Uniti e Inghilterra, tra i quali: The Horror Zine, Dark Moon Digest, Devolution Z Magazine, Disturbed Digest, Illumen Magazine, Recompose Magazine, Polu Texni Magazine, Rhysling Anthology (2015 e 2016), Bones III Anthology, Mar Dulce, Il Buio Dentro, HWA Poetry Showcase Vol. III,   Danze Eretiche Volume 2,   The Beauty of Death, I Sogni del Diavolo. 
La sua raccolta di poesie Eden Uderground ha vinto il Bram Stoker Awards® 2015 e ha ricevuto una nomination per l'Elgin Award 2016, La raccolta Venus Intervention (con Corrine de Winter come coautrice) ha ricevuto una nomination per il Bram Stoker Awards® 2014 e per l'Elgin Award 2015. La raccolta Sacrificial Nights ha ricevuto una nomination al Bram Stoker Awards® 2016 e all'Elgin Award 2017. Sue poesie hanno ricevuto la nomination al Rhysling Awards 2015, 2016 e 2017.
​L'antologia da lui curata The Beauty of Death ha ricevuto una nomination per il Bram Stoker Awards® 2016. Sei dei suoi racconti hanno ottenuto una recommendations da Ellen Datlow per il Best Horror of the Year Volume 7, e due  poesie hanno ricevuto l'honorable mentions  per il Best Horror of the Year Volume 8.  Sue opere sono  stato selezionate per il Year’s Best Hardcore Horror Volume 2. Ha tradotto opere di Ramsey Campbell, Richard Laymon, Poppy Z. Brite, Edward Lee, Graham Masterton, Gary Braunbeck, Lucy Snyder, Lisa Morton e Gene O'Neill. E' fondatore ed Editor in chief di Independent Legions Publishing, Active Member della Horror Writers Association, per la quale ricopre anche i ruoli di Italy Representative e membro del Board of Trustess.



a cura di Luca Bonatesta
lucabonatesta71@gmail.com

La Caduta di Sabrina Crivelli

La Redazione GHoST segnala La Caduta di Sabrina Crivelli, pubblicato da Armando Siciliano Editore.

La Caduta, poema di debutto di Sabrina Crivelli, un’indagine in versi sulle origini del Male.
La poetessa milanese sulle orme di Dante ed Eliot, rilegge i Peccati Capitali con un'opera in endecasillabi, unica nel panorama italiano.

Come accostarsi al tema Sette Peccati Capitali oggi? Argomento dalle ricchissime declinazioni in tutta la storia della letteratura antica e moderna, viene proposto ora nel
pometto La Caduta di Sabrina Crivelli.
Un affascinante viaggio poetico alle radici del Male, un prosimetrum, che rivela una scelta stilistica ben precisa. Una narrazione in endecasillabi - attraverso differenti civiltà, luoghi e tempi - resa ancora più drammatica da vibranti dialoghi in prosa. Uno stile particolarissimo, di cui abbiamo esempi nel teatro shakespeariano e in Dante, ma che Sabrina Crivelli utilizza con intenti diversi, in modo personale e mai realizzato prima.
Se l’ispirazione dichiarata nasce da due classici fondamentali sul tema del Male e del
peccato, come La Divina Commedia di Dante e La Terra Desolata di Eliot, l’autrice
attinge anche a diverse opere letterarie di culture e religioni molto diverse tra loro,
dando così al poema una visione universale e moderna.
Si ripercorre il tortuoso percorso di perdizione dell’umanità, costellato da figure
mitologiche, storiche, letterarie e fiabesche, del mondo occidentale e orientale. Ne
emergono, con stile fluido e immaginifico e un impatto sorprendentemente moderno,
alcuni archetipi collettivi, le origini del Male. Personaggi in balia di storie a loro stessi
narrate, strutturate in cornici dall’iter labirintico, dove realtà e racconto si confondono
con l’inquietante apparizione di entità demoniache, ispiratrici dei Sette Peccati Capitali.
Sono i figli del Caos che in ogni epoca storica e in ogni luogo si sono avvicinati
all’uomo, avendo desiderato l’Abisso. Sono le previsioni funeste dei libri sibillini («quelle
pagine, prima custodite | quali voce degli dèi, furono | disperse agli angoli del globo»),
le arcane vicende legate al rito dell’acqua («Le rose sono morte in questa città senza
sogni, insieme alla primavera | non sono morte dormono solamente…») o il mito senza
tempo di Dracula («Se ne stupì Come poteva? Era | una voce dentro di lui, oppure |
un’arcana memoria, o un istinto | feroce, di cui la Tenebra s’era | nutrita in quegli anni,
divenendo | sempre più forte ed ora era lì»).
Ecco quindi che Sabrina Crivelli, con scioltezza e notevole conoscenza della materia
letteraria, astrae il tema dei Sette Peccati Capitali dalle loro limitanti coordinate culturali
e lo estende a più ampi orizzonti, elevandolo a un linguaggio comune universale.

Dante Alighieri, modello imprescindibile per la letteratura italiana, è stato capace nella
Divina Commedia di fondere ogni aspetto dell’umano: i dogmi religiosi, le più alte
conoscenze in termini astronomici e astrologici, la filosofia e la letteratura classica e a
lui coeva, ma soprattutto una critica accesa e vivida della società contemporanea.
La Caduta è stato ispirato da tale grande classico, il mio desiderio era di riuscire a
tradurne in chiave moderna i mille differenti volti e insieme di essere in grado di
mostrare i peccati della società post-contemporanea, non più vincolati alla sola visione
cattolica, ma a una configurazione etica di cui tutte le grandi civiltà e religioni sono
portatrici nelle loro più alte forme di espressione. Nella fusione di letterario, poetico,
drammatico e rappresentazione cruda e grottesca del quotidiano, La terra desolata di
Thomas Stearns Eliot è stato altresì un modello fondamentale, a cui ho fatto riferimento
col fine di essere meno univoca e immediata nella trasmissione del mio messaggio.
Sperando inoltre di scrivere qualcosa di universalmente valido, ho voluto citare opere
letterarie e personaggi storici e non desunti da ambiti culturali molto diversi, nell’idea
che il Male sia uno dei grandi archetipi collettivi, presente in ogni diversa civiltà. Infine
ho scelto il verso, poiché ho sempre creduto che, con la sua musicalità, potesse
trasmettere un profondo sentire, che oltrepassa la ragione. Per questo ho deciso di
ricorrere all’endecasillabo, ma allo stesso tempo, avendo la necessità di trovare una
forma meno arcaica delle terzine o delle ottave, (ossia il metro che ha caratterizzato il
poema nel nostro paese) ho optato per una sua declinazione più fluida, libera dalla
rima”.
Sabrina Crivelli

L'AUTRICE
Nata a Milano nel 1984, Sabrina Crivelli è scrittrice, studiosa di storia dell’arte e critica cinematografica.
Si è laureata in Economia e Gestione Aziendale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con laurea specialistica in Economia e Gestione dei Beni Culturali.
Durante la sua prima esperienza lavorativa a Londra come analista finanziaria, ha approfondito l’arte del XX e XXI secolo frequentando il Modern and Contemporary Art Course tenuto da Christie's International London. Selezionata successivamente per prendere parte all’Internship Program presso il Guggenheim di Venezia, ha conseguito una seconda laurea triennale in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell'Arte.
Nel lavoro di studiosa di storia dell’arte e del cinema ha indagato il rapporto tra arti
figurative e produzione filmica pubblicando diversi articoli accademici su «Arte
Documento» (pubblicazione legata all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e su «Itinera»
(pubblicazione legata alla Università degli Studi di Milano).
Come critica cinematografica, invece, ha scritto per «Ondacinema», «La Gazzetta di
Parma» e «Nocturno Cinema». Dirige inoltre il sito web specializzato in cinema ‘di
genere’ «Il Cineocchio.it».
Ha infine pubblicato alcuni carmi nella raccolta «Poeti Contemporanei – 7 Autori»,
legata a «Poeti e Poesia» diretta da Elio Pecora.

La Caduta
Autrice: Sabrina Crivelli
Editore: Armando Siciliano
Codice EAN: 9788874428182
Prezzo di copertina: € 12,00

Se fossi postumo sarei (Ba)ricco di Vincenzo Trama


Un libro geniale sin dal titolo. Un atto d’accusa in forma di romanzo. Un’invettiva ironica e sarcastica scagliata in faccia a un mondo editoriale ormai alla frutta. Chi sono gli autori italiani che vendono? Si chiede il protagonista, uno sfigatissimo scrittore inedito, supportato dalla fumettistica spalla Mombu, lui, invece, edito ma incazzatissimo. Volo, Moccia, Gramellini, (Dio ce ne scampi e liberi dai suoi incubi, altro che bei sogni!), ogni tanto una Melissa P., a volte uno Scarpa che vince lo Strega con un libro del cazzo (Stabat mater!), uno sceneggiatore che fa i riassunti, un nano, un elfo, una ballerina, la fidanzata d’un calciatore, la bella figa di turno e via di questo passo. Non va meglio con gli stranieri, a suon di Ken Follet e di gialli svedesi, stile Ikea - Iperborea. Leggo Trama e rido come un matto quando scrive che in Italia tutti scrivono gialli, da Camilleri a Vitali, passando per Lucarelli e Malvaldi, non solo, tutti vogliono imparare a scrivere gialli, come se fosse la cosa più importante del mondo, la sola cosa da fare in questo preciso momento storico. E qualche scrittore tipo Roversi - Trama non fa nomi ma li faccio io - si crede figo perché ha inventato il noir milanese. E Scerbanenco, povero illuso? E Fernando di Leo che faceva cinema polar pescando a piene mani dalle storie di uno degli autori meno considerati della letteratura (sì, lo era, caro critico del cazzo che storci la bocca!) italiana? Trama ne ha per tutti, anche per le fiere del libro, da Chiari dove alberga la tristezza d’un paese affogato nella depressione padana, a Pisa e Torino, fiere a base di vanità e lustrini per autori ormai stremati in attesa di esalare l’ultimo respiro. Sì, lo so che Giulio Mozzi direbbe: “Caro Gordiano Lupi, un romanzo che parla di uno scrittore non sa di niente, tanto tanto lo può scrivere John Fante, mica Vincenzo Trama. E poi non si è mai visto un editore che scrive la recensione al libro di un suo autore. Non è credibile”. Aspetta Primavera, Giulio! Aspettala, che io intanto fo’ come mi pare. E proprio perché in vita mia non ho mai scritto una recensione a un mio autore, credo che questa sia parecchio credibile. Punto primo perché non è una recensione ma un racconto incazzato, di quelli che non piacciono a te perché non puzzano abbastanza. Punto secondo, perché penso che questo sia un libro utile e che in parecchi dovrebbero leggerlo, facendosi delle domande, ponendosi dei dubbi. Magari un giorno immagino un lettore che prende tutte le cazzate di Moccia, Volo, Baricco, Gramellini, Serra (roba tipo Gli sdraiati, cazzo! Un libro inutile, deleterio, da macero) e ci fa un enorme falò sul terrazzo di casa propria. Immagino quel lettore depresso risorgere dal sonno di una ragione che ormai ha generato il suo mostro, brandire una copia di Se fossi postumo sarei (Ba)ricco stile lancia metaforica contro l’ingiustizia del mondo. E vedo in lontananza Mombu danzare un rito magico, resuscitare l’anima di Brizzi ai tempi in cui scriveva Jack Frusciante, Bastogne e i ragazzi immaginari, scorgo Bianciardi volare da tremendo fantasma vendicatore, intravedo Pavese e Cassola prendere per mano Pasolini e ribellarsi contro la merda che ci circonda. Perché, come disse Bombolo in un famoso film con Tomas Milian, anche se condita con il parmigiano, sempre merda resta! E questo è lo stato dell’editoria italiana oggi, della pseudo letteratura che ci fagocita, commercialmente parlando. Bravo Trama. Invidio il tuo giovanile furore, ché hai giusto l’età di quando scrissi Quasi quasi faccio anch’io un corso di scrittura. Posso morire felice, perché so di avere se non proprio un erede - ché da ereditare c’è poco - almeno un collega di merende sotto forma di salutari incazzature. Poi, Giulio, si fa per ride’- come diceva Benigni, quello vero, non il sosia bonaccione che ha preso il suo posto e vota Renzi - lo sappiamo anche noi che i problemi sono altri. Ma, pensaci bene, vedrai che te ne rendi conto anche te, se solo per un istante abbandoni l’ultimo racconto di Carver, quello che narra la triste vicenda di un cuoco dell’Oregon che puzza di frittura di pesce, che una letteratura del niente è la cartina di tornasole per scoprire la nostra povera Italia del niente.
  

L'AUTORE
Così si presenta Vincenzo Trama nel suo sito, http://deathofnoise.wixsite.com/vincenzotrama: "Sono uno scrivente non scrittore amante della lettura in primis e in secundis idem. Detto ciò non credo che vi debba interessare molto altro di me. Mi fa schifo facebook, non ho whatsapp, in genere ripudio ogni forma di contatto alienante e meccanizzato, mi piace il sole, l'aria aperta, il profumo dell'erba tagliata di fresco. Ah, poi ho pubblicato un po' di libri, quelli li trovate nell'apposita sezione.

Per il resto, se volete, chiedete. E sennò passate pure oltre, voi campate senza di me, ma io pure campo senza di voi.
Baci e abbracci" Vincenzo Trama
  
   
Se fossi postumo sarei (Ba)ricco
Autore: Vincenzo Trama
Editore: Edizioni Il Foglio
Codice EAN: 9788876066627
Prezzo di copertina: € 12,00
   
a cura di Gordiano Lupi

Almeno il pane, Fidel! di Gordiano Lupi

La Redazione GHoST segnala Almeno il pane, Fidel! di Gordiano Lupi, pubblicato da Historica Edizioni.
Seconda edizione riveduta e ampliata di Almeno il pane Fidel! Cuba quotidiana, il periodo speciale, il potere a Raúl (la prima edizione era per i tipi di Stampa Alternativa), guida alternativa alla Cuba turistica, da cartolina, che tanto piace al regime. Un libro che rappresenta una sincera analisi di un paese allo sbando che ha abbandonato da tempo il sogno della Rivoluzione Socialista, con un Fidel Castro ormai ridotto al ruolo di mummia da esporre in televisione. Il volume si apre con un reportage di viaggio datato 2005, l’ultimo prima che Gordiano Lupi venisse dichiarato dal regime persona non gradita, si avventura in una ricostruzione della storia cubana, traccia un quadro dei problemi quotidiani e racconta gli ultimi anni caratterizzati dalle riforme di Raúl Castro. Un capitolo finale scritto da Domenico Vecchioni dimostra come niente sia cambiato per il cubano medio nonostante un nuovo rapporto con gli Stati Uniti. Sono pochi gli elementi di novità per una Cuba che vorrebbe cambiare, per un popolo stanco, con il pensiero rivolto alla fuga, annichilito da cinquant’anni di dittatura, incapace persino di ribellarsi. UN articolo finale di Domenico VEcchioni.
   
IL VECCHIO STRILLO DI STAMPA ALTERNATIVA
Quella raccontata in questa anti-guida, non è la Cuba di cui parlano i cucador italiani a caccia di facili avventure erotiche, e nemmeno quella di cui parlano dai loro pulpiti i frequentatori delle stanze del potere e del comando castrista, da Gianni Minà fino a Diego Armando Maradona, fino ai marxisti nostrani da salotto televisivo. È invece Cuba quotidiana, quella del popolo che dovrebbe vivere con una manciata di dollari di stipendio al mese, mentre una lattina di Coca Cola (che, nonostante l’embargo, si trova a ogni angolo di strada) costa un dollaro. Una Cuba vera, reale, indispensabile da conoscere per chi davvero l’ama e intende visitarla, oppure già c’è stato. Gli argomenti: Il vero volto di Cuba - Appunti di viaggio (luglio 2005), I problemi quotidiani: La disillusione rivoluzionaria, La santería, più di una religione, La comida , Divertimenti e filosofia, La famiglia, I mezzi di trasporto e crisi energetica, La razza cubana, I rapporti tra sessi, L’omosessualità, La prostituzione, Le fughe, Le case cubane, La spiaggia, Il quotidiano, Giochi di strada, Le fiabe, Polizia e diritti umani, Superstizioni, La vita in campagna, La moda, La scuola, L’informazione. Intervista a una jinetera. Tra mito e realtà: La triste fine di Salvator Allende, Cuba libre? Solo una bevanda, Cuba si apre ai gay: l’ultima propaganda, Democrazia cubana e modello statunitense, La verità su Cuba, Notizie dalle carceri di Fidel Castro, Una Cuba post comunista, Fidel Castro tra cinema e realtà, Dissidenti e mistificazioni.
    
L'AUTORE
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Ha tradotto i romanzi del cubano Alejandro Torreguitart Ruiz: Machi di carta, Vita da jinetera, Cuba particular – Sesso all’AvanaAdiós Fidel, Il mio nome è Che GuevaraMister Hyde all'Avana, Il canto di Natale di Fidel Castro, Caino contro Fidel – Guillermo Cabrera Infante, uno scrittore tra due isole. Lavori recenti di argomento cubano: Nero Tropicale, Cuba Magica – conversazioni con un santéro, Un’isola a passo di son - viaggio nel mondo della musica cubana, Orrori tropicali – storie di vudu, santeria e palo mayombe, Avana Killing, Mi Cuba, Sangue Habanero, Fame - Una terribile eredità, Fidel Castro – Biografia non autorizzata. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante, La patria è un’arancia di Felix Luis Viera, Fuori dal gioco di Heberto Padilla (2011), Il peso di un’isola di Virgilio Piñera, Hasta siempre Comandante - Opera poetica di Nicolas Guillén. I suoi romanzi Calcio e acciaio - dimenticare Piombino (Acar) e Miracolo a Piombino - Storia di Marco e di un gabbiano (Historica) sono stati presentati al Premio Strega.

Almeno il pane, Fidel!
Autore: Gordiano Lupi
Editore: Historica Edizioni
Codice EAN: 9788899241988
Prezzo di copertina: € 14,00

Sentieri di sangue di Jack Ketchum

La Redazione GHoST segnala Sentieri di sangue di Jack Ketchum, pubblicato da Indipendent Legions Publishing.
Prima edizione italiana, illustrata, del breve romanzo horror/west 'The Crossings' (pubblicato in lingua originale nel 2003) di Jack Ketchum, autentica leggenda dell'horror internazionale. La traduzione è di Nicola Lombardi. La copertina e le illustrazioni sono di Giampaolo Frizzi.

Sinossi:
Arizona, 1848. L’anno in cui si è conclusa la guerra messicana. Nel piccolo Fanny Saloon di Gable’s Ferry il destino fa incontrare il gio-vane giornalista Marion T. Bell e il quasi leggendario John Charles Hart. Per allontanarlo dal vizio della bottiglia, Hart conduce con sé il ragazzo dall’amico Mother, e insieme si guadagnano da vivere catturando cavalli selvaggi. Fino al giorno in cui i tre, nei pressi delle rive del Colorado, si imbattono in Elena, una giovane donna messicana gravemente ferita che racconta loro di essere stata rapita, stuprata e schiavizzata assieme alla sorella Celine. I colpevoli? Le Hermanas de Lupo, le terribili sorelle Valenzura, e i loro scagnozzi, con la complicità dello spietato disertore Paddy Ryan. Sono trascorsi secoli da quando gli Antichi Dei del Messico richiedevano sacrifici umani, ma quei tempi sono davvero finiti? Ancora qual-cuno innalza preghiere e offre sangue a Tezcatlipoca, dio della luna e della notte? Inauditi orrori continuano a es-sere perpetrati fra le mura dell’hacienda in cui le Valenzura portano avanti i loro sporchi traffici. E la sorella di Elena è ancora là, prigioniera…


L'AUTORE
Jack Ketchum, pseudonimo di Dallas Mayr (Livingston, 10 novembre 1946), è uno scrittore horror statuni-tense. Il suo romanzo d'esordio nel 1981, Off Season, ha gettato le basi per una serie di romanzi e racconti dove il protagonista assoluto è l'uomo, una creatura sorprendentemente ambigua che si dimostra essere la bestia più te-muta. Molto spesso i racconti di Ketchum si basano su fatti realmente accaduti: in particolare, il suo romanzo The Girl Next Door è ispirato dal delitto del 1965 di Sylvia Likens, nell'Indiana. Nel corso degli anni, Ketchum ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra i quali tre Bram Stoker Awards per opere come The Box, Closing Time, la raccolta di racconti Peaceable Kingdom e per il suo racconto Gone. Nel 2011 ha ricevuto dalla Horror Writers Association il Grand Master Award. Molte delle sue opere sono diventate dei film, tra cui The Lost eThe Girl Next Door. Il lancio nel mercato cinematografico più importante per Jack Ketchum in campo internazionale è stata l'uscita del film Red nel 2008. L'ultimo adattamento cinematografico basato su un’opera di Ketchum è The Woman, presentato al Sundance Film Festival nel gennaio 2011.
Tra le sue opere: Off Season (1980); Hide And Seek (1984); Cover (1987); She Wakes (1989); The Girl Next Door (1989, tradotto in Italiano da Gargoyle Books nel 1999 col titolo La Ragazza della Porta Accanto); Offspring (1991, la traduzione in Italiano è in uscita nel 2017 per Cut Up Publishing); Joyride (1994, tradotto in Italiano da Sperling & Kupfer nel 1995 col titolo In viaggio con l'assassino); Red (1995); Ladies' Night (1997); Right To Life (1998); The Lost (2001); Peaceable Kingdom (2003); The Crossings (2003); Closing Time and Other Stories (2007); Old Flames (2008); Book of Souls (2008); The Woman (2010, con Lucky Mckee); I'm Not Sam (2012, con Lucky Mckee).
Durante il discorso di accettazione del National Book Award (2003), Stephen King ha definito la novella Sentieri di Sangue, pubblicata nel 2003 col titolo originale The Crossings, come la miglior opera della carriera di Jack Ketchum.

Sito Web dell’autore: www.jackketchum.net

Sentieri di sangue
Autore: Jack Ketchum
Editore: Independent Legions Publishing
Codice ISBN – Edizione Cartacea 9788899569297, edizione eBook 9788899569310
Prezzo di copertina edizione cartacea: € 14,96
Prezzo eBook: € 3,99

Steve Harrison - Detective del macabro. Un Robert E. Howard inedito!

La Redazione GHoST segnala Steve Harrison – Detective del macabro di Robert E. Howard, pubblicato da Providence Press.
Chi può fermare mutilatori di cadaveri, assassini pazzi, saccheggiatori di tombe, fanatici dediti ai sacrifici umani, cultisti vudù, indiani fantasma e tagliagole giunti dall’Oriente? Solo...
STEVE HARRISON DETECTIVE DEL MACABRO

IL LIBRO
Steve Harrison, ideato da Robert E. Howard, l’indimenticabile creatore di Conan e tanti altri eroi, è un personaggio praticamente sconosciuto in Italia.
Steve Harrison è un poliziotto duro e violento, in un’America cupa, sanguinaria e claustrofobica, avvolta in un’atmosfera macabra e senza speranza.
Steve Harrison è un tipico eroe howardiano. Possente, coriaceo, implacabile. Come Conan, ben disposto al combattimento e allo spargimento di sangue. Come Solomon Kane, quasi schiavo di un ossessivo senso del dovere. E, nella migliore tradizione del periodo pulp, attore principale di drammi macabri pieni di atmosfera, azione e colpi di scena. Steve Harrison è un uomo solo contro la Morte.
Il libro conterrà le quattro avventure:
Zanne d’oro
I Nomi nel Libro Nero
I Ratti del Cimitero
Il Segreto della Tomba
e il saggio introduttivo Steve Harrison, una “messa in scena macabra per un detective”, oltre a una breve nota biografica.
Il libro avrà 176 pagine per un prezzo di copertina di 14,90 euro.
Sarà disponibile in libreria da aprile 2017.
Tutte le storie sono INEDITE in Italia.
Il volume inaugurerà la collana The Silver Key che presenterà la letteratura fantastica in tutte le sue sfumature (weird, horror, macabro, gotico, ghost story), con autori di fine ‘800 e dei primi anni del ‘900.

L'AUTORE
Robert E. Howard è uno dei maestri indiscussi della letteratura di genere, oltre a essere uno dei più grandi scrittori americani. Ha creato personaggi come CONAN il Barbaro, Kull, Solomon Kane, ormai icone anche nel campo dei fumetti e del cinema. Nelle sua breve vita ha scritto centinaia di racconti e romanzi, spaziando tra il fantasy, la sword & sorcery, l’horror, il fantastico e l’avventura classica, pubblicati sulle riviste pulp americane a cavallo tra gli anni ‘20 e gli anni ‘30. Recentemente il suo Conan è stato riproposto da Mondadori nella collana Oscar Draghi. Howard è uno degli autori più amati da chi apprezza l’opera di H.P.Lovecraft.

LA CASA EDITRICE
Providence Press ha questo nome in omaggio a Howard Phillips Lovecraft, il più grande scrittore horror di tutti i tempi, che nacque proprio a Providence.
L’obiettivo di Providence Press è pubblicare libri e autori “dimenticati”. Vogliamo proporre testi inediti o difficilmente reperibili, puntando soprattutto sul racconto, una forma di narrazione letteraria pregiata oltre che di difficile realizzazione, oggi alquanto trascurata dal panorama editoriale italiano.

Steve Harrison – Detective del macabro
Autore: Robert E. Howard
Collana: The Silver Key
Editore: Providence Press
Prezzo di copertina: € 14,90

L'ultima fermata di Marty Red di Alessio Linder

La Redazione GHoST segnala L'ultima fermata di Marty Red di Alessio Linder, pubblicato da Dunwich Edizioni.

Mi chiamo Marty Red.
Forse avete sentito parlare di me, forse no.
Di sicuro avete sentito parlare di Freddy King e dei Blood Red Sun, band heavy metal di cui ho registrato tutti i dischi, sin dai loro esordi. Ed è proprio quando sto per entrare negli Hellfire Studios per curare il CD che segnerà il loro addio alle scene che tutto precipita. Dopo tanti anni trascorsi a combattere il passato, nel disperato tentativo di lasciarmelo alle spalle, mi ritrovo ad affrontare di nuovo l’orrore quando sono costretto ad abbandonare la Harley-Davidson nel garage e a prendere la metropolitana. Comincia con una ragazza e un gioco di sguardi. Ma con il passare dei giorni mi rendo conto che qualcosa ci unisce e unisce anche gli altri bizzarri personaggi che affollano la metropolitana e che a quanto pare riescono a interagire solo con me. E, prima che possa rendermene conto, i fantasmi del sottosuolo cominciano a invadere la mia vita, trascinandola verso il basso, portandomi sulla soglia di un luogo che pensavo di essermi lasciato per sempre alle spalle. Ma, per quanto si possa provare a dimenticarlo, l’Inferno non ti dimentica una volta che ti ha assaggiato: aspetta solo il momento giusto per reclamarti. E a volte usa le persone a te più vicine per ingannarti e gettarti tra le fiamme.

L’AUTORE
Alessio Linder nasce a Trento, dove per parecchio tempo si dedica alla musica pesante, prima suonando in diverse cover band e poi occupan­dosi di una sala di registrazione. Trasferitosi a Roma, abbandona il mondo della musica suonata e scrive per qualche rivista del settore. Comincia poi a occuparsi di traduzioni e per la Dunwich Edizioni ha già tradotto il romanzo Brew di Bill Braddock.
L’Ultima Fermata di Marty Red è il suo primo romanzo.

L'ultima fermata di Marty Red
Autore: Alessio Linder
Editore: Dunwich
Codice ISBN: 9788899635473
Prezzo: ebook € 3,99  cartaceo € 12,90

Racconti di Saki

La Redazione GHoST segnala Racconti di Saki, pubblicato da Il Saggiatore con la prefazione di Graham Greene.

Grottesco e pungente, il genio di Saki – pseudonimo dello scrittore britannico Hector Hugh Munro – ha attraversato come uno spettro il Novecento letterario europeo. I suoi racconti sono brevi e mordaci ritratti di un’epoca, quella moderna, che ha i contorni della fiaba orientale, chimerica e sospesa, e l’incalzare notturno di un incubo in cui realtà storiche e fantasie si confondono.
Creature ripugnanti o angeliche abitano queste pagine: licantropi che adescano bambini nei boschi, gatti e folletti dai poteri portentosi, spettri di nobili defunti che perseguitano dall’aldilà i loro debitori, consiglieri demonici che instaurano un Parlamento Infernale, e re che vessano i poveri, poveri che detronizzano i principi, principi di regni votati alla perversione che diventano santi. Poco importa se i fatti narrati si svolgano in un Medioevo fantastico, sotto l’Impero di Augusto o nell’anticamera della Prima guerra mondiale, se i personaggi si muovano in una scena di caccia nelle gelide campagne russe o sorseggino champagne a un garden party di aristocratici londinesi: le loro storie sembrano ordite dallo stesso inesorabile destino. Un Fato che agisce all’insegna della vendetta e della pantomima, del travestimento burlesco e dell’inganno, portando alla luce tutte le brutture, tutti i sogni e le meravigliose debolezze del genere umano.
Nei Racconti di Saki – inediti in Italia e ora proposti dal Saggiatore nella loro forma completa e con una prefazione di Graham Greene – riecheggiano le vanità opulente di Wilde, le tempeste di neve di Turner, l’efferatezza panica di Kipling, i grigiori infantili di Dickens, i motti arguti della commedia plautina e quelli sapienziali delle Sacre Scritture, in un rincorrersi di allusioni, echi e parodistiche citazioni. Un vortice inarrestabile all’interno del quale si muovono personaggi assoluti come Reginald e Clovis, destinati a entrare per sempre nell’Olimpo degli anti-eroi.

«Saki è sempre stato un maestro nello scrivere racconti stravaganti e macabri, che mettevano alla berlina la società e la cultura inglese. La sua prosa è squisita e ricca di sfumature, ma sotto l’arguzia si cela una profondità sorprendente.»
Jeff VanderMeer

L'AUTORE

Saki, pseudonimo di Hector Hugh Munro (Akyab, 1870- Veaumon-Hamel, 1916) è stato uno scrittore britannico noto per i suoi racconti brevi di genere grottesco e a volte macabro. Nacque a Akyab,  nel Burma nel 1870. Il padre era un ispettore della polizia di Burma qaundo il paese era ancora una colonia inglese. Nel 1872 la madre, caricata da una mucca, subì un aborto per le cui conseguenze morì poco dopo. Il padre di Saki fece tornare in Inghilterra i figli, affidandoli alla loro nonna e le loro zie.
Hector frequentò la Pencarwick School e la Bedford Grammar School. Dopo aver viaggiato in tutta Europa, nel 1893 si arruolò nelle forze di polizia dell'impero e si stabilì a Burma.
Dopo due anni fu colpito da malaria. Lasciò il suo lavoro e tornò in Inghilterra, dove si diede all'attività di giornalista per la Westminster Gazette, il Daily Express e il Morning Post. Nel 1900 Saki pubblica il suo primo libro, The rise of the Russian.
Successivamente lavorò come corrispondente estero per il Morning Post nei Balcani, in Russia e a Parigi. Dopo questa esperienza si stabilì definitivamente a Londra.
Munro, arruolatosi come soldato semplice nella Prima Guerra Mondiale, morì nel 1916, ucciso in Francia da un cecchino tedesco.
Non si sposò mai e si sospetta fosse omosessuale.
Saki è famoso per le raccolte di racconti brevi: i più famosi sono I giocattoli della pace, La finestra aperta, Sredni Vashtar e La reticenza di lady Anne.


Racconti
Autore: Saki
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Codice ISBN: 8842819875
Prezzo di copertina: € 45,00

No name - Eterni ritorni di Davide Barzi e Oskar

La Redazione GHoST segnala No name – Eterni ritorni di Davide Barzi e Oskar, pubblicato da Cut Up Publishing.

Cut-Up Publishing, nella collana Cartilagini ideata e curata da Stefano Fantelli, presenta NO NAME: Eterni ritorni, una graphic novel scritta da Davide Barzi e disegnata da Oskar. Con le postfazioni di Max Bunker, Alfredo Castelli, Tito Faraci e Antonio Serra.
Masakatsu Noname nasce in Giappone il 4 novembre 1969 e muore negli USA il 15 febbraio 1997. Questa di per sé potrebbe anche essere una cosa positiva: venendo a mancare prima di compiere i ventotto anni, entra a far parte del selezionatissimo "Club 27", composto da personaggi spirati a quell'età. Con la sola differenza che Ma- sakatsu si dimentica di raggiungere la celebrità prima del decesso come invece ha saggiamente fatto gente come Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain. Eppure le premesse per Masakatsu erano buone: cavia da laboratorio in terra nipponica, emigrato negli Stati Uniti alla ricerca di un posto da super eroe. Purtroppo sapersi presentare è tutto, e lui arriva al primo colloquio senza costume sgargiante, denominazione eroica e superpoteri. Solo superproblemi, quelli tanti, ma da soli non fanno la differenza. Al primo scontro con un supercriminale locale, Masakatsu muore. Però con un bel nome di battaglia: No Name!
E da qui, finalmente, il successo! Più o meno...

GLI AUTORI
Davide Barzi, sceneggiatore, scrive per Dylan Dog, Nathan Never, Le Storie e Dampyr. Cura la collana Don Camillo a fumetti. È autore di G&G (con Sergio Gerasi), Unico indizio le scarpe da tennis (con Gerasi e Marco "Will" Villa), Giacinto Facchetti – Il rumore non fa gol (con Paolo Maggioni e Davide Castel- luccio) e delle serie Josif (con Fa- biano Ambu e Rosa Puglisi) e Jorge Sánchez & Dragòn LI (con Luca Usai). Con Usai e Gianfranco Florio dà vita alla strip Paputsi per la rivista Scarp de' tenis.

Oskar, disegnatore e inchiostratore, lavora per Alan Ford, Kerry Kross e Beverly Kerr. Assieme a Davide Barzi realizza No Name, la strip Ernesto e per il mercato franco-belga le Blague Coquines e Les Sixties. La- vora per la Walt Disney Italia sul Power Rangers Magazine e per la Sergio Bonelli Editore per Nathan Never e Agenzia Alfa. Per il Giornalino crea assieme ad Alessandro Bilotta i Corsari di classe Y.

No name – Eterni ritorni
Testi: Davide Barzi
Disegni: Oskar
Editore: Cut Up Publishing
Collana: Cartilagini
Codice ISBN: 9788895246727
Prezzo di copertina: €
17,00

Storie di sangue e di fantasmi - AA. VV.

La Redazione GHoST segnala Storie di sangue e di fantasmi di autori vari, pubblicato da 21 Editore.

Antologia curata dal professore Salvatore Ferlita, è un’inedita raccolta in cui sono presenti dodici racconti di autori italiani di fine Ottocento/inizio Novecento, tra i più importanti dell’epoca, tra i quali Pirandello, Capuana, Verga e Deledda. E proprio in questo è possibile riscontrare l’unicità di questa raccolta: si tratta essenzialmente di scrittori italiani che si sono cimentati in un genere attivo dalla seconda metà del Settecento, il romanzo
“gotico”, dove agli elementi romantici si uniscono quelli dell’orrore, genere che solitamente è stato appannaggio di autori stranieri, per lo più anglosassoni. Si tratta spesso di vicende fantastiche ambientate nel Medioevo, con una atmosfera che predilige ambienti tenebrosi, ma non solo, in cui l’autore si spinge a esplorare alcune dimensioni dell’esistenza unite a un senso drammatico particolarmente vivo. Un profondo sentimento del tragico e dell’ineluttabile percorre le storie d’amore e di terrore, attraverso vicende macabre impregnate di circostanze dolorose ed elementi soprannaturali, caratterizzate sempre dalla presenza ingombrante della morte e del terrore, che convivono con l’amore.
La raccolta comprende i seguenti racconti:
Un grido nella notte - Grazia Deledda
Le bevitrici di sangue - Salvatore Di Giacomo
I fatali, Uno spirito nel lampone - Igino Ugo Tarchetti
L’allarme dei vivi - Nino Savarese
La casa del Granella, La casa dell’agonia, La camera in attesa
Luigi Pirandello
Un vampiro, Forze occulte - Luigi Capuana
Il demonio muto - Camillo Boito
Le storie del castello di Trezza - Giovanni Verga
Argomento:
Era stato Italo Calvino a liquidare frettolosamente la letteratura italiana del
soprannaturale, reputandola non all’altezza dei grandi modelli d’oltralpe. E però,
rovistando tra le carte dei nostri scrittori, anche di quelli che prepotentemente
sfuggono alle etichette, si scopre che in realtà in Italia la declinazione del fantastico ha
conosciuto esiti sorprendenti. Di un fantastico a volte ordinario, usuale, ma che si
rivela più subdolo e terrificante proprio perché le storie narrate nascondono sotto la
scorza del reale una natura misteriosa e indefinibile (Deledda, Giacosa). Da qui la forza
perturbante dei racconti qui allineati, che si devono anche ad autori insospettabili, mai
tirati in ballo a tale proposito (Deledda, Giacosa): ne viene fuori una panoramica
caratterizzata da apparizioni notturne a metà tra l’epifania straordinaria e
l’allucinazione della mente; da case solitarie che non riescono a trovare inquilini
(Pirandello); da irruzioni di un altrove ora scapigliato e bohémien (Igino Ugo Tarchetti,
Boito), ora eclissato dietro un sembiante inatteso, come dimostra la presenza di
alcuni scrittori siciliani, messi in bacheca spesso frettolosamente col marchio di
fabbrica di una realtà asettica e trasparente (Capuana, Verga, Savarese).

Storie di sangue e di fantasmi
Autori vari
Collana: Nautilus

Editore: 21
Codice ISBN: 9788899470180
Prezzo di copertina: € 15,00

Malapunta – L'isola dei sogni divoratori di Danilo Arona

La Redazione GHoST segnala Malapunta – L'isola dei sogni divoratori di Danilo Arona, pubblicato da Cut Up Publishing.

Cut-Up Publishing presenta, nella collana Incubazioni ideata e curata da Stefano Fantelli, "Malapunta: L'isola dei sogni divoratori" di Danilo Arona, disegni di Enzo Rizzi.
Malapunta, una piccola isola maledetta, persa nel blu/viola intenso del Mediterraneo, avvolta da misteri antichi e insondabili. Tra le rovine, nelle insenature, si respira l'eco degli incantesimi di druidi crudeli. Donne sirene sensuali e mostruose sorgono dal mare, affamate di carne e di vita. Vite che si intrecciano: un uomo in preda ai sensi di colpa, i custodi dell'isola, un enigmatico pescatore, uno scienziato bizzarro. Qualcosa di orribile sta per accadere. A Malapunta e in ogni luogo. E mentre l'isola attende che il fato si compia, il pianeta inizia a girare al contrario. Crepuscolare e malsana, Malapunta è una gothic novel oscuramente romantica.



GLI AUTORI
Danilo Arona, scrittore, chitarrista, critico cinematografico,saggista. Tra i suoi libri: Palo Mayombe, Cronache di Bassavilla (Flaccovio), L'estate di Montebuio (Gargoyle), Ritorno a Bassavilla (Edizioni XII), Finis Terrae, Bad Visions (Mondadori), La croce sulle labbra, Io sono le voci (Anordest), L'autunno di Montebuio (Nero Press), Rock (EdS), la graphic novel Morbo Veneziano (Cut Up Publishing).






Enzo Rizzi, autore di Heavy Bone, serial killer di rockstar a fumetti. Una mini-serie (Inksteria), tre volumi NPE: Heavy Bone: La Storia del Metal, Heavy Bone: Diabulus in Musica eHeavy Bone: La Storia del Rock. Ha pubblicato illustrazioni sull'«Almanacco della Paura di Dylan Dog» e su tutte le riviste di musica Metal. Nel 2014 è Miglior Autore Italiano al Gran Premio Fullcomics & Games, anno in cui Heavy Bone esce negli USA su «Heavy Metal».



Copertina e disegni di Enzo Rizzi
Prefazione di Stefano Fantelli

Malapunta – L'isola dei sogni divoratori
Autore: Danilo Arona
Editore: Cut Up Publishing
Codice ISBN: 9788895246499
Prezzo di copertina: € 16,00

Un delitto al rosmarino di Fabio Larcher

La Redazione GHoST segnala Un delitto al rosmarino di Fabio Larcher, pubblicato da A.Car edizioni, in uscita il 20 febbraio per le librerie, già disponibile su Amazon.

Questo, di seguito, è il contenuto: Londra. Ottobre 1885. Lord Latymer, diciassettesimo duca di Bifrostholl, viene trovato cadavere nella propria biblioteca, in condizioni... ehm... equivoche. La giovane vedova, per ovviare allo scandalo che sta per abbattersi sul casato, è costretta a chiedere aiuto al famoso consulente investigativo Wylo Helig. Ma Wylo usa metodi (e ha maniere) a dir poco eteredossi, giacché non è un uomo. No, Wylo Helig è un elfo esiliato dal rivale Gwyn Gwisgo nel nostro mondo e, per risolvere i casi di omicidio che gli vengono sottoposti, non usa affatto la logica e la razionalità, ma la magia e l'irrazionalità tipiche degli elfi e delle fate del folklore inglese. In questa prima avventura (altre ne verranno, in un prossimo futuro), Wylo avrà a che fare con professori dalle bizzarre inclinazioni, servotte procaci, villici spudorati, aspiranti alchimisti e aristocratiche apparentemente algide, e il suo carattere brutale, egocentrico, vanesio, crudele e folle si dovrà scontrare con la "normale" anormalità degli esseri umani. Un romanzo d'investigazione, ma anche un fantasy condito con un pizzico di horror e abbondante umorismo: questo troverete in "Un delitto al rosmarino".

L'AUTORE
Fabio Larcher (Brescia 1974) vive e lavora a San Donato Milanese. Ha dedicato tutta la sua vita ai libri, prima come editore (Larcher Editore e Edizioni PerSempre), poi come consulente per alcune case editrici prestigiose.


Un delitto al rosmarino
Autore: Fabio Larcher
Editore: A.Car edizioni.
Codice ISBN: 9788864901558
Prezzo di copertina € 12,50



Qualcuno dice al caso - Il nuovo videoclip de Il Riso degli Stolti

Qualcuno dice al caso è il nuovo videoclip de Il Riso degli Stolti, brano che ha vinto la prima edizione del Premio Donida per la musica d'autore.
La canzone è una ballata in 6/8 dove l'impasto timbrico del violoncello con l'arpa, il glockenspiel e il vibrafono, accompagna l'ascoltatore nel breve viaggio verso un altrove onirico, in luoghi e spazi indefiniti.
Il brano fa parte dell’album “Ventiquattro fotogrammi al secondo”, disco d’esordio del duo composto dal cantautore Antonello De Simone e dal compositore Angelo Beneduce.
Nell’album sono raccolte le canzoni che il duo partenopeo ha scritto, arrangiato e suonato dagli esordi a oggi, ripensate e proposte con un organico più ampio, “per dare forma a quella idea di suono e poetica che ci ha sempre accompagnato e benevolmente ossessionato”. Il titolo indica la frequenza dei fotogrammi che compongono le immagini filmiche. Esperienze e visioni, istantanee che scorrono come impresse su pellicola. Sono diventate dieci storie (più una bonus track dal vivo), nate nell’incontro della forma canzone – di matrice sia europea che americana – con la scrittura della musica da film.
Ogni brano dell’album è illustrato da un disegno di Adriana Papa, autrice anche della copertina.
Il suono si fonda su un nucleo acustico di chitarra, voce, pianoforte e violoncello, che ha caratterizzato in origine il primo esperimento sonoro, arricchendosi ora con una sezione ritmica e con l’espressività di un organico cameristico a tratti orchestrale. Il duo ama chiamarlo cantautorato cinematografico.
L’album è uscito per Psych Up Melodies e Trail Music Lab a maggio 2016, prodotto in parte in crowdfunding tramite la piattaforma Musicraiser.
Temi universali come la ricerca del sé, la frammentazione dell’io, l’incontro e la scoperta, le segrete corrispondenze, l’abisso e la magia dell’assurdo, raccontati nell’incanto indissolubile di musica e parole. In particolare, Qualcuno dice al caso è un piccolo valzer, nonostante il titolo del pezzo sia ispirato a un tango di Borges e Gardel. Una preghiera che si tramuta in un ballo d'ombre e di chiaroscuri, perfettamente rievocati dalle illustrazioni del videoclip.

Credits brano
Testo e musica: Il Riso degli Stolti
Antonello De Simone: voce e chitarra
Angelo Beneduce: pianoforte e glockenspiel
Pasquale Benincasa: batteria e vibrafono
Costantino Rubini: contrabbasso
Marianna Sinagra: violoncello
Gianluca Rovinello: arpa
Credits video
soggetto: Dario Falconi e Il Riso degli Stolti
illustrazioni: Carmelo Zagaria
animazioni-montaggio-postproduzione: Annarita Calligaris; Laura Sammati; Ivana Verze
Si ringrazia: Christophe Calissoni; Scuola italiana di Comix; Mad Entertainment
Sitografia
Facebook: https://www.facebook.com/ilrisodeglistolti/?fref=ts 
Sito internet: http://www.ilrisodeglistolti.com/ 
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCTEf9QWv0BXl6WRgx4hK4oAv 


BIOGRAFIA
Il Riso degli Stolti sono Antonello De Simone e Angelo Beneduce.Il progetto nasce  a Napoli nel 2006. L’ironia del nome si lega a un piatto a base di riso, buono da meritare un’identità, preparato in occasione della prima prova del duo. Un gioco di parole semiserio dietro la maschera profonda della risata.
Nell’aprile 2008 sono finalisti regionali al concorso per artisti emergenti MArteLive. Nel maggio 2009 sono vincitori assoluti del Premio Donida, in ricordo del compositore Carlo Donida Labati e ottengono un contratto di edizione con la Universal per la canzone “Qualcuno dice al caso”. Nel settembre 2009 sono tra le band selezionate per esibirsi nella manifestazione Tube Station, in alcune stazioni della metropolitana di Roma, evento seguito dall’emittente MTV. Nel novembre 2009 sono tra i vincitori del concorso KeepOn e si esibiscono in rappresentanza della propria regione al MEI (Meeting Etichette Indipendenti) di Faenza. Nel 2011 il progetto si prende una pausa per favorire percorsi di ricerca individuali. Nella primavera del 2014 il duo riprende i lavori interrotti in vista della registrazione dell’album d’esordio, “Ventiquattro fotogrammi al secondo”.

Qualcuno dice al caso è un piccolo valzer, nonostante il titolo del pezzo sia ispirato a un tango di Borges e Gardel. Una preghiera che si tramuta in un ballo d'ombre e di chiaroscuri, perfettamente rievocati dalle illustrazioni del videoclip.

Ritorna Brian the Brain di Miguel Angel Martin in edizione integrale

La Redazione GHoST segnala Brian the Brain – L'integrale di Miguel Angel Martin, pubblicato da Nicola Pesce Editore.

Brian e il cervello. Quale e quanta metafora banale e potente. Brian è un bambino diverso. Per colpa di un esperimento genetico a cui la madre ha accettato di sottoporsi durante la gravidanza, Brian è nato senza scatola cranica, col cervello all’aperto, esposto alle intemperie ed alle cattiverie, più sensibile eppure più grottesco di chiunque altro. Un freak.
Brian è il crocevia di quel mondo patinato che è l’occidente, la modernità, il benessere, di cui Martín ci mostra tutti i limiti e le falsità. Da abile chirurgo qual è, l’autore affonda il bisturi, cerca le piaghe e ce le mostra asetticamente, lasciando a noi l’onere di giudicare.
Il volume, arricchito dalla prefazione di Jorge Vacca, contiene la vita di Brian da bambino, da adolescente e da adulto. La terza parte, Out of my Brain, non era mai stata pubblicata in Italia, e il prequel e l’epilogo sono inediti in tutto il mondo e appaiono per la prima volta in questo volume.
Brian the Brain è diverso da tutti gli altri Miguel Ángel Martín: perché davanti agli libri di Martin ti inchini all’intelligenza e alla tecnica, ma rimani col cuore appeso e il cervello bloccato, e quando ti trovi davanti all’autore non decodifichi troppo e taci. Davanti a Brian finalmente ti sciogli, capisci, ripensi all’opera omnia, rivedi tutto sotto un’altra luce, ti fai spazio in mezzo ai detriti e finalmente rinfrancato di spingi ad ammetterlo: anche Miguel Ángel Martín ha sentimenti, pensieri, poesia, e un’anima.
Chissà se poi è vero, se ce l’ha davvero l’anima questo autore tremendo e sornione, o se non gioca da gatto con noi topolini anche stavolta, conscio delle nostre debolezze, del nostro bisogno di favole.” (Massimo Galletti)
Di questo volume esisteva anche una edizione limitata di 60 esemplari numerati, che si esaurì a trenta giorni dall’uscita.

L'AUTORE
Miguel Ángel Martín, Definito uno dei migliori disegnatori europei dal «Time», è uno degli scrittori e autori di fumetti spagnoli più conosciuti al mondo, insignito del Premio Yellow Kid (l’Oscar del fumetto), a Roma come Miglior Autore Straniero (Roma, 1999). La rivista «The Face» lo inserisce nella lista dei migliori illustratori del secolo. Il suo stile elegante e preciso contrasta con la durezza dei suoi temi, sempre provocatori e dotati di un corrosivo sense of humour. In Italia il suo primo volume Brian The Brain vince il Premio Attilio Micheluzzi (Napoli Comicon, 2003), viene scelto come Miglior Libro di Scuola Europea nel 2006 al Festival Romics e nel 2007 viene votato come miglior volume a fumetti dai lettori di «Repubblica XL». Collabora come illustratore e fumettista con riviste e quotidiani come «El Pais», «Torazine», «Marie Claire», «Rolling Stone», «Maxim», «GQ», «Funeral Party» (USA), «Malefact» (USA), «Selen», «Blue», «Babel» (Grecia) e tantissimi altri. Nel 1995 diviene protagonista di uno dei casi più controversi di censura del nostro Paese, quando il suo Psychopatia Sexualis viene posto sotto sequestro dalla magistratura italiana.

Brian the brain – L'integrale
Autore: Miguel Angel Martin
Editore: Nicola Pesce
Codice ISBN: 9788888893990
Prezzo di copertina: € 12,00

Un ebook gratis da Dunwich Edizioni!

La Redazione GHoST segnala una bella iniziativa di Dunwich Edizioni: un ebook gratis. Basta registrarsi al sito dell'editore per ottenerlo.
L’ebook contiene tre racconti completi:
- Nyctophilia di Carlo Vicenzi (prequel del romanzo Nyctobhobia – Mondo Senza Luce)
- Il Sentiero del Leopardo di Giulia Anna Gallo (racconto ambientato nella Arest Saga)
- Il Camerino di David Falchi (una breve avventura di Marcello Kiesel e Lerner)

All’interno sono presenti anche i primi due capitoli dell’ultimo romanzo di Jennifer Sage: The Last Valkyrie – Tre Anelli, Tre Re.

Per scaricare l’ebook – disponibile sia in epub che in mobi – occorre solo iscriversi al sito http://dunwichedizioni.gr8.com/

Un Assaggio di Dunwich 6
Autori: Carlo Vicenzi, Giulia Anna Gallo, David Falchi, Jennifer Sage
Prezzo: gratis!

Allied - Un'ombra nascosta di Robert Zemeckis

1942. Il comandante d'aviazione Max Vatan e l'agente della Resistenza francese Marianne Beausejour, alleatisi per portare a termine una pericolosa missione, si innamorano e si sposano. Qualche anno dopo i superiori di Max gli rivelano un terribile sospetto: che Marianne sia in realtà una spia dei nazisti.
Tra i registi americani d'alto profilo, Robert Zemeckis sembra volersi sottrarre più di altri a ogni comprensibile tentativo di lettura autoriale della sua opera. Non solo frequenta da sempre i generi più disparati, ma lo fa con lo spirito artigianale (da qui l'attenzione, spesso pionieristica, per i trucchi e gli effetti speciali) dei maestri di una volta e senza il timore di utilizzare materiale di base a dir poco convenzionale. Fin dal film che gli diede il successo, All'inseguimento della pietra verde (Romancing the Stone, 1984), Zemeckis ha elaborato strutture narrative classiche, salvo poi proporle attraverso una cifra stilistica che le rimodula a seconda dell'origine testuale. Basta vedere il trattamento riservato a un fantasy eroico come La leggenda di Beowulf (Beowulf, 2007), diventato un piccolo capolavoro fiammeggiante e dirompente. In Allied – Un'ombra nascosta, il regista, come il funambolo del suo penultimo lavoro, The Walk (2015), si muove su un vuoto vertiginoso, da riempire con un cinema impossibile da praticare, almeno per chi non sia abituato a questo genere di sfide. Che significa riuscire laddove gran parte degli altri ormai fallisce, cioè nel trovare un equilibrio tra l'immagine e il movimento. L'intera opera di Zemeckis, d'altronde, è basata su questa dinamica essenziale. Ricordiamo ad esempio una delle sue prime sceneggiature, scritta in coppia con Bob Gale per 1941 – Allarme a Hollywood (1979) di Spielberg. Tra i titoli cardine di quel meccanismo estetico che i nuovi cineasti americani di derivazione (e, in parte, restaurazione) industriale stavano cominciando a sperimentare per poter affrontare gli anni Ottanta (che infatti poi caratterizzerà). Allied – Un'ombra nascosta, ultima fatica di Zemeckis, non fa eccezione. Si sarebbe tentati di evitare qualsiasi accenno alla vicenda, al contenuto, per esaltarne soltanto la forma, o scrivere, come fece qualcuno tempo fa: la forma è il contenuto.  Sottolineare soltanto la bellezza e la precisione dei fotogrammi, estremamente cinetici anche quando non c'è alcun movimento. Dimostrazione definitiva che esiste un dinamismo interno che non deve per forza di cose avere a che fare con l'azione più sfrenata.
Può darsi che suoni come un'imperdonabile ingiustizia nei confronti di Zemeckis rilevare che, rispetto ai capolavori del passato, i titoli recenti sono meno interessanti (non poco interessanti, sia ben chiaro) per ciò che raccontano che per come lo raccontano. Ma tant'è. Una spy-story che è anche (o soprattutto) una storia d'amore, come se non bastasse ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, non può solleticare più di tanto la fantasia. Zemeckis però non si è mai preoccupato del fatto che i suoi soggetti possano apparire poco plausibili. Anzi, col passare del tempo sembra voler persino forzare i limiti “realistici” che certe vicende tutto sommato imporrebbero, come nel caso di Allied – Un'ombra nascosta. Così la trasfigurazione anche visiva voluta dal regista più che a una mera ricostruzione storica appartiene alla dimensione atemporale del sogno, o del cinema: la coppia protagonista, ad esempio, sembra la torsione di quelle della Hollywood del periodo d'oro (non a caso, probabilmente, si incontrano a Casablanca). Le sequenze migliori di un film per il resto ben calibrato e che funziona a tutti i livelli (l'amplesso nell'automobile, l'abbattimento dell'aereo nemico, la visita all'ospedale militare, il tentativo di fuga) sono il risultato di un'astrattezza visionaria che può riuscire solo a pochi.

Giudizio: ****
  
(a cura di Roberto Frini)